PAZUZU (in sumerico "conoscitore di incantesimi" ?)
A. Bisi
Demone mesopotamico del vento di S-O, apportatore di malattie agli uomini.
La sua origine, come indica il nome, è sumerica. Esso godette di [...] corpo; la più spaventosa è la testa, semiferina, con corna di capra appiattite e convergenti a V sulla fronte, occhi globosi e sporgenti, bocca ghignante, ove appaiono le zanne aguzze.
Le stesse caratteristiche si ritrovano nelle statuette a tutto ...
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COSTANTINO di Rosato (Costantinus Rosati Spallette)
Silvestro Nessi
Nato a Migiana di Monte Malbe nel contado di Perugia verso il 1532, si trasferì giovanissimo in città, dove all'età di ventisei anni [...] altre variazioni le apportò negli anni 1574 e 1576. Nel 1578, il 22 novembre, venne pagato per una finestra ad "occhi" eseguita per il coro delle monache clarisse di S. Leonardo di Montefalco, e nell'annotazione venne ricordato: "Detto maestro alcuni ...
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MYRTOS
Red.
Località sulla sommità di un colle nella costa meridionale di Creta, ad O di Hierapetra. Vi sono stati condotti scavi dalla Scuola Archeologica Britannica di Atene, insieme alla Università [...] campaniforme su cui s'imposta un lungo collo terminante in una testina schematica dove sono segnati il naso, le orecchie e gli occhi dipinti di rosso. Dal corpo si dipartono due braccia filiformi che stringono contro il petto e reggono per l'ansa una ...
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ARSINOE III Filopatore (᾿Αρσινόν ἡ Φιλοπάτωρ)
M. T. Marabini Moevs
Figlia di Tolomeo III e di Berenice di Cirene, andò sposa al fratello Tolomeo IV all'indomani della spedizione contro Antioco III di [...] da quella tradizionale di A. II. Da un punto di vista stilistico, il profilo delicato e i grandi occhi sporgenti della regina sono facilmente inquadrabili nell'ambito della ritrattistica alessandrina.
Sul confronto con gli ottadracmi d'oro citati ...
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Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] L’interruzione di questi meccanismi regolatori provoca la ‘paralisi laterale dello sguardo’, cioè l’impossibilità di girare gli occhi verso un lato. Nel p. decorrono inoltre le fibre per i movimenti volontari alla cui interruzione conseguono paralisi ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] usato il nero; gli Egiziani hanno il tipo caratteristico della loro razza: corporatura flessibile, agile, naso grande e aquilino, occhi allungati, grande bocca. Tanta è la verità della figurazione che si pensa che il pittore abbia conosciuto l'Egitto ...
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SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] della capigliatura, abiti ornati, frange, collane a contrappesi, coppe nelle mani o palme sulle ginocchia, lavorazione degli occhi) non vi si ritrovano.
Una statuetta sudarabica del Museo Nazionale Romano (n. 121.113), che differisce da ...
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TIBERIO (Tiberius Claudius Nero)
L. Fabbrini
Imperatore romano. Dopo l'adozione da parte di Augusto prese il nome di Tiberio Giulio Cesare. Nacque a Roma il 16 novembre del 42 a. C. da T. Claudio Nerone [...] ). Il volto corto e triangolare dalla larga mascella, la bocca serrata e rientrante, dominata da un naso fortemente aquilino, i grandi occhi a fior di pelle sono le componenti di un volto freddo e ostinato, che si ritrovano, più o meno accentuate, in ...
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VINČA, Civiltà di
G. Stacul
Stazione situata sulla riva destra del Danubio, qualche chilometro a S-E di Belgrado, costituita da un deposito archeologico di oltre dieci metri di spessore, esplorato per [...] compresi fra i 10 e gli 8 m prevalgono le statuette rudimentali di stile naturalistico, con natiche fortemente accentuate e occhi indicati da due semplici rette convergenti ad angolo. I tipi geometrici cominciano ad incontrarsi poco al di sotto degli ...
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THUTMOSIS
A. M. Roveri
Nome di quattro faraoni della XVIII dinastia. Di questi solo il terzo presenta maggiore interesse per la storia dell'arte. Il ritratto di Th. III si può infatti dire un caso tipico [...] altro, anche perché spesso Th. usurpò effigi di quella regina.
Questa generica "aria di famiglia", espressa soprattutto dagli occhi alquanto ravvicinati e dal naso forte, ma ben disegnato e leggermente arrotondato in punta, si nota anche nei ritratti ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...