Giurista milanese (sec. 12º); giudice imperiale fin dai tempi dell'imperatore Lotario (1133-37). Gli fu attribuita infondatamente, sulla base di una tradizione che rimonta a Odofredo, la prima redazione delle consuetudini di diritto feudale, Consuetudines feudorum, poi raccolta nel Corpus iuris civilis. La redazione contiene in realtà due celebri lettere nelle quali O., rispondendo al figlio Anselmo, ...
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Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma [...] così chiamata perché il suo nucleo principale è costituito da due lettere scritte, intorno alla materia feudale, da Obertodall'Orto, giudice milanese, al figlio Anselmo, che studiava giurisprudenza a Bologna. Le lettere furono scritte fra il 1137 e ...
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Giureconsulto italiano, figlio del noto feudista Obertodall'Orto che fu console milanese nel 1171. Sua opera principale è il De instrumento actionum, trattato sistematico sulle varie specie di azioni; [...] ma di lui abbiamo anche uno scritto sui contratti di enfiteusi, di precario, di livello e d'investitura.
Bibl.: Lo instrumentum è edito da V. Scialoja, in Bibliot. histor. m. aevi (Gaudenzi), III; l'altro ...
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Testo (detto anche Consuetudines feudorum o Usus feudorum) che codificò nel Medioevo il diritto comune feudale. Fu compilato tra la fine dell’11° sec. e i primi del 13° nel territorio fra Milano e Pavia, [...] . Se ne distinguono tre redazioni: la prima, la più antica, è detta obertina perché si chiude con le lettere di Obertodall’Orto; la seconda, ardizzoniana, fu opera di Iacopo d’Ardizzone, la terza, detta Vulgata, fu inserita a cura del glossatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] compilatio Obertina (così denominata da due lettere di informazione feudistica indirizzate al figlio Anselmo dal giudice milanese Obertodall’Orto), per passare poi alla cosiddetta Ardizzoniana (così chiamata perché fu il testo che ebbe nelle mani ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] ) ‒ come risulta per Lucca dal sec. X, oppure per Firenze e Pistoia dall'XI: a Lucca dal 1160 l'associazione diviene la regola, mentre a Pisa essa importanti, divenuti a volte celebri, come Obertodall'Orto redattore dei Libri feudorum (1154-1158), ...
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GHILINI, Simonino
Gabriele Archetti
Nacque ad Alessandria verso la fine del sec. XIV da Andrea, notaio e decurione della città.
Non abbiamo notizie circa i suoi anni giovanili e la sua formazione culturale, [...] per conto dell'autore, il G. presentò al duca il Libellus feudorum di Bartolomeo Barattieri, trascrizione e commento del De feudi cognitione di ObertoDall'Orto. Forse il G. possedeva anche una biblioteca; certo amò avere qualche codice, come risulta ...
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GALDINO della Sala, santo
Roberto Perelli Cippo
Nacque probabilmente a Milano, nel primo decennio del sec. XII, da famiglia appartenente - sembra - al ceto dei valvassori e, dunque, alla piccola aristocrazia [...] lui strettamente legata, Milone da Cardano, anch'egli antico collaboratore di Oberto da Pirovano e partecipe dell'esilio in Francia. Nel clero di Varese e il giurista Anselmo Dall'Orto, allontanati per forza di eventi dalle cariche comunali. Se in ...
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CAGAPESTO (Cacapisti, Pesto, Pisti), Gerardo
Gigliola Soldi Rondinini
Gli storici milanesi e lombardi non si sono finora occupati della famiglia Cagapesto, conosciuta e citata soltanto per la figura [...] del 1148, ricordato dal Giulini (III, p. 369) e pubblicato dall'Ughelli e dalle glosse apposte alla compilazione del Libri feudorum, fatta dal giudice, suo compagno di consolato, Oberto dell'Orto, con aggiunte anche di un altro giurisperito e console ...
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CAPITANI DEI REGNI D'ITALIA E DI SICILIA
RRenato Bordone
Il termine capitaneus viene usato nelle fonti di età federiciana per indicare, tanto nel Regno di Sicilia quanto in quello d'Italia, un funzionario [...] che tenevano un beneficio dai precedenti e, al tempo di Oberto dell'Orto (Antiqua, tit. VIII), venne specificato che il contenuto del dal momento che lo stesso conte è indicato dalle fonti documentarie anche come magnus comestabulus totius Apulie et ...
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