Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] , in cambio di utensili e oggetti di lusso, offrivano ambra, pelli di animali e schiavi; caduto l’Impero romano d’Occidente, questi traffici continuarono con l’Impero bizantino lungo i fiumi Oder, Vistola e Danubio.
Le prime testimonianze scritte ...
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(ingl. Ireland; irl. Éire) Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico (84.420 km2 con circa 5.120.000 ab.), situata tra 51°26′ e 55°22′ lat. N e 5°35′ e 10°21′ long. O. La bagnano a O l’Oceano [...] influenze che potevano provenirle dai coevi regni romano-barbarici dell’Occidente mediterraneo, l’I. cristiana sviluppò una più ampi di questo tipo in Europa. Sebbene esterna all’impero romano, l’I. ne fu comunque influenzata e molti manufatti romani ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] mesi e delle stagioni, derivata dal mondo greco e romano, legata alla tipologia dei calendari ed espressa mediante personificazioni , religiosi o agricoli. Dal 3° sec. in Occidente prevalgono raffigurazioni dei mesi attraverso scene di genere di ...
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Raccolta di opere d’arte, di oggetti, di reperti di valore e interesse storico-scientifico.
I m. rientrano, insieme alle biblioteche, agli archivi, alle aree e parchi archeologici e ai complessi monumentali, [...] la raccolta di un patrizio bizantino.
Nel Medioevo in Occidente alcune raccolte di opere d’arte e di reliquie, Metropolitan museum of act (1869), a Roma il M. Nazionale Romano (detto delle Terme, inaugurato nel 1889, costituito da gran parte ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] socratico, P. sarebbe giunto infatti alla dottrina delle idee.
Nell'Occidente latino, fino al sec. 12°, era nota, tra le fra cui le migliori sono a Berlino, a Roma (Museo nazionale romano), in una collezione privata tedesca. P. appare con una barba ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] passaggio che ne avrebbe favorito l’integrazione con l’Occidente (NATO e UE). Entrò subito in vigore J.-B. Mathey e di D. Martinelli prevale la corrente del barocco romano. Gli esponenti più significativi sono Ch. e I.K. Dienzenhofer e, nella ...
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Esercizio singolo o collettivo a cui si dedicano bambini o adulti, per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche. Anche, pratica consistente in una competizione [...] probabile che sia un archetipo del tabula (detto anche alea) romano; di questo conosciamo le regole con cui lo giocava l’ cino-giapponese è il g. del go, diffuso in occidente da pochi decenni e considerato dagli specialisti il più raffinato ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] in maniera diretta alle forme sociali e politiche dell’Occidente. M. Leenhardt, partendo da materiali melanesiani, constata come soggetto di azione, causa del proprio agire. Nel diritto romano il termine era contrapposto a res, indicando l’uomo quale ...
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Tatjana Rojc
Tutta la regione adriatica, che parte grosso modo dalle foci del fiume Isonzo e si sviluppa in particolare lungo la costa della Dalmazia, è stata da sempre una terra multilingue dove, dal [...] crollo dell'Impero romano e con l'insediamento delle popolazioni slave, vivevano, sotto il segno della tradizione proprio ethnos). Gli slavi intrapresero le loro grandi migrazioni verso Occidente a partire dai secoli V-VI d.C.
Gli sloveni sono ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] uguaglianza, centrale nella concettualizzazione delle relazioni di g. in Occidente, sia presente altrove e il problema di come avvengano scuole, passando poi dal mondo ellenistico a quello romano (Istituzioni di Quintiliano), fino a trasmettersi nei ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...