Ferry, Jules-Francois-Camille
Ferry, Jules-François-Camille
Politico francese (Saint-Dié, Puy-de-Dôme, 1832-Parigi 1893). Repubblicano, fu oppositore di Napoleone III. Durante la Terza repubblica, come [...] insediamenti dell’impero coloniale francese: istituì il protettorato sulla Tunisia e sul Madagascar, avviò la conquista dell’Africa occidentale ed equatoriale e dell’Indocina. Senatore dal 1891, fu ucciso in un attentato quando era presidente del ...
Leggi Tutto
Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] attività saggistica. Tra le sue opere: L'uomo senza contenuto (1970); Stanze: la parola e il fantasma nella cultura occidentale (1977); Infanzia e storia: distruzione dell'esperienza e origine della storia (1978; nuova ed. 2001); Idea della prosa ...
Leggi Tutto
Haraway, Donna Jeanne. - Filosofa statunitense (n. Denver 1944). Caposcuola del pensiero femminista dei gender studies, restia all'applicazione degli schematismi antinomici femmina/maschio, mente/corpo, [...] più di protesi artificiali (lenti, apparecchi, regolatori), secondo la H. occorre rivedere l’intero fondamento della cultura occidentale, che sul relazionarsi mediante la fisicità ha fondato le sue categorie di dominio. Tra i suoi scritti: Simians ...
Leggi Tutto
Scrittore nigeriano, meglio noto come A. Igoni Barrett (n. Port Harcourt 1979). Autore tra i più interessanti della letteratura nigeriana odierna, ha esordito nella narrativa con la raccolta di racconti [...] , Blackass (2015; trad. it. 2017), kafkiana satira sull’ambiguità delle categorie razziali e sessuali in uso nel mondo occidentale, ha confermato la sua abilità nel giocare con i toni surreali per additare con metodo e incisività l’inadeguatezza dei ...
Leggi Tutto
Uomo politico tedesco (Lubecca, 1913 - Unkel, Renania-Palatinato, 1992). Di origine operaia, militante socialista dal 1931, all'avvento del nazismo si rifugiò in Norvegia assumendo il nome di Willy B. [...] quale borgomastro di Berlino Ovest (1957-66) si batté per il mantenimento dei legami tra la città e la Germania occidentale. Presidente della SPD dal 1964, vicecancelliere e ministro degli Esteri dal 1966 al 1969, cancelliere della coalizione social ...
Leggi Tutto
Filosofo (New York 1923 - Los Angeles 2005). Dopo aver insegnato in diverse univ. americane, fondò e diresse l'IAHI (International archives of the history of ideas), dando vita al Journal of the history [...] Descartes (1960, trad. it. Storia dello scetticismo, 2000) ricostruì l'influenza delle filosofie del 17° sec. sul pensiero occidentale contemporaneo. Tra le altre opere: Introduction to philosophy (1993, in collab. con A. Stroll; trad. it. Filosofia ...
Leggi Tutto
Scrittore antillano di lingua nederlandese (Bonaire 1902 - Amsterdam 1981). Studiò medicina ad Amsterdam dove esercitò la professione per trasferirsi poi a Curaçao (1948). Dal 1950 si dedicò alla politica [...] (La mia sorella negra, 1934) ambientata, come quasi tutta la sua opera, nelle Antille, e incentrata sul conflitto tra culture occidentale e negra. Conferma delle sue qualità di narratore si ha con il racconto Bid voor Canille Willocq (Prega per C. W ...
Leggi Tutto
àkam II Sovrano omayyade di Spagna (il 2º anche a portare il titolo califfale); regnò dal 961 al 976. Sostenne guerre vittoriose contro il re di León e Castiglia, e quello di Navarra, ai quali (966) impose [...] durevole; così anche contro i Fatimidi d'Egitto e gli Idrisidi marocchini. Fu soprattutto un gran protettore delle scienze e delle arti: fondò una ricca biblioteca a Cordova, che divenne il centro più importante della scienza islamica occidentale. ...
Leggi Tutto
Uomo politico russo (Simbirsk 1789 - Vert-Bois, Parigi, 1871); dopo il 1815 divenne uno dei dirigenti di varie società segrete russe; e per questo fu condannato in contumacia all'esilio in Siberia dopo [...] . Seguace di un assolutismo illuminato, subì l'influenza di Ch.-L. de Montesquieu, A. Smith, J. Bentham, J.-Ch. Sismondi, B. Constant, si dichiarò a favore del libero scambio, propugnò la trasformazione dello stato russo in stato di tipo occidentale. ...
Leggi Tutto
Filosofo britannico (n. Liverpool 1906 - m. 1990), prof. di filosofia morale a Oxford (1932-66), si ritirò quindi con la moglie Martha Hurst (n. Skipton, Yorkshire, 1909 - m. 2001), professore di filosofia [...] of science, ha scritto, con la moglie, The development of logic (1962; trad. it. 1970), storia completa della logica formale occidentale dai Greci a oggi. Ha pubblicato, oltre a numerosi saggi (apparsi per lo più sulle riviste Mind e Proceedings of ...
Leggi Tutto
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...