diavolo /'djavolo/ [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. diábolos, propr. "calunniatore", adoperato nel gr. crist. per tradurre l'ebr. śāṭān "contraddittore, oppositore"]. - ■ s. m. 1. (teol.) [spirito [...] [molto intenso, detto di cose negative: fa un caldo del d.] ≈ terribile, tremendo. 2. (f. -a o, meno com., -éssa) (fig.) a. [persona di aspetto sgradevole o di indole malvagia] ≈ mostro. ↓ malvagio. b. [persona vivace, irrequieta: quel ragazzo è un d ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] / e il mio paese, misero! tapino! (M. M. Boiardo); chiamatelo, chiedete se nulla s’è / dolcemente obliando ogni altra cura (F. Petrarca). Rarissimo in quest’accezione è e del vostro potere [L. Pulci]), avere (o tenere) a mente (e altro disse, ma non ...
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bidello /bi'dɛl:o/ s. m. [dal lat. mediev. bidellus, franco ✻bidal "messaggero"] (f. -a). - (mest.) [qualifica generica della persona di servizio delle scuole elementari, delle medie e delle superiori, [...] incaricata della custodia dei locali] ≈ ‖ custode, inserviente, usciere ...
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città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis "condizione di cittadino" e "insieme di cittadini"]. - 1. [centro abitato di una certa estensione che, per le sue funzioni amministrative, economiche, sociali, [...] ultimo caso, infatti, è possibile dire, informalmente, andare (o scendere) in c. nel senso di andare in centro a connotazioni tanto positive ƒfinalmente siamo arrivati in Angeles è un tipico esempio di m.). Con riferimento al ruolo politico- ...
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down /'daʊn/, it. /'daun/ agg. e s. ingl. [dal nome del medico ingl. J. H. L. Down (1828-1896), che per primo studiò la malattia], usato in ital. come agg. e s. m. e f. - ■ agg. (med.) [che è affetto da [...] mongolismo o sindrome di Down: un bambino d.] ≈ (disus.) mongoloide. ■ s. m. e f. (med.) [chi è affetto da mongolismo o sindrome di Down] ≈ (disus.) mongoloide. ...
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Fabio Rossi
offendere. Finestra di approfondimento
Offendere fisicamente e moralmente - Si può danneggiare qualcuno in molti modi, con le percosse, con i comportamenti, con le parole, ecc. Se il danno [...] sign. fig. di o. nel senso di «colpire, danneggiare, arrecare una perdita» e sim., riferito a sentimenti, concetti e sim.: il brutto è sublime quando offende il nostro senso morale ed estetico e ci gitta in violenta reazione (F. De Sanctis); le sue ...
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rompicazzo /rompi'kats:o/ s. m. e f. [comp. di rompe(re) e cazzo], invar., volg. - [persona seccante, molesta, importuna] ≈ [→ ROMPISCATOLE]. ...
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rompicollo /rompi'kɔl:o/ s. m. e f. [comp. di rompe(re) e collo¹], invar., fam. - [persona che si avventura in imprese spericolate: da giovane è stato un r.] ≈ dissennato, imprudente, scapestrato, scavezzacollo, [...] sconsiderato, scriteriato, sventato. ▲ Locuz. prep.: fam., a rompicollo ≈ a precipizio, a rotta di collo, a scavezzacolllo, in fretta e furia, precipitosamente. ↔ adagio, lentamente, tranquillamente ...
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FM
FM (o F.M.) 〈èffe-èmme〉 [ELT] Sigla (o abbrev.) dell'ingl. Frequency Modulation per indicare la modulazione di frequenza: v. modulazione di segnali: IV 83 c.
portatile
portàtile [agg., talora sostantivato m. o f. Der. di portare] [LSF] Che si può portare con sé e che può essere usato autonomamente in ogni luogo, in quanto, se occorrono per il suo funzionamento, dispone di proprie fonti di energia....