ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] propizie e più spesso ostili, con animo tutt'altro che pigro, acquiescente ed evasivo, bensì pronto sempre a reagire e a le feste e gli spettacoli capaci ad un tempo di rallegrare gli occhi e lo spirito e di appagare le esigenze non volgari di un ...
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MANFREDI, Saturnino (Nino)
Stefania Chiocchini
Nacque a Castro dei Volsci, in Ciociaria, il 22 marzo 1921 da Romeo e Antonina Porfili, in una famiglia di origine contadina. Il padre, arruolato in Pubblica [...] La Notte: cfr. Bernardini, p. 213) il ruolo di Euro, pigro, patetico, opportunista, per carattere e circostanze neutrale fra i contendenti Panelli privi di umana simpatia o rinunciare a strizzare l'occhio al pubblico, tanto da forzare, in alcuni casi ...
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BANDINI, Mario
Roberto Cantagalli
Nacque nel 1500 da un Sallustio di Bandino, originario di Massa in Maremma, ove la famiglia possedeva vaste proprietà terriere (Pian di Mucini, Brenna, Poggio Bindo) [...] degli Imperiali, egli non trascurava di tener d'occhio le mosse dei fuorusciti senesi, che a Bologna cercavano vederla infaccia e non in lettere"), fu giudicato "tepido e pigro" nel provvedere alla difesa tanto da essere richiamato e sostituito. ...
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FONZI, Bruno
Gina Lagorio
Nacque il 27 genn. 1914 a Macerata da Giuseppe e da Maria Teresa Brancati. La famiglia, marchigiana e aristocratica per parte materna e di origini abruzzesi per parte di padre, [...] secolo -, e l'ironico narratore marchigiano, in apparenza pigro osservatore delle polemiche e delle mode del suo tempo, la vita. Leggendo, la pellicola che si svolge davanti ai nostri occhi, a raccontare le molte cronache che fanno la nostra storia, ...
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SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio
Saverio Lamacchia
SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio. – Nacque a Forlì il 27 gennaio 1780 da Francesco, agiato borghese della città, e da Domenica Maria Grandi, ultimo [...] a che punto è la musica, non la Sua perché Lei è troppo pigro per scriverne della nuova, ma quella degli altri. Addio caro amico – Pensi Copenaghen il 28 marzo 1839. Nel 1821 aveva perso un occhio in un incidente.
Fonti e Bibl.: I discendenti danesi ...
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COLETTI, Francesco
Magda Vigilante
Nacque a Livorno il 27 luglio 1821. Ammesso all'età di nove anni nel R. Collegio di Lucca, vi compì gli studi letterari fino al 1838; ma la precaria condizione economica [...] dal sec. XVIII. Il breve atto unico di Quel che l'occhio non vede il cuornon crede dimostra la validità della massima da cui prende psicologia infantile nei deliziosi ritratti di bambini (Il pigro,Il presuntuoso,I dispettosi) e nella acuta ...
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fluoxetina
s. f. Psicofarmaco usato nella terapia di stati ansiosi e depressivi che contribuisce a innalzare il tono dell’umore. ◆ «Bye bye blues», addio tristezza, pillola della felicità, i soprannomi per la fluoxetina (nome commerciale Prozac)...
torpido
tòrpido agg. [dal lat. torpĭdus, der. di torpēre «essere torpido»]. – 1. Che ha temporaneamente perduto la prontezza dei riflessi e dei movimenti, riferito al corpo o a parti del corpo: avere le membra torpide. Più genericam., lento,...