COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] attraverso cinque o forse M. Righetti Tosti-Croce, L'architettura tra il 1254 e il 1308, ivi, pp. 73-143: 80-84; S. Romano, Eclissi di Roma. Pittura murale a Roma e nel Lazio da Bonifacio VIII a Martino V (1295-1431), Roma 1992, pp. 279-280, 285.P.F ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] 245 n. 2). Una lettera, spedita il 5 luglio 1659 da M. Monanni, inviato toscano a Roma, al granduca attesta che Pietro da Il Seicento, Milano 1989, ad Ind. ep. 736; R. Krautheimer, C. F. o Pietro da Cortona, in Prospettiva, 1989 - 90, 57 - 60, pp. ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] sua madre, e R. Kipling; poi G. Sorel, F. Nietzsche, ma anche il M. Barrès che insegnava il culto della tradizione della terra (55 cm per 40), a sei colonne, che per le rubriche si riducevano a 4 o 5. Il n. 1 uscì il 15 apr. 1937; il L. lo definì, in ...
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LAURANA, Luciano
Francesco Paolo Fiore
Nacque da Martino a Laurana, piccolo borgo dalmata nell'entroterra di Zara, ora denominato Vrana. In mancanza di documenti, la nascita è stata approssimativamente [...] apr. 1465, quando si discusse se preferire il progetto del L. o quello di Matteo Nuti, che fu infine adottato dal Consiglio (Volpe, in Francesco di Giorgio architetto (catal., Siena), a cura di F.P. Fiore - M. Tafuri, Milano 1994, pp. 62-113, 184-196; ...
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GEOMETRIA e ARITMETICA
P. Morpurgo
Branche della matematica che nel Medioevo costituiscono, con la musica e l'astronomia, le scienze del quadrivium all'interno delle arti liberali, che preparano alla [...] si trovava così ormai insegnata anche da testi relativi all'uso dell'astrolabio o del quadrante, ma la nuova g. pratica non raggiunse il suo completo G. Chouquer, F. Favory, Les arpenteurs romains, théorie et pratique, Paris 1992; M. Folkerts, Die ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] eseguita da un aiuto su disegno del C. o, più semplicemente, sulla traccia della citata tomba . delle "Vite" del Vasari, a cura di F. Gandolfò, Arezzo 1974, p. 148 n. 1 arte, 1973, n. 19, pp. 209 ss.; M. Salmi, Un'opera giovanile di A. Sansovino, in ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] Pietro in Vaticano, S. Paolo f.l.m.) avessero le loro absidi a O: il celebrante si rivolgeva comunque , s.v. Altar. III (christlich), in RAC, I, 1950, coll. 334-354.
M. Andrieu, Les ordines romani du Haut Moyen Age, IV, Louvain 1956.
T. Klauser, B ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] London 1897 (New York-Frankfurt a. M. 19643); id., Moralis philosophia, a cura di E. Massa, F. Delorme, Zürich 1953; id., Lettera a . Eco, Il problema estetico in S. Tommaso, Torino 1956; O. von Simson, The Gothic Cathedral. The Origins of the Gothic ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] Creswell, Early Muslim Architecture, 2 voll., Oxford 1932-1940 (19692); F. Sarre, Die Bronzekanne des Kalifen Marwān II im arabischen Museum in Damasco 1992, pp. 187-193; M. Piccirillo, The Mosaics of Jordan, Amman 1993; O. Grabar, The Shape of the ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] facil cosa ch'egli sia più tosto, di Benedetto il fratello, ò di Carletto il figliuolo, che pure anch'essi sono stati seguaci di Digione); G. M. Pilo, Piazzetta, Longhi, Ricci: una perizia impugnabile per Veronese, ibid., pp. 219 s.; F. J. B. Watson ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...