MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] Morte della Vergine, in alcuni casi ampliata al corteo funebre. Infatti M. viene raffigurata distesa sopra un letto, con gli occhi a volte aperti a volte chiusi, nella zona centrale della scena, mentre ai piedi del letto si collocano gli apostoli ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] questa fortuna potrebbe risiedere nel fatto che il magistero di Benedetto XIV presentava il vantaggio di costituire, anche agli occhi del critico meno corrivo, un insegnamento di salda ortodossia e di sicuro rigore, senza peraltro riferirsi in alcun ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] lampeggiare di bandiere e di canne di fucile, la tensione e il pallore dei visi, gli arti tesi dei cavalli, gli occhi arrossati e le bocche gocciolanti schiuma. Al termine del sesto giro i cavalli ripresero a correre per il ripido sentiero su verso ...
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STEFANO III
Eugenio Susi
Nato in Sicilia "ex patre Olibo" (Le Liber pontificalis, p. 468) presumibilmente verso il 720, S. si trasferì ancora fanciullo a Roma venendo ben presto accolto da papa Gregorio [...] ma costui, temendo le insidie di Desiderio (certamente intenzionato a liberarsi di due fieri oppositori, responsabili ai suoi occhi dell'uccisione di Waldiperto) e forse convinto di poter resistere ad un assedio longobardo, rifiutò sdegnosamente. Ad ...
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ZODIACO
M. Bussagli
Il termine deriva, attraverso il lat. zodiacus, dal gr. zodiakós, derivato a sua volta da zódion, diminutivo di zóon (animale). Zódion significa letteralmente 'animaletto', ma anche [...] con altrettante figure mitologiche (per es. i Gemelli divennero Castore e Polluce, i figli divini di Zeus; il Toro apparve agli occhi dei Greci come quello che rapì Europa, ossia lo stesso Zeus; il Leone s'identificò con il leone nemeo delle dodici ...
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BERTAZZOLI, Francesco
Raffaele Colapietra
Nacque a Lugo il 1° maggio 1754. Avviatosi alla carriera ecclesiastica, fu ordinato sacerdote nel 1777. Dotato di larga erudizione, sacra e profana, assunse [...] di Parigi. Una certa debolezza ed ingenuità del carattere lo screditava intanto, nonostante la vastità della dottrina, agli occhi del Pacca e del Consalvi, i quali entrambi presumibilmente intervennero per ritardare una promozione al cardinalato che ...
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GADDI, Taddeo
Vanna Arrighi
Nacque nel gennaio 1520 (nel settembre 1519, secondo il Fleury) da Luigi e da Caterina Gomiel, sua prima moglie, presumibilmente a Roma, ove il padre era uno dei "mercatores [...] IV, soprattutto per influenza del nipote, il cardinale Carlo Carafa. A rendere il G. affidabile in questo senso agli occhi dei Carafa contribuiva in larga misura la tradizione familiare: lo zio Niccolò era stato molto legato alla corte di Francia ...
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Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] la facoltà di vedere ogni cosa. Di qui l’attribuzione, in determinate figurazioni di divinità, di una pluralità di occhi che trascende la natura umana. Oggetto dell’onniveggenza è soprattutto l’attualità di ciò che avviene nel mondo, segnatamente ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] ., dell'urina di vacca o dello sguardo di un cane (specialmente del cane "con quattro occhi", cioè con due macchie scure sulla fronte al disopra degli occhi). Il fuoco dev'essere preservato da ogni contatto impuro; perciò bisogna evitare, p. es., che ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] si trova alle nostre spalle. Del passato qualcosa conosciamo, e quindi lo abbiamo in un certo senso davanti agli occhi, mentre il futuro, quello prossimo così come quello remoto, resta ignoto.
Questo orientamento tipico dell'ebraismo spiega anche ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...