Scrittore polacco (Żitomir 1922 - Varsavia 1951). Esordì con una raccolta di poesie (Gdziekolwiek ziemia "Dovunque la terra", 1942) nella Varsavia occupata dai nazisti. Membro della Resistenza, fu arrestato [...] nel 1943 e deportato ad Auschwitz e Dachau. Dopo la guerra, soggiornò in Germania occidentale, pubblicando a Monaco un volume di racconti (Byliśmy w Oświeçimiu "Siamo stati ad Auschwitz", 1946), che raffiguravano, con crudo e sconvolgente realismo, ...
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Medico, viaggiatore e patriota (Canonica d'Adda 1811 - Milano 1900). Visitò l'Angola (1834-35) e compì il periplo dell'Africa; viaggiò anche in Asia e in America. Prese parte alle prime guerre d'indipendenza. [...] La sua opera più importante è Viaggi nell'Africa occidentale (1845). ...
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Psicanalista e filosofa belga naturalizzata francese (n. Blaton, Hainaut, 1932). Figura tra le più complesse e interessanti della filosofia contemporanea, nucleo strutturale del suo pensiero è il tema [...] 'alterità: muovendo da quella di genere e identificando il femminile come la più significativa rimozione operata dalla cultura occidentale (magistrale l'opera Speculum. De l'autre femme, 1974, trad. it. 1975, punto di riferimento di generazioni di ...
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Figlio (Racconigi 1904 - Ginevra 1983) di Vittorio Emanuele III. Erede al trono col titolo di principe di Piemonte, sposò a Roma (1930) Maria José, figlia di Alberto I del Belgio. Generale d'armata (1938), [...] comandante del gruppo di armate disposte sul fronte occidentale (1940), nel 1942 comandò le armate del sud e assunse la carica di maresciallo d'Italia. Il 5 giugno 1944, il giorno dopo la liberazione di Roma, fu nominato luogotenente del regno; salì ...
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Uomo politico del Gabon (Lewai, Franceville, 1935 - Barcellona 2009), fondatore (1968) e segretario generale del Parti démocratique gabonais. Nel nov. 1967 fu eletto presidente della Repubblica (riconfermato [...] nel 1973, 1979 e 1986). Mantenne una politica conservatrice e autoritaria sul piano interno, filo-occidentale e in particolare di stretti rapporti con la Francia sul piano internazionale. Nel 1993 con poco più del 51% vinse le prime elezioni ...
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Scrittore turco (İstanbul 1609 - ivi 1657), noto anche come Ḥāggī Khalīfa. Illuminò il Seicento ottomano con la sua opera di appassionato bibliofilo e con la compilazione di una bibliografia enciclopedica [...] di opere turche, arabe e persiane, grazie anche alla sua conoscenza della cultura occidentale. Tra le opere, tradotte in molte lingue europee, ricordiamo una cosmografia, Cihān nümā (1648), e una storia della marineria ottomana ricca di spunti ...
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Scrittore iraniano (Ispahan 1892 - Ginevra 1997). Nato nel 1892, data di cui egli stesso venne a conoscenza solo in tarda età, da un predicatore sciita costretto all'esilio per la sua attività nel movimento [...] costituzionalista del 1905, ricevette un'educazione di tipo occidentale, prima a Beirut e poi in Europa a Losanna, Digione e Berlino. Qui pubblicò la raccolta di racconti satirici Yakī būd yakī nabūd ("C'era una volta", 1921), con cui si inaugurò la ...
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Hamadi, Shady. – Scrittore italiano di origini siriane (n. Milano 1988). Figlio di un esiliato politico siriano, ed esiliato egli stesso, conduce una intensa attività politica di opposizione al regime [...] di Assad. La sofferta appartenenza siriana e i conflitti tra cultura araba e cultura occidentale sono già compiutamente indagati nel suo testo di esordio, Voci di anime (2011), cui hanno fatto seguito La felicità araba. Storia della mia famiglia e ...
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Geografo (Chudleigh, Devonshire, 1742 - Londra 1830). Entrato nella marina militare, passò al servizio della Compagnia delle Indie, per la quale curò la pubblicazione del Bengal atlas (1779). Costruì una [...] carta generale dell'India (1783), che ebbe varie edizioni. Portò contributi anche alla cartografia dell'Asia occidentale. ...
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Khattushili
Nome di tre re ittiti.
K. I (1650-20 a.C. ca.), inizialmente re di Kushshara, spostò la capitale a Khattusha e diede inizio al cosiddetto «antico regno» ittita. I suoi Annali narrano le imprese [...] militari in Anatolia settentrionale (Zalpa), occidentale (Arzawa) e orientale (contro il nascente stato dei hurriti), e poi in Siria dove distrusse Alalakh e conquistò Urshu e altri regni vassalli di Yamkhad. Il suo Testamento narra gli intrighi di ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...