Critico ed erudito ebreo italiano (Mantova 1511 circa - Ferrara 1578); scrisse Il luminare degli occhi, diviso in tre parti, contenente la traduzione ebraica della Lettera di Aristea, dibattiti su questioni [...] di storia e cronologia e analisi delle leggende rabbiniche. È considerato uno dei fondatori della critica storica ebraica ...
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Umanista (n. Firenze 1454 circa - m. Roma 1497), detto Lippo per una malattia degli occhi, famoso improvvisatore in versi latini. Insegnò molti anni a Buda, protetto da Mattia Corvino. Lasciò parecchie [...] opere latine (a stampa e inedite) di retorica, morale, filosofia ...
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Poeta ceco (Boskovice, Moravia Merid., 1911 - Praga 1986). Dopo esordî influenzati dal poetismo (Večerní oči "Occhi serali", 1928; Stínové hry "Giochi d'ombre, 1931), in Šach mat, Evropo ("Scacco matto, [...] Europa", 1933) e nei versi risentiti di Roentgenogramy ("Radioscopie", 1938) si accostò a una poesia di impegno sociale. Tale orientamento trova conferma in Letopis ("Annali", 1958), raccolta quasi memorialistica ...
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(gr. ᾿Αργος) Mostro della mitologia greca, gigantesco e fornito, secondo le varie versioni, di uno o quattro o cento occhi che non chiudeva mai tutti insieme, cosicché era insonne. Compì imprese famose: [...] da Zeus e dalla dea tramutata in giovenca; fu poi ucciso da Ermete che riuscì ad addormentarlo con il suono della siringa, o a cavargli gli occhi con una falce. Gli occhi di A. furono trasferiti da Era nella coda del pavone, l’animale a lei sacro. ...
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Scrittore (Ala 1798 - Roma 1862); sacerdote dal 1821, gesuita dal 1828, scrittore della Civiltà Cattolica, tenace avversario del romanticismo, che ai suoi occhi si identificava con l'aborrito liberalismo [...] (Del romanticismo italiano, 1839), scrisse romanzi di carattere storico, tutti editi dalla Civiltà Cattolica (L'ebreo di Verona, Lionello o delle società segrete, Lorenzo e il coscritto, ecc.) indulgendo ...
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Poeta latino estemporaneo (n. Firenze 1465 circa - m. secondo decennio del sec. 16º). Fratello o cugino di Aurelio, e come questo malato d'occhi (detto, perciò, Lippo il giovane), perdé presto la vista. [...] Fu onorato da sovrani e pontefici, resta di lui qualche orazione e trattato, e un dialogo, Leo, in lode di Leone X e della sua famiglia ...
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Buzzolan, Dario. – Scrittore italiano (n. Torino 1966). Laureato in Filosofia teoretica con G. Vattimo, ha esordito nella narrativa nel 1999 con Dall’altra parte degli occhi, con cui si è aggiudicato il [...] cambia spesso registro e a cui piace sperimentare generi diversi, nel 2009 raggiunge la piena maturità letteraria con I nostri occhi sporchi di terra, tra i dodici finalisti del Premio Strega dello stesso anno. A questo hanno fatto seguito: Se trovo ...
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Scrittore britannico (Sheffield 1940 - Nizza 1989). Lavorò per la casa d'aste Sotheby (1959-66); abbandonato il lavoro in seguito a una malattia agli occhi, intraprese gli studi di archeologia all'Università [...] a carattere più autobiografico, What am I doing here? (1989; trad. it. 1990), Photographs and notebooks (1993; trad. it. L'occhio assoluto: fotografie e taccuini, 1993) e una raccolta di scritti vari, Anatomy of restlessness: select ed writ ings 1969 ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...