Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] Muovendo da Agostino, il volontarismo francescano passa per Anselmo d’Aosta, Enrico di Gand, Giovanni Duns Scoto, fino a Occam che costituisce il punto di arrivo di tale corrente di pensiero. A differenza dell’intelletto, la volontà opera in assoluta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Peccato e filosofia
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII costituisce un momento di svolta nella storia della [...] legge divina”.
Se per Tommaso quella legge si identifica con l’oggettiva razionalità del creato, per Duns Scoto e Guglielmo di Occam, quella legge è frutto di una volontà divina totalmente libera da ogni ordine e necessità. Solo Dio può decidere cosa ...
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Coppia di termini, dei quali il primo indica, in senso estremamente generico, ciò che è stato isolato da altre cose con cui si trova in un rapporto qualsiasi, allo scopo di farne uno specifico oggetto [...] facoltà noetica apprende, tramite le specie sensibili, le forme individuate nella materia. In Duns Scoto e Guglielmo di Occam il concetto di a. subisce una profonda modificazione. Sostenendo che base indispensabile dell’astrazione è la conoscenza ...
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LUDOVICO IV il Bavaro, imperatore
Giovanni Battista Picotti
Nato nel 1287 da Ludovico II, duca della Baviera Superiore e conte palatino del Reno, e da Matilde, figlia di Rodolfo d'Asburgo, fu, dopo [...] e della dottrina di Giovanni XXII e del potere pontificale, Michele da Cesena, Bonagrazia da Bergamo, Guglielmo di Occam, dando sempre più largo favore a Marsilio, lanciò contro l'"apostatico" papa un'enciclica (febbraio-marzo 1328).
Frattanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] sia verso l’imperatore o il sovrano, come teorizzato teologicamente e filosoficamente da uomini quali Marsilio da Padova, Guglielmo di Occam o Tommaso d’Aquino, per citare solo alcuni tra i massimi. Dal Duecento inizia dunque qualcosa di nuovo e di ...
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relazione
In generale, ogni rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due contenuti di pensiero. È un concetto filosofico tra i più problematici e ricchi di storia. Il problema della [...] la sostanza alle r., considerando queste ultime come accidentali, gli esponenti del nominalismo medievale (Enrico di Gand, Occam), negheranno a esse il carattere di realtà, pur riconoscendo loro una qualche oggettività.
Sviluppi moderni
In età ...
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errore
Ogni giudizio o valutazione che contravvenga al criterio ammesso come valido nel campo cui il giudizio si riferisce, o ai limiti di applicabilità del criterio stesso. A differenza della menzogna [...] (De veritate, q. 15, a. 3). L’accentuazione dell’elemento volontario nell’allontanamento dalla verità è presente in Occam, che attribuisce alla volontà la facoltà di assentire a proposizioni false, o anche di dissentire da proposizioni vere (In ...
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quantita
quantità
La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, può essere misurato e quindi la sua grandezza, eventualmente espressa in termini numerici.
La [...] scolastica, che assume la q. come una categoria capace di esistenza indipendente, si contrappone quella sostenuta da Occam, il quale nega che la q. possa esistere separatamente dalla sostanza e dall’estensione.
La matematizzazione della scienza ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] , alla parola, al ‘nome’ che lo indica in modo puramente convenzionale). I più notevoli rappresentanti di questa tendenza sono Guglielmo d’Occam, Pietro d’Ailly e Gabriele Biel. Per tutti costoro, tra il credente e il sapiente non c’è nulla in comune ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] 'autorità superiore e quando i ribelli siano mossi ad agire dalla giusta causa dell'interesse comune; e se per Occam (Breviloquium, IV, 9) il successivo buon governo non può rendere legittimo un potere usurpato, per Roberto Bellarmino (Controversiae ...
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occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; in partic., l’occamismo riduce...
occamista
s. m. e f. [der. di occamismo] (pl. -i). – Fautore, seguace dell’occamismo; anche come agg., col senso di occamistico: la teologia occamista.