Poeta e critico greco (Patrasso 1859 - Atene 1943). Movendo dalla cosiddetta Nuova scuola ateniese, sorta in opposizione alla poesia romantica, usò in prosa e in poesia la lingua popolare sull'esempio [...] suggestioni del parnassianesimo (῎Υμνος τῆς ᾿Αϑηνᾶς «Inno ad Atena», 1889) o del simbolismo (Τὰ μάτια τῆς ψυχῆς μας «Gli occhi dell'anima», 1892). Più limpida l'ispirazione di ῎Ιαμβοι καὶ ᾿Ανάπαιστοι («Giambi e anapesti», 1897), che preludono alla ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1983). Dopo la laurea in Lettere all’Università “La Sapienza” di Roma, ha ottenuto un dottorato di ricerca in Studi di storia letteraria e linguistica italiana all'Università [...] scelte; Vite che sono la tua. Il bello dei romanzi in 27 storie (2017); nel 2019, Esperimento Marsiglia e Lontano dagli occhi (premio Viareggio-Rèpaci per la narrativa 2020); nel 2020, I libri sono figli ribelli (con G. Perrone) e Svegliarsi negli ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] G. D'Annunzio si dedicò alla biografia e all'a. ebbe la sensazione di recuperare generi talmente imbastarditi e mercificati ai suoi occhi d'innamorato delle forme antiche da non meritare quasi cenno. Nel magnifico Proemio a La vita di Cola di Rienzo ...
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Ariosto, Ludovico
Silvia Zoppi Garampi
Il poeta dell'epica cavalleresca
Ariosto è il maggiore poeta italiano della prima metà del 16° secolo. Nell'Orlando furioso, che è il suo capolavoro, racconta [...] si manifesta come attrazione verso la bellezza femminile: le forme del corpo, i colori dell'incarnato, la luminosità degli occhi. Ariosto non vede nella donna un elemento di perfezionamento morale o spirituale; egli rivaluta gli aspetti immediati e ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] Cristo. Nei tempi precedenti non si sarebbe potuta trovare una congiuntura di tempi stabile e pacifica quale vediamo con i nostri occhi sotto il dominio dei romani dopo il tempo del nostro Salvatore, ora che c’è fratellanza dei popoli e pace dovunque ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] che il più bel libro di tutti era quello del mondo tutto e della Natura scritto da Dio benedetto, e posto avanti alli occhi di tutti gl'huomini, così hoggi come al tempo di Pitagora, Platone, Aristotele, e tutti li scrittori, i quali se n'havevano a ...
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DELLE COLOMBE (Colombo), Ludovico
Maria Muccillo
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XVI. Un solo storico, senza tuttavia indicare la sua fonte, pone la data esatta della sua nascita al 20 [...] solitario e malinconico, alto di statura, magro "anzi asciuttissimo", con barba lunga e candida, testa piccola affatto calva, occhi incavati, che "pareva appunto la figura della fantasima", tanto che il Ruspoli, poeta burlesco e spirito mordace, lo ...
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Malvaldi, Marco. - Scrittore italiano (n. Pisa 1974). Ricercatore presso l’Università di Pisa (Dipartimento di Chimica biorganica), nel 2007 ha pubblicato La briscola in cinque; accolto con favore da critica [...] e uno dei racconti dell'antologia Il calcio in giallo; nel 2017, Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà, Negli occhi di chi guarda e L'architetto dell'invisibile ovvero come pensa un chimico; nel 2018, i romanzi A bocce ferme e La ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] "è regola costui della natura, / anzi è lei stessa; e quella e la ragione / ci ha posto inanzi a gli occhi per pittura". è la personificazione del tradizionale procedimento logico che si illude di imporre una norma alla realtà ("Sempre con sillogismi ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] ) in cui Z. sembra trascorrere dinanzi a noi con passi felpati, una piccola figura velata sollevata tra le braccia con gli occhi chiusi come se addormentata o sopraffatta dall'estasi. Non sapremmo dire se si tratti di una fanciulla o di un giovinetto ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...