Poeta e critico letterario e teatrale ceco (Praga 1889 - ivi 1954). Dopo le prose decadenti degli esordî (Smuteční slavnosti srdcí "Cerimonie funebri dei cuori", 1911), si volse a una poesia segnata da [...] un vitalistico impressionismo (Zjasněné oči "Occhi schiariti", 1918; Ohnivá vlna "Onda di fuoco", 1922; Měsíčná noc "Notte di luna", 1927). Come critico all'inizio partecipò di quel pragmatismo e relativismo che ebbe in K. Čapek il maggior ...
Leggi Tutto
Poeta turco (Uşak 1904 - Yakagık, Anatolia, 1946). Descrisse nelle sue raccolte poetiche (Deniz sarhoşları "Ebbri di mare", 1926; Yayla dumanı "Fumo nebbioso d'altopiano", 1934; Sarıkız mermerleri "I marmi [...] di Sarıkız", 1940) la regione dell'Anatolia con gli occhi di un pittore, esaltandone l'antica stratificazione culturale con sentimenti profondi e nostalgici, e utilizzando uno stile estremamente limpido. ...
Leggi Tutto
Scrittore egiziano (Il Cairo 1892 - ivi 1921). Svolse una precoce e intensa attività letteraria, dando decisivo impulso alla corrente realistica nella letteratura egiziana moderna (scrisse novelle raccolte [...] sotto il titolo Mā tarāhu l-῾uyūn, "Quel che vedono gli occhi", post., 1925) e occupandosi anche di giornalismo e di teatro. ...
Leggi Tutto
PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] per dissimulare la propria condizione agli occhi del bambino. Di idee socialiste, Marchetti era un piccolo costruttore di biciclette se ne lasciava più sedurre. Dietro la recita per gli occhi del mondo la disperazione era autentica. Questo tedio, che ...
Leggi Tutto
BRANDOLINI, Raffaele Lippo
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze intorno al 1465; fu figlio di Matteo e fratello minore dell'umanista Aurelio. Detto, come Aurelio, "Lippus Florentinus" o "Lippus Brandolinus" [...] perché soggetto a una grave malattia agli occhi, compare talora con la denominazione di iunior. Ancora bambino seguì la famiglia a Napoli, dove studiò e frequentò l'Accademia del Pontano, che nel De fortitudine parla di lui tra coloro che da forti ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Taranto 1939 - Roma 2019). Traduttore dal francese, ha tradotto tra le altre opere di Mallarmé, Baudelaire, Rimbaud, e recensore, ha esordito nel 1975 come poeta con La passione della biografia [...] pubblicato su Carte segrete. Ha pubblicato le raccolte di poesie Il bagno degli occhi, (1980, Premio Viareggio opera prima), La nera costanza (1985), Nel progetto di un freddo perenne (1989), Serraglio primaverile (1999) e un’autoantologia Una piega ...
Leggi Tutto
(norv. Vildanden) Dramma (1884) del drammaturgo norvegese H. Ibsen (1828-1906). È la tragedia del moralismo astratto, che, anziché rigenerare, distrugge l'uomo.
Trama: lo pseudoidealista Gregorio Werle [...] crede di aiutare l'amico Hjalmar Ekdal, sposato a Gina e padre della piccola Edvige, aprendogli gli occhi sulla realtà della sua unione: Gina ha avuto un amante e costui è il vero padre di Edvige. Invasato di spirito missionario Gregorio esercita la ...
Leggi Tutto
(lat. Caeculus) Fondatore mitico di Preneste (Palestrina), secondo una tradizione autoctona, conosciuta da Catone e da Virgilio. Figlio di Vulcano, nato da una vergine fecondata da una scintilla del focolare, [...] viene abbandonato da costei e allevato da alcune vergini che lo chiamano C. per un difetto degli occhi. Datosi al brigantaggio, fonda poi Preneste, popolandola con gente raccolta dalla campagna. A C. riannodava la sua origine la gens romana dei ...
Leggi Tutto
Poeta svedese (Stoccolma 1894 - Smirne 1965). Critico d'arte e di teatro, è stato, accanto a Lagerkvist, il più sensibile benché polemico interprete della crisi religiosa seguita alla prima guerra mondiale. [...] Anche la sua poesia (Jorden "La terra", 1920; Den fångne guden "Il dio prigione", 1927; Nattens ögon "Gli occhi della notte", 1944), di fondo tradizionalmente romantico, presenta numerosi spunti ideologici e politici. ...
Leggi Tutto
Scrittore francese, nato a Parigi nel 1888. Tutta la sua opera s'ispira a una concezione cattolica integrale e intransigente, che si afferma con una violenza apocalittica a volte volutamente crudele, lieta [...] di colpire in ritratti satirici e caricaturali quanto agli occhi dello scrittore appaia scetticismo e indifferentismo dilettantesco dinnanzi al bene e al male, patteggiamento opportunistico con l'errore, tentativo di servire i due padroni che il ...
Leggi Tutto
occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...