BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] " d'amore che gli offrì la bellissima - Ortensia ("Ivi com'uom di troppa fretta entrai; / Ma tosto vidi, e con gli occhi asciutti, / Luogo di pianti e d'infiniti guai") e poi quello celeste durante i riposi nell'Accademia perugina (il sonetto "Locar ...
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CONFALONIERI, Giovanni Battista
Anna Foa
Nacque a Roma intorno al 1561 da Filippo e da Francesca Emilia; ma la sua famiglia era d'origine milanese, probabilmente nobile, e non sembra che versasse in [...] descrizioni "delle cose notabili occorse nel viaggio" non sono opere d'importanza letteraria, ma appunti attenti di un mondo visto con occhio curioso e penetrante: "Non è mio intento di comporre libri e tessere istoria che ciò lo fanno et l'han fatto ...
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CASATI, Michele
Pietro Stella
Di famiglia gentilizia, nacque a Milano da Giovanni Paolo e da Margherita Visconti il 29 ott. 1699. Vestì l'abito teatino in S. Antonio a Milano ed emise la professione [...] forte di Ceva per uno dei suoi "puntigliosi" "impegni" (Duilios p. 3)e colpito da una gravissima infiammazione a un occhio "con pericolo di perderlo" (mons. C. al ministro degli Affari Interni, Mondovì, 7 luglio '54). Ilvescovo si lusingava di potere ...
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GOVI, Amerigo Armando Gilberto, detto Gilberto Govi
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 22 ott. 1885 da Anselmo e da Francesca Gardini.
La famiglia era di ceppo emiliano: il padre, ispettore delle ferrovie, [...] della lunga galleria di personaggi da lui interpretati, e il trucco accompagnava la spiccata mimica facciale dell'attore, in cui gli occhi erano sempre mobili. Anche la mimica corporea nella recitazione del G. era molto accentuata e i toni della voce ...
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DE MARTINI (De Martino), Antonio
Giuseppe Armocida
Nacque a Palma Campania (Napoli) il 26 febbr. 1815, da Giuseppe e da Girolama Manfredonia. Seguì gli studi medici a Napoli, dove si laureò nel 1836. [...] forame occipitale nelle razze umane e nelle scimmie antropomorfe. Studiò la membrana di Jacob in rapporto con la funzione dell'occhio; pubblicò i risultati di diversi lavori nel campo dell'embriologia e dell'osteologia. Diede così, in pochi anni, una ...
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CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] "abitualmente posseduto da una si alta opinione del suo rango che riguarda tutto il resto della gerarchia poco meno che con occhio di disprezzo".
Il discorso scivola poi sul tema di una incompatibilità tra il clero urbano e quello rurale, e di qui ...
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CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] spigoli più spericolati dei suoi altari -, nelle mosse ardite e sciolte, nelle membra e nei corpi sanamente pieni, aveva avuto l'occhio al Romanino. E non guardò solo ai grandi del Rinascimento bresciano, ma anche al Vittoria, e più in là ai classici ...
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GIORDANO, Renato
Fréderic Attal
Nacque a Napoli il 3 marzo 1926 da Vincenzo, chirurgo, e Maria Marchitto.
Cominciò a svolgere attività politica e giornalistica nell'ottobre del 1943, dopo la liberazione [...] , onde rilanciare le iniziative europeiste, il G. fu mandato a Roma, dove divenne, secondo l'espressione di Spinelli, l'"occhio di Monnet" in Italia. Di fatto il G. informava con regolarità Monnet circa gli sviluppi della politica interna ed estera ...
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PANERAI, Ruggero
Eugenia Querci
PANERAI, Ruggero. – Nacque a Firenze il 13 marzo 1862, secondogenito di Carlotta Masi, contadina, e di Luigi, stipettaio.
Fu impiegato come falegname fino ai quindici [...] 43), ambientati su una nave e caratterizzati dall’espediente impressionista della fuga verticale degli assi del pavimento, tipico dell’‘occhio’ moderno di Edgar Degas e Gustave Caillebotte.
La fedeltà al verbo fattoriano è comunque ribadita, pur nell ...
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CAMINO, Rizzardo da
Johannes Rainer
Quarto di questo nome, figlio di Guecellone (VIII) e di Beatrice della Prata, nacque nell'ultimo decennio del secolo XIV dal ramo "di sotto" dell'illustre famiglia [...] In seguito la situazione si complicò ulteriormente, perché il vescovo di Ceneda, Francesco Ramponi, che non vedeva di buon occhio la crescente potenza dei Camino "di sotto", suoi feudatari, aveva escogitato un piano geniale per rompere l'accordo del ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...