PITTSBURGH, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico di vasi a figure nere, che prende nome da Pittsburgh, dove è conservata una coppa da Chiusi, ornata con un gorgonèion all'interno ed all'esterno [...] con satiri e menadi tra occhi apotropaici. Al pittore sono attribuite altre quattro coppe, tutte con una decorazione simile a quella della coppa di Pittsburgh. L'attività del pittore è da porre nell'ultimo decennio del VI sec. a. C.
Bibl.: J. D. ...
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MIMNES (Μίμνης)
L. Guerrini
Pittore greco del VI sec. a. C., figlio di Hekatomnos (?), noto soltanto da un accenno di Ipponatte (fr. 49, Bergk 4, 45-6 Diehl) che lo ricorda come pittore di simboli per [...] navi (i grandi occhi apotropaici).
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 12; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XV, 1932, c. 1727, s. v.; A. Rumpf, in Thieme-Becker, XXIV, 1930, p. 573. ...
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illusioni ottiche
Giuditta Parolini
A volte l'occhio inganna la mente
Miraggi d'acqua nel deserto, scale senza fine, cubi dove faccia anteriore e posteriore si confondono sono esempi di illusioni ottiche. [...] più denso) a uno più caldo (e quindi meno denso) sono diversamente deviati e finiscono per curvare verso chi osserva. Al nostro occhio sembra che gli oggetti siano riflessi da uno specchio d'acqua, ma in realtà ciò che si vede è solo un'immagine del ...
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SIRACUSA 19861, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico al quale sono attribuite due lèkythoi siracusane, l'una rappresentante Atena ed un giovane, l'altra una Nike con phiàle e turibolo presso un'ara. [...] Lo stile delle chiome e degli occhi risente delle forme severe; il panneggio di Atena è dorico, trattato a grandi pieghe un po' trasandate con orli a grosse pennellate marroni, i volti sono convenzionali ed un poco ingenui.
È assai vicino al Pittore ...
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Astroboy
Alfredo Castelli
Un piccolo robot con un messaggio di speranza
Nel 1945 due bombe atomiche sganciate sulle città di Hiroshima e Nagasaki posero fine alla Seconda guerra mondiale: il Giappone [...] , l'autore giapponese decise di adottare anche lui questo accorgimento, e aumentò ulteriormente la dimensione degli occhi. L'espediente piacque e in breve tempo diventò una caratteristica della produzione giapponese.
Ottimismo nella catastrofe ...
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EPHEDRISMOS (ἐϕεδρισμός)
S. Stucchi
Gioco fanciullesco dell'antica Grecia.
Polluce (ix, 119) spiega in che cosa esso consistesse: "Si mette una pietra ritta ad una certa distanza e si cerca di rovesciarla [...] sul suo dorso il vincitore; quest'ultimo gli copre gli occhi con le mani. Il perdente deve camminare portando il vincitore ginocchia piegate al palmo delle mani del compagno coprendogli gli occhi; questi, con passo esitante, si dirige verso un sasso ...
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CAMBRIDGE 61, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico, che prende nome da una coppa decorata a figure nere, proveniente da Vulci, n. 61 nel Fitzwilliam Museum di Cambridge. Gli è attribuita pure un'altra [...] coppa a Würzburg (427). Entrambe presentano un gorgoèion nell'interno ed all'esterno due occhi apotropaici e Dioniso in scene diverse. La data delle due coppe è attorno al 530 a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., p. 202. - Würzburg 427; E. ...
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Fumetto
Marco Bussagli
Fumetto è il termine con cui si indica la nuvoletta contenente frasi o battute di dialogo, attribuite (per lo più facendole uscire come fumo dalla loro bocca) ai personaggi raffigurati [...] giustizia, sempre a fianco dei più deboli. Il volto è aperto e squadrato con gli zigomi sporgenti, la bocca larga e gli occhi infossati, separati da un naso leggermente aquilino, ma regolare. Sono questi i connotati di un eroe senza età che vive all ...
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FLORIANO (Marcus Annius Florianus)
M. Floriani Squarciapino
Fratello per parte di madre di Tacito, gli successe nella dignità imperiale per acclamazione dei soldati in Roma (aprile 276); fu ucciso nel [...] luglio dello stesso anno dalle sue truppe mentre preparava la guerra contro Probo. Secondo le fonti aveva occhi foschi, naso camuso, ed era calvo, ma nessuno di questi caratteri, ad eccezione della rudezza dei tratti e dell'espressione rozza e ...
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Pittore (Copenaghen 1872 - ivi 1956); alunno dell'accademia di Copenaghen e di K. Zahrtmann, viaggiò in Italia, in Francia e in Spagna; insegnò (dal 1920) all'accademia di Copenaghen. Partecipe delle istanze [...] simboliste, elaborò, al volgere del secolo, uno stile caratterizzato da una essenzialità formale e cromatica (La fanciulla malata, 1896, e E nei suoi occhi vidi la morte, 1897, Copenaghen, Statens Museum for Kunst). ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...