VISIONE
Lamberto Maffei
Fisiologia. - La v. occupa un posto privilegiato tra le funzioni degli organi di senso (v. occhio, in questa Appendice) che esplorano il mondo che ci circonda: "l'oggetto esiste [...] o con l'immagine retinica; c'è solo la scarica di migliaia e migliaia di fibre dei nervi ottici dei nostri occhi. Si potrebbe risalire all'immagine soltanto conoscendo il codice di decodificazione o lettura di questi impulsi. Ma questo codice non è ...
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La grande scienza. Neurofisiologia
Francesco Lacquaniti
Neurofisiologia
La neurofisiologia è una disciplina scientifica relativamente giovane dal punto di vista delle metodologie impiegate. Le tematiche [...] a livello dell'apparato motorio, infatti i movimenti più frequenti implicano la coordinazione spazio-temporale di molti segmenti corporei: gli occhi, il capo, il tronco e uno o più arti. Ancora una volta ci troviamo di fronte a codici spaziali di ...
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(o Spiruroidei) Ordine di Nematodi endoparassiti di Anellidi o di Vertebrati, i cui ospiti intermedi sono costituiti da Artropodi e Molluschi; le fasi giovanili sono provviste di un uncino cefalico. Vi [...] appartengono tra gli altri le filarie e la specie Loa loa, detta verme degli occhi in quanto si localizza sotto le palpebre e nella congiuntiva dei Primati. La parassitosi, veicolata da Insetti ematofagi, interessa circa 10 milioni di persone ed è ...
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Botanica
Aspetto localizzato di una fitocenosi, dovuto a piccole differenze nella composizione floristica, dipendenti da diversità dell’illuminazione, dell’umidità del suolo o da eventi casuali. Con f. [...] f. febrilis: arrossamento delle guance e lucentezza degli occhi; f. hectica, nella tisi, volto pallido con disturbi intestinali: colorito pallido o grigio-cenere, naso affilato, occhi incavati, gote flaccide, sguardo fisso; la f. adenoidea, cute ...
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sarcoidosi Malattia granulomatosa cronica (nota anche come malattia di Besnier-Boeck-Schaumann o granuloma benigno) a patogenesi immunitaria e decorso cronico che dà luogo a lesioni sistemiche, particolarmente [...] a livello dell’apparato respiratorio, e inoltre a lesioni cutanee polimorfe, delle ossa, dei reni, del cuore, degli occhi.
La s. polmonare rappresenta la modalità di presentazione più frequente della malattia (i polmoni sono colpiti in oltre il ...
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Oculista italiano (Venezia 1831 - Padova 1904). Primario oculista del grande Ospedale di Venezia (1863), poi direttore della clinica oculistica dell'univ. di Padova (1873). Descrisse per primo la tubercolosi [...] dell'iride e inventò alcuni apparecchi della specialità, tra cui lo "ialopsifero", specie di occhiale di contatto con cannello, ideato per restituire a occhi con leucoma totale una parte del perduto potere visivo. ...
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Genetica. - L'emofilia è dovuta ad un gene localizzato nel cromosoma X, e si trasmette quindi secondo lo schema dell'eredità "legata al sesso", come il carattere occhi bianchi" e altri del gruppo I di [...] Drosophila (v. Genetica, XVI, p. 516).
Lo schema seguente, in cui, secondo la consuetudine, sono indicati con x e y i cromosomi sessuali, e con x′ il cromosoma portatore della mutazione "emofilia", indica ...
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Imparare a vedere
Tomaso Poggio
(Center for Biological and Computational Learning, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts, USA)
Il problema dell'apprendimento è centrale per [...] Un sistema sviluppato da K-K Sung e da Poggio (1994) ha mostrato di poter essere addestrato con successo a trovare facce, occhi e altri oggetti.
In figura (fig. 11) è mostrato un esempio delle prestazioni del sistema dopo che esso è stato addestrato ...
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In biologia, organi il cui sviluppo è limitato a stadi precoci ontogenetici o evolutivi. Un esempio è quello delle modificazioni regressive cui può andare incontro l’occhio nell’oscurità del sottosuolo [...] con l’annessa ghiandola di Harder, ridotte rispettivamente alla plica semilunare e alla caruncola dell’angolo interno dell’occhio; i muscoli del padiglione auricolare; la regressione di muscoli diversi in rapporto alla stazione eretta e alla ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] nel 1909 dal botanico e genetista danese W.L. Johannsen.
Ogni g. controlla uno o più caratteri, come il colore degli occhi e dei capelli, la velocità di coagulazione del sangue ecc. Secondo la teoria classica del g., esso era considerato come un ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...