Filosofo (Anversa 1624 - Leida 1669). Studiò all'univ. di Lovanio, dove poi insegnò, finché fu costretto ad abbandonare la cattedra; poi, passato al calvinismo, insegnò all'univ. di Leida. È uno dei principali [...] attribuendo agli eventi che si manifestano sia nel campo dell'estensione sia in quello del pensiero il valore di mere cause occasionali per l'intervento dell'azione divina, da cui solo dipende la corrispondenza tra ciò che accade in quelle due sfere ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] rapporti mente-corpo e delle loro apparenti interazioni, oltreché dei rapporti tra corpi. M. ricorre qui alla teoria occasionalista, affermando che essendo ogni cosa creata da Dio, che continuamente provvede a mantenerla in esistenza, l'unica causa ...
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Storico e filosofo (Parigi 1620 circa - ivi 1684); seguace del pensiero cartesiano, ebbe l'incarico di lettore del Delfino e nel 1675 venne ammesso all'Accademia. Scrisse, tra l'altro, Discernement du [...] . C., nel Discernement, svolge una concezione atomistica della materia e spiega i rapporti tra anima e corpo attraverso la diretta causalità di Dio (unica vera causa), ponendo per primo i principî dell'occasionalismo nella scuola cartesiana. ...
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Ecclesiastico, scrittore e oratore (Digione 1627 - Meaux 1704). Arcidiacono di Sarrebourg presso la cattedrale di Metz, nel 1659 pronunciò a Parigi la prima delle sue grandi orazioni funebri, tra cui si [...] politica nella difesa del cattolicesimo, contro il quietismo e l'antiassolutismo aristocratico di Fénelon, contro l'occasionalismo antiprovvidenzialistico di Malebranche, contro la critica storica di R. Simon, in difesa di posizioni conservatrici con ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] di modernità (non sempre recepiti) si limitano a P. Gassendi e Cartesio; nelle opere successive compaiono progressivamente N. Malebranche e l'occasionalismo, I. Newton e la fisico-teologia da lui ispirata, G.W. Leibniz e i seguaci fino a Ch. Wolff, e ...
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BARATONO, Adelchi
Vittorio Mathieu
Nacque l'8 apr. 1875 a Firenze dove il padre, Alessandro, originario di Ivrea, si era stabilito dopo il trasferimento della capitale del regno da Torino. La madre, [...] che vede nel mondo sensibile, preso per se stesso, "la forma dell'esistenza". Tale dottrina fu chiamata dal B. "occasionalismo sensista", in una comunicazione alla sezione piemontese dell'Istituto di studi filosofici nella primavera del 1940 (Per un ...
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GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] ed imagine cosmica (Roma 1940), in cui, in diretto riferimento a G. Vico (si veda anche: G.B. Vico tra umanesimo e occasionalismo, Roma 1940; La filosofia di G.B. Vico e l'età barocca, ibid. 1943), egli delinea una genealogia della filosofia, e in ...
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GIOVANINETTI, Silvio
Giorgio Taffon
Nacque a Saluzzo, il 29 genn. 1901, da Vito e Giuseppina Moiso. La famiglia si trasferì ben presto a Genova, dove il G. compì i suoi studi e dove visse stabilmente [...] quello di una cerebralistica e a volte superficiale risoluzione di problematiche di difficile impatto, affidata alla concezione postcartesiana dell'occasionalismo per cui l'atto umano e l'uomo stesso sono "l'occasione" a Dio per rendersi manifesto. È ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] distinzione a scapito dell'unione e questa aporia marcherà l'antropologia dei suoi successori (il parallelismo in Spinoza, l'occasionalismo in Malebranche, l'armonia prestabilita in Leibniz).
e) L'esistenza di Dio. Nella quarta parte del Discours de ...
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occasionalismo
occaṡionalismo s. m. [der. di occasionale]. – 1. In filosofia, dottrina che nega l’esistenza di un nesso necessario fra due fenomeni riconducendo il loro rapporto a una semplice successione ove il primo fenomeno (detto causa)...
occasionale
occaṡionale agg. [der. di occasione]. – 1. Che offre occasione, motivo, talora anche pretesto, a qualche cosa; in partic., causa o., fatto che produce un evento, un fenomeno, non direttamente, ma dando alla vera causa efficiente...