GHIRARDELLI, Cornelio
Alessandro Ottaviani
Nacque a Bologna, presumibilmente nella seconda metà del secolo XVI. Fra le scarse notizie sulla vita del G., sicura è la sua appartenenza all'Ordine dei francescani [...] divisa in dieci discorsi, è dedicata a un carattere fisiognomonico della testa (nell'ordine: capelli, fronte, sopracciglia, occhi, naso, bocca, mento, orecchie, faccia, capo). Ogni discorso rispetta una precisa struttura: dapprima il ritratto della ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] appare permette inedite varianti tecniche anche collegate all’uso dell’interpunzione. Si veda, per es., Guido Gozzano:
Belli i belli occhi strani della bellezza ancora
d’un fiore che disfiora, e non avrà domani
(Guido Gozzano, “Le due strade”, in I ...
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Cerami, Vincenzo
Bruno Roberti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Nelle sue scritture per il cinema emerge il piacere del racconto, un forte senso della struttura narrativa, [...] crudele e 'nero' degli universi familiari e borghesi intrisi di dilemmi psicoanalitici in Salto nel vuoto (1980) e Gli occhi, la bocca (1982), entrambi di Marco Bellocchio, o per i dolenti ritratti generazionali in Figlio mio, infinitamente caro ...
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Erinni
Massimo Di Marco
Demoni greci della vendetta
Le Erinni, divinità dall'aspetto pauroso, identificate a Roma con le Furie, perseguitano i colpevoli dei delitti contro i consanguinei, puniscono [...] : sono vecchie rugose dal volto disfatto, hanno serpi per capelli, esalano un fiato nauseabondo, stillano sangue dagli occhi, vestono tuniche nere, hanno torce nelle mani. I poeti spesso le proclamano figlie della Notte, divinità primordiale ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] statua bronzea in Costantinopoli lo rappresentava appoggiato al bastone. In scultura si è visto nel tipo del cosiddetto Epimenide con occhi chiusi, barba appuntita e fluente, creato nel 5° sec. a. C.; un tipo ellenistico diffuso in molte copie, di un ...
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Scrittore russo, nato a Ovsjanka (Krasnojarsk) il 1° maggio 1924. Perduti i genitori in tenera età, A. conosce l'orfanotrofio e la guerra (è anche ferito gravemente): tragiche esperienze, queste, il cui [...] , con grande forza espressiva e grande crudezza, A. racconta la squallida vita di una cittadina di provincia attraverso gli occhi di un poliziotto, testimone quotidiano di una violenza e di una brutalità nuove per la narrativa sovietica, e i racconti ...
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Verga, Giovanni
Silvia Zoppi Garampi
Il maestro del verismo
Un’amara visione del mondo ispira le opere di Giovanni Verga, il maggiore esponente del verismo, un movimento letterario nato nella seconda [...] nonostante sia diventato un uomo ricco – infatti nel corso del romanzo il suo appellativo cambia da mastro in don –, agli occhi del mondo rimarrà sempre un popolano e come tale verrà trattato sino alla fine dei suoi giorni.
Rispetto allo stile corale ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] Principe e i Discorsi. ma riportando interi questi ultimi: sia per la grandissima sempre maggiore importanza che essi ai nostri occhi rivestono, sia perché ci è sembrata da coglier l'occasione di offrirli, per la prima volta, tutti modernamente e un ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] perfin troppo realistici; eppure essa non risulta mai esaurientemente concreta e determinata; pare che questi uomini non lo guardino con gli occhi ma col cuore, che non lo vedano ma lo sentano. E il loro sentimento, per quanto si possa di volta in ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] non ha saputo dare la sua misura che nelle opere cosidette minori». E la conclusione: «Un giorno si getterà per curiosità un'occhiata sulle Figlie di Tespi e C.ia, ma ci si fermerà a lungo sulle allucinazioni dell'artista che le sue messe in opera ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...