Giurista milanese (sec. 12º); giudice imperiale fin dai tempi dell'imperatore Lotario (1133-37). Gli fu attribuita infondatamente, sulla base di una tradizione che rimonta a Odofredo, la prima redazione delle consuetudini di diritto feudale, Consuetudines feudorum, poi raccolta nel Corpus iuris civilis. La redazione contiene in realtà due celebri lettere nelle quali O., rispondendo al figlio Anselmo, ...
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Testo (detto anche Consuetudines feudorum o Usus feudorum) che codificò nel Medioevo il diritto comune feudale. Fu compilato tra la fine dell’11° sec. e i primi del 13° nel territorio fra Milano e Pavia, [...] . Se ne distinguono tre redazioni: la prima, la più antica, è detta obertina perché si chiude con le lettere di Obertodall’Orto; la seconda, ardizzoniana, fu opera di Iacopo d’Ardizzone, la terza, detta Vulgata, fu inserita a cura del glossatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] compilatio Obertina (così denominata da due lettere di informazione feudistica indirizzate al figlio Anselmo dal giudice milanese Obertodall’Orto), per passare poi alla cosiddetta Ardizzoniana (così chiamata perché fu il testo che ebbe nelle mani ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] ) ‒ come risulta per Lucca dal sec. X, oppure per Firenze e Pistoia dall'XI: a Lucca dal 1160 l'associazione diviene la regola, mentre a Pisa essa importanti, divenuti a volte celebri, come Obertodall'Orto redattore dei Libri feudorum (1154-1158), ...
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Feudo
GGiancarlo Andenna
Quando nel 1216 gli estensori del Liber Consuetudinum Mediolani dedicarono ben quattro capitoli alla materia feudale, chiarendo con precisione la natura essenzialmente beneficiale [...] severità del dettato della legge, essa fu sistematicamente elusa. Infatti dall'ultimo quarto del sec. XII era possibile, almeno per i due giudici milanesi Gerardo Cagapisto e Oberto dell'Orto, che colui che acquistava il beneficio, qualora fosse un ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] allo Spluga, e da quello fra il Po e il Danubio dallo Spluga al Passo di Resia, e fra l'Adige e il della vita di quelle (La siepe e l'orto; L'uomo nel labirinto; L'amata alla di navi; nel 1146-47 i genovesi Oberto della Torre, Ansaldo Doria e Filippo ...
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Giurista milanese (sec. 12º), figlio del feudista Oberto. Scrisse un trattato De instrumento actionum e un altro su alcuni contratti agrarî. ...
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