Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] rilievo della cinematografia classica tedesca, senza comunque assurgere al ruolo di assoluto protagonista, L. contribuì con il suo occhio pittorico e la sua grande abilità scenografica a far sì che il cinema diventasse arte visuale più che semplice ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] montaggio assunse un valore ideologico. Tra le numerose esperienze alcune conservano un valore paradigmatico: il kinoglaz (cine-occhio) di D. Vertov non era una presa diretta della realtà, ma diventava «possibilità di rendere visibile l’invisibile ...
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Nicchiarelli, Susanna. – Regista, attrice e sceneggiatrice italiana (n. Roma 1975). Compiuti gli studi di regia presso il Centro sperimentale di cinematografia a Roma, nella sua produzione iniziale figurano [...] 2005), film di animazione (Sputnik 5, 2009) documentari (Ca Cri Do Bo - I diari della Sacher, 2001; Il terzo occhio, 2003; L’ultima sentinella, 2009). Autrice in grado di restituire con grande sensibilità e acutezza gli scenari socioculturali sul cui ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] viene così a insediarsi all'interno dello sguardo e del suo rapporto con il mondo. Egli fu il primo a capire che l'occhio del cinema poteva dar forma, grazie al m., a questo costitutivo raddoppiamento della visione in cosa vista e atto del vedere, a ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Critico interessato alla rivalutazione del cinema di genere statunitense, [...] propri del cinema d'avventura con l'attenzione alla componente figurativa, fornendo risultati nei quali la distanza critica dell'occhio del regista ha dato talvolta l'impressione di una calcolata freddezza. La sua vena migliore è comunque risaltata ...
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Attrice (Stoccolma 1935 - ivi 2019). La sua attività teatrale e cinematografica è legata in particolare al nome di I. Bergman, di cui è diventata una delle interpreti più intense e anche più duttili. Mentre [...] sigillo, 1956), Smultronstället (Il posto delle fragole, 1957), Nära Livet (Alle soglie della vita, 1958), Djävulens Öga (L'occhio del diavolo, 1960), För att inte tala om alla dessa kvinnor (A proposito di tutte queste signore, 1964), Persona (1965 ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] altro e il suo io (di Epstein) ci va con lui, non dietro o di fianco, ma in lui, guardando attraverso i suoi occhi, fino a presagire "degli stacchi in nero che imitano finanche il battito delle palpebre" (p. 177). L'entusiasmo di Epstein deriva dalla ...
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PADOVANI, Lea
Enrico Lancia
PADOVANI, Lea. – Nacque a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, il 28 luglio 1920, da Ugo, vicentino, e da Ida Campanari, originaria della Corsica ma nata a Tuscania.
Conseguita [...] allora direttore dell’Accademia, che non vide di buon occhio questa performance dell’allieva e non le permise di G.C. Simonelli; 1957: Solo Dio mi fermerà di R. Polselli; Occhio per occhio (Oeil pour oeil) di A. Cayatte; 1958: Pane, amore e Andalusia ...
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Falk, Peter
Roy Menarini
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 16 settembre 1927. Il suo volto è indissolubilmente legato al ruolo del tenente Colombo (Columbo, in originale) dell'omonima [...] le sue doti espressive e l'originalità dei tratti somatici (la caratteristica asimmetria dello sguardo dovuta a un occhio artificiale), ha spesso impersonato tipi mediocri, piccoli delinquenti e truffatori velleitari, per lo più di origine straniera ...
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Attore cinematografico. Le sue qualità solide e sicure, sorrette dallo studio e dal talento, hanno continuato a farne, anche in questi anni, una delle personalità più rappresentative dello schermo americano, [...] ), di Lewis Milestone (1960); The Chase (La caccia), di Arthur Penn (1966); Reflections in a golden eye (Riflessi in un occhio d'oro), di John Huston (1967); A Countess from Hong Kong (La contessa di Hong Kong), di Charlie Chaplin (1967); Queimada ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...