Domenicano (n. Northampton - m. ivi 1349), magister theologiae a Cambridge. Fedele seguace di Occam, ne accentuò la distinzione della logica fidei dalla logica naturalis, e sostenne anche più vivamente, [...] sul piano etico-teologico, il punto di vista volontaristico ...
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Teologo francescano (sec. 14º). Lettore delle Sentenze a Parigi (1319-20), nella controversia sulla povertà si schierò dalla parte di Guglielmo di Occam e di Michele da Cesena; condannato nei due capitoli [...] generali di Parigi (1328) e di Perpignano (1331), ed espulso dall'ordine, si rifugiò (1328) alla corte di Lodovico di Bavaro, ma si riconciliò più tardi con Clemente VI. Sostanzialmente scotista, polemizzando ...
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Teologo (m. Heidelberg 1396), insegnò nella facoltà delle arti e in quella di teologia all'univ. di Parigi, della quale fu rettore (1367-71); più tardi, passato a Heidelberg (1381), ne fu il primo rettore. [...] , accettò il nominalismo di Occam ammettendo tuttavia che al concetto rispondesse una qualche somiglianza in re negli individui della stessa specie; ma particolarmente importante è la sua teoria dell'impetus, già diffusa nella scolastica del sec ...
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Monaco cisterciense (e quindi detto, dal colore dell'abito, monachus albus), vissuto nel sec. 14º. Nel 1344-45 (o forse 1345-46) commentava le Sentenze del Lombardo all'università di Parigi (ne restano [...] e di T. Bradwardine, G. spinge all'estremo certi motivi nominalistici e volontaristici dell'occamismo, accentuando, come Nicola di Autrecourt, posizioni critico-scettiche sia nella dottrina gnoseologica (in cui distinse una conoscenza di prim'ordine ...
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Benedettino di Norwich (m. Roma 1397), dottore di Oxford, cardinale (1381), imprigionato, forse a Nocera, da Urbano II (1385), liberato per intervento di Riccardo II, ma privato della dignità, che gli [...] fu restituita da Bonifacio IX. A lui è attribuito un trattato, De potestate ecclesiae, contro le teorie di Marsilio da Padova e di Occam. ...
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Teologo gallicano (Sens 1480 circa - Parigi 1515). Professore (1512) nel Collegio di Navarra a Parigi, scrisse per incarico di Luigi XII, in favore della teoria conciliare, il Libellus de auctoritate ecclesiae, [...] opposizione al De comparatione auctoritatis papae et concilii (1511) del card. Gaetano de Vio, e poi contro Occam una Expositio circa decisiones quaestionum magistri G. Ockam super potestate Summi Pontificis (1518), nella quale intendeva dimostrare ...
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Erudito, teologo e polemista (m. Ratisbona 1374). Diresse (1340) la scuola di S. Stefano a Vienna, e passò a Ratisbona (1342 circa), parroco e poi canonico di S. Ulrico. È noto per il Buch der Natur, un'opera [...] enciclopedica composta (1350 circa) sul De naturis rerum di T. da Cantimpré. Polemizzò con Marsilio da Padova (Oeconomica, 1353) e con Occam (De translatione imperii, 1355). Espose le sue idee filosofico-religiose nello Speculum felicitatis (1348). ...
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Teologo e filosofo occamista (Spira 1410 circa - Einsiedeln 1495), predicatore della cattedrale di Magonza (1462), nel 1468 entrò tra i Fratelli della vita comune di Windesheim e ne fu priore; prevosto [...] e poi di Einsiedeln, nel 1484-92 maestro di teologia nell'univ. di Tubinga. Autore di una Epitome et collectorium ex Occamo super IV libros sententiarum (rimasta incompleta), che è l'opera sua principale; di una Expositio canonis Missae; di Sermoni e ...
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Politico e teologo (n. Padova tra il 1275 e il 1280 - m. Monaco di Baviera tra il 1342 e il 1343), figlio di Bonmatteo dei Mainardini, notaio dell'università di Padova. Svolse studî di medicina a Padova, [...] in contatto con la dottrina della povertà evangelica sostenuta dagli Spirituali francescani, alcuni dei quali, come Guglielmo di Occam, Michele da Cesena, Bonagrazia da Bergamo, trovarono rifugio alla corte dell'imperatore Ludovico, dove, dopo la ...
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Francescano (Cesena 1270 circa - Monaco di Baviera 1342). Maestro di teologia a Parigi, eletto generale dell'ordine (1316) in un momento acuto della lotta con gli spirituali per l'osservanza della regola; [...] singolarmente, né collettivamente", condannata invece dal papa. Convocato ad Avignone nel 1327, M. si rifugiò, con Guglielmo di Occam e Bonagrazia da Bergamo, presso l'imperatore Ludovico il Bavaro. Fu deposto e scomunicato (6 giugno 1328), espulso ...
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occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; in partic., l’occamismo riduce...
occamista
s. m. e f. [der. di occamismo] (pl. -i). – Fautore, seguace dell’occamismo; anche come agg., col senso di occamistico: la teologia occamista.