Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] e a contenere la minaccia dei nomadi a oriente. Influenzata dal preesistente fondo greco e dai forzati rapporti con l'Occidenteromano, l'arte partica produsse opere nelle quali l'organicità greca si mescolò alle esigenze culturali iraniche, come nel ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] a partire dall'epoca di Augusto, assunse il ruolo di capitale della Tarraconese e divenne una delle città più importanti dell'Occidenteromano. Nell'arco di un secolo, tra l'epoca augustea e la fine del I sec. d.C., Tarraco si trasformò profondamente ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] instaurato l’indagine anatomopatologica.
La m. nel mondo romano. - Relativamente tardivo e connesso al diffondersi dell’ chirurgia e Avicenna il cui Canon totius medicinae fu anche in Occidente il più autorevole testo di medicina fino a tutto il 16 ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] un ricco campionario di oggetti in vetro, ma fino al periodo romano (1° sec. a.C.) non si conobbe il processo . fu soprattutto importato.
Arte e architettura
Cenni storici
Arte vetraria in Occidente e a Bisanzio
Nel Medioevo fino al 9° sec. si usò ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] formazione dei d. europei, assieme ai d. dei popoli germanici e al d. canonico.
Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente e la formazione dei regni germanici si avviò il processo che, nel corso del Medioevo, avrebbe portato alla formazione dei ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] mesi e delle stagioni, derivata dal mondo greco e romano, legata alla tipologia dei calendari ed espressa mediante personificazioni , religiosi o agricoli. Dal 3° sec. in Occidente prevalgono raffigurazioni dei mesi attraverso scene di genere di ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] uguaglianza, centrale nella concettualizzazione delle relazioni di g. in Occidente, sia presente altrove e il problema di come avvengano scuole, passando poi dal mondo ellenistico a quello romano (Istituzioni di Quintiliano), fino a trasmettersi nei ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] Il più antico s. di fede è quello della Chiesa di Roma (s. romano) trasmesso in greco da Marcello di Ancira (340 ca.) e in latino dopo la menzione della processione dal Padre fu operata in Occidente per influsso della teologia di Agostino e s’impose ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] strumenti animati’.
Questo ideale viene accolto anche nel mondo romano. In Cicerone la cultura animi viene identificata con altre culture. La profezia dell’imminente tramonto dell’Occidente si congiunge in tal modo con una concezione relativistica ...
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Nella religione, la v. ecclesiastica, come distintivo permanente e non soltanto liturgico della professione sacerdotale, si trova nelle religioni cosiddette primitive e in quelle misteriche, non in quelle [...] il monachesimo benedettino che diffuse a poco a poco in tutto l’Occidente la v. lunga e il color nero. Gli ordini mendicanti (domenicani Traggono origine dall’abbigliamento profano del mondo greco-romano dell’età imperiale, con qualche influsso della ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...