Fra il 1979 e il 1980 le vittorie di Margaret Thatcher nel Regno Unito e di Ronald Reagan negli Stati Uniti inaugurano l’era del neoliberismo conservatore che vede nell’individuo il massimo compimento [...] la burocrazia, il nemico principale. Inizia così a farsi strada in quello che è sempre più un indefinito ceto medio occidentale l’idea che il fine personale sia l’unico perseguibile e che ciò paradossalmente andrebbe a beneficio dell’intera comunità ...
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Le parole spesso prendono vita e percorrono strade che le portano ad assumere significati assai diversi da quelli di partenza. Così accade anche per il termine utilizzato per indicare il racconto della [...] è parte integrante dell’individuo nella sua crescita, può essere amore, dolore, innocenza, ricordo e nostalgia. Oggi, nel mondo occidentale, è oggetto di cura e proiezione dei desideri, un atteggiamento che non sempre si rivela utile per la crescita ...
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Su una «diffusa rivista» appare scritto che presso un istituto specializzato si organizzano «corsi introduttivi e avanzati nella maggior parte delle lingue del mondo. Per la precisione […], fino a 215 [...] , parlata da circa 100 persone in Papua Nuova Guinea] fosse una rara specie di uccello o l’ubykh [lingua caucasica nord-occidentale oggi estinta; se n’è fatto riferimento in questo articolo] un banco di coralli in pericolo, forse un maggior numero di ...
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Oggi, dopo due decenni di attenzione mediatica nei confronti dell’Islam radicale, viene quasi naturale associare il fenomeno terroristico a quella matrice. Eppure, per citare Francesco Benigno, il terrorismo [...] è un fiore cresciuto nel giardino occidentale. Per quanto oggi possa apparire singolare, infatti, durante i quasi due decenni che andarono dal finire degli anni Sessanta fino ai primi anni Ottanta del Novecento la minaccia terroristica più forte nei ...
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La Turchia deve al suo peso demografico, alla sua posizione e alla sua storia, l’importanza che possiede nello scacchiere mediorientale: trovandosi al crocevia tra Europa e mondo arabo, possiede una centralità [...]
Al tempo stesso, un altro fronte aperto era costituito da Cipro, che costituirà il maggiore motivo di frizione con il mondo occidentale e con la comunità europea. Nonostante il colpo di stato del 27 maggio 1960 che fece cadere il partito democratico ...
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Il XX secolo fu per l’Europa occidentale l’inizio di una serie di profonde trasformazioni a livello culturale e materiale. La seconda rivoluzione industriale e gli straordinari progressi in campo tecnologico [...] e scientifico posero l’uomo occidentale dinanzi ad una profonda crisi di valori. Se la modernità e il progresso erano stati accolti con iniziale entusiasmo, furono in seguito oggetto di critica e di sospetto, suscitando per certi versi una vera e ...
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In una società che cede il primo piano alle dirette televisive ed ai collegamenti in tempo reale, non sorprende che una forma mentis sempre più improntata all’immediato venga sdoganata anche al campo umanistico. [...] È questo il caso dello haiku, un componimento tipico della tradizione giapponese, che da anni affascina, non senza ambiguità, la lirica occidentale. ...
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Il tema delle cause della caduta del grande impero multiculturale romano interessa da secoli il dibattito storiografico occidentale. Tradizionalmente, viene scelto come data simbolica il 23 agosto del [...] 476, il giorno in cui il generale sciro Odoacre, a capo delle truppe mercenarie stanziate a Milano e Pavia (Eruli, Sciri e Rugi), dopo aver catturato e ucciso Oreste, padre dell’imperatore, a Piacenza, ...
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Nel 1932, in un’intervista con uno dei più noti giornalisti europei, Emil Ludwig, Mussolini parve riconoscere delle vere e proprie similitudini tra la rivoluzione fascista in Italia e la coeva rivoluzione [...] rivoluzione di un Paese asiatico traslato in Europa, quella italiana si assumeva l’onere della rinascita di tutta la civiltà occidentale. «Roma o Mosca? Roma» fu la risposta degli intellettuali italiani e fascisti a tanti anni di analisi e di studio ...
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In principio fu uno schiavo greco. Era il 324 quando l’imperatore Eziana II impose il Cristianesimo quale religione di Stato dell’Impero etiope, ben 56 anni prima dell’Editto di Tessalonica. Convertito [...] una guerra civile, nel 1632 Susenyos espulse i Gesuiti dal Regno, chiudendo di fatto la porta ad ogni futura missione occidentale in Etiopia.
A partire dal 1632, l’Etiopia vivrà una rinnovata condizione di isolamento, questa volta rispetto al mondo ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...
occidentale
occidentale [agg. Der. di occidente] [GFS] Emisfero o.: in un planisfero generale, l'emisfero comprendente le Americhe, normalmente situato a sinistra. ◆ [GFS] Venti o.: nella meteorologia, venti da ovest che predominano alle latitudini...
Territorio dell’Africa nord-occidentale. Si estende sull’Atlantico con uno sviluppo di circa 1000 km dalla foce dell’Uadi Dra al Capo Bianco, comprendendo un vasto retroterra quasi interamente desertico (266.000 km2). Le coste sono basse, uniformi,...