(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] quando l’Impero divenne cristiano, il termine b. tornò a significare «non romano», in quanto non cristiano, e poiché tali invasero con Attila la penisola balcanica (447) e dilagarono in Occidente, dove furono respinti dai Romani di Ezio e dai Visigoti ...
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anatomia C. diaframmatica Ciascuna delle due metà arrotondate e convesse del diaframma, il cui profilo e la cui mobilità sono ben visibili allo schermo radioscopico. C. pleurica La parte più elevata della [...] in un complesso rapporto con la tradizione romana e con il mondo cristiano orientale (c. di S. Sofia a Costantinopoli; fig. B si moltiplicano in un caratteristico gioco d’intrecci. Nell’Occidente medievale la c., spesso nascosta nel tiburio, sembra ...
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Nella Grecia antica, canto corale celebrativo di azioni insigni. In Pindaro è equivalente a epinicio per una vittoria agonale, ma fu detto e. anche il canto conviviale laudativo a solo, più breve, che [...] Il genere dell’e. ha avuto molta fortuna in ambiente cristiano, soprattutto a partire dal 4° sec., quando le masse , degli angeli. Meno diffuso fu l’uso dell’e. in Occidente. All’esempio classico dell’e. prosastico si riconnettono gli e. umanistici ...
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Prelato e diplomatico (Le Breil, Périgord, 1305 circa - Famagosta 1366). Venerato come santo, il suo culto fu confermato da Paolo V (1609) e Urbano VIII (1628). Festa, fra i carmelitani, 29 gennaio.
Vita [...] e a Venezia (1356). Convinto assertore dell'unione del mondo cristiano contro i Turchi, operò attivamente sia per la pace fra gli stati dell'Occidente, sia per la riconciliazione tra Occidente e Bisanzio, e quindi tra la Chiesa greca e la Chiesa ...
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Nome di varî re della dinastia araba aramaizzata dell'Osroene, con capitale Edessa, che regnarono qualche secolo prima e dopo Cristo. Uno di essi, Abgar V il Nero, è il protagonista di una tradizione molto [...] Aetheriae (fine 4º sec., v.). La lettera di Cristo avrebbe avuto il miracoloso potere di preservare la città Cristo fatto fare dal re; alcune chiese europee, fra cui S. Silvestro in Capite a Roma, se ne dissero custodi, dopo il trasporto in Occidente ...
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Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] acuto, cercò di conciliare, in un umanesimo cristiano, ricco di ampie vedute originali, l'Oriente slavo-bizantino con l'Occidente germanico-latino (Kriziz gumanizma "Crisi dell'umanesimo", 1918; Perepiska iz dvuch uglov "Corrispondenza da un angolo ...
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Termine greco (ἐπιϕάνεια, «manifestazione»), usato in senso religioso dai Greci per indicare l’azione di una divinità che palesa la sua presenza attraverso un segno (visione, sogno, miracolo ecc.). Sono [...] al 3° sec.), commemorativa delle manifestazioni divine di Gesù Cristo: il battesimo di Gesù nel Giordano, l’adorazione da il battesimo con l’intervento di Dio Padre, mentre in Occidente la festa non ricorda ormai che la venuta e l’adorazione ...
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Motivo iconografico cristiano di origine orientale costituito da un trono sormontato da una croce (v. fig.); possono comparire sul trono i testi della Scrittura. Allusivo alla presenza invisibile di Cristo, [...] e degli ariani (cupola, 5°-6° sec.); a S. Maria di Castelseprio (affreschi, età longobarda). Sostituito in Occidente dalla raffigurazione degli arma Christi (insegne della Passione), rimane costante in Oriente, costituendo un motivo iconografico ...
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Figlio (Sirmio 359 - Lione 383 d. C.) di Valentiniano I, fu educato dal poeta Ausonio; nel 367 fu investito del titolo di Augusto dal padre, cui successe nel 375. Inaugurò il suo regno con atti di clemenza, [...] limitò l'uso della tortura; cristiano convinto, fu ostile - soprattutto nell'ultima parte del suo regno - al paganesimo e all'arianesimo, rinunziò al titolo di pontefice massimo, volle che fosse tolta dalla Curia la statua della Vittoria. Nel 378 ...
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Il nome. I confini naturali. Storia della conoscenza del paese. - Il nome appare per la prima volta alla metà del sec. II d. C. nella Geografia di Tolomeo (III, 12, 20), che ricorda gli 'Αλβανοί, popolo [...] accorge di esser passati da un territorio musulmano ad uno cristiano o viceversa, se non dal sostituirsi delle moschee alle Ma l'armistizio non durò che un anno: i sovrani d'occidente spingevano il Castriota a proseguire la lotta e lo stesso papa ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...