Filosofo della storia (Blankenburg im Harz, Sassonia-Anhalt, 1880 - Monaco di Baviera 1936). Studiò matematica, filosofia, storia e storia dell'arte nelle univ. di Monaco e di Berlino, ove conseguì il [...] un puro e semplice vegetare. In fase di avanzata decadenza, assai prossima alla fine, si trova, secondo S., la nostra civiltà occidentale, mentre insieme al suo tramonto già si annuncia all'orizzonte l'avvento della nuova, vale a dire della russa. L ...
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Scrittore giapponese (Uchiko, pref. di Ehime, Shikoku, 1935 - Tokyo 2023). Considerato a lungo uno degli scrittori più scomodi, sia per il suo rifiuto di una prosa convenzionale sia per i ripetuti attacchi [...] , il carattere sperimentale sono gli aspetti più significativi della sua opera, in cui è evidente una profonda assimilazione della cultura occidentale (da V. Turner, M. Bachtin, Ju. Lotman a W.B. Yeats, W. Blake, F. O'Connor e soprattutto M. Twain ...
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Etnologo, documentarista e scrittore italiano (n. Novara 1941). Spinto dall’interesse per le minoranze etniche sottoposte alla minaccia di estinzione fisica e culturale, ha iniziato a viaggiare in giovane [...] sono comunque quelle scandite dai numerosi viaggi nel Chaco, dalle diciassette spedizioni a Papua (Nuova Guinea occidentale) e dalle diciassette in Amazzonia. Risultato di questo instancabile percorso di ricerca sono circa cento documentari ...
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– Artista concettuale cinese (n. Xiamen 1954 - m. 2019). Formatosi presso la Fine Arts Academy di Zhejiang e trasferitosi nel 1989 a Parigi, è tra gli esponenti più interessanti delle avanguardie artistiche [...] cui produzione risente della suggestione delle filosofie orientali ibridate con forme e stilemi dell’arte contemporanea occidentale, presente a manifestazioni internazionali (Manifesta, 1996; biennali di Gwangju e di Johannesburg, 1997; Biennale di ...
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Letterato inglese (m. 1575); entrò al Christ's College di Cambridge nel 1546 e si hanno sue notizie presso quella università, di cui fu eletto per due volte fellow, fino al 1560. Alla fioritura di opere [...] e rappresentato in anno imprecisato e pubblicato solo nel 1575. Il dialogo è scritto prevalentemente in quel dialetto sud-occidentale che divenne la forma convenzionale di parlata rustica per gli elisabettiani. Nonostante la rozzezza dei versi, l ...
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Giurista (Helder 1880 - Leida 1954), prof. di diritto civile all'univ. di Leida (1910-50); socio straniero dei Lincei (1952). Studiò problemi di diritto positivo, soprattutto civile e internazionale privato, [...] belga, tedesco, francese, spagnolo, italiano), tra cui spiccano i problemi di sostrato (Droit ligurien de succession en Europe occidentale, vol. I, 1928; Het Ligurische erfrecht in de Nederlanden "Il diritto ligure di successione nei Paesi Bassi", 3 ...
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Uomo politico e finanziere anglo-canadese (Maple, Toronto, 1879 - Mickleham 1964). Trasferitosi in Inghilterra nel 1910, deputato per il Partito conservatore dal 1910 al 1916, nel 1918 fu ministro dell'Informazione. [...] giornalistico (Daily Express, Sunday Express, Evening Standard, Evening Citizen), mediante il quale sostenne con vigore gli interessi imperiali britannici (opponendosi, fra l'altro, nel secondo dopoguerra, al Piano Marshall e all'Unione occidentale). ...
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Antichista francese (Parigi 1903 - ivi 1995). Ha insegnato lingua e letteratura latina all'Università di Algeri (1931-45), di Lilla (1945-53) e alla Sorbona a Parigi (1953-71), della quale divenne prof. [...] epigrafia. Tra le opere: Trois études sur le "ver sacrum" (1957); T. Livi ab urbe condita liber primus (1963); Rome et la Méditerranée occidentale jusqu'aux guerres puniques (1969); La vie quotidienne chez les Étrusques (1981); Scripta varia (1986). ...
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Economista e uomo politico egiziano (n. Il Cairo 1936). Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università del Cairo nel 1957, ha conseguito la laurea in Economia a Grenoble (1961) e si è perfezionato in [...] -83) e di direttore della Export Development Bank of Egypt (1983-95). Segretario generale della Commissione Onu per l'Asia Occidentale (1995-2000) e consulente del Fondo monetario arabo di Abu Dhabi (2001-11), dopo la rivoluzione egiziana del 2011 è ...
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Storico ungherese (n. 1919 - m. 2001). Prof. di storia economica all'univ. di Budapest (1952-63), della quale fu poi (1963-67) rettore; direttore (dal 1967) dell'Istituto di storia dell'Accademia ungherese [...] in Ungheria", 1952); Nyugat-európai és magyarországi agrárfejlődés a XV-XVII. szazadban ("Lo sviluppo agrario nell'Europa occidentale e in Ungheria nei secoli 15º-17º", 1963); A nemzetközi kereskedelmi útvonalak XV-XVI. századi áthelyeződésének ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...