TEODOSIO I (Flavius Theodosius)
Red.
Imperatore romano (Cauca, c. 347, Milano, 395). Figlio del magister equitum di Valentiniano, magister militum di Graziano, poi da questi creato Augusto il 19 gennaio [...] e nervoso. Non è sicuro che il piatto sia di provenienza costantinopolitana, ed è stata suggerita un'attribuzione all'occidente (Milano?). Il più grande monumento iconografico di T. era la oggi distrutta colonna coclide istoriata da lui eretta nel ...
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Giovanni, antipapa
Ilaria Bonaccorsi
Di lui si sa pochissimo: sappiamo solo che era un diacono della Chiesa romana e che venne eletto pontefice il 25 gennaio dell'anno 844. Venne deposto il medesimo [...] i suoi sostenitori tra le fila del popolo romano e nelle campagne ("agresti populo") e, messosi . Falconi, Storia dei Papi, II, I Papi dei secoli di ferro scelgono l'Occidente (Il grande scisma con Bisanzio), Roma-Milano 1968, p. 399.
E. Amann, ...
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postale, servizio
Servizio che provvede alla spedizione e alla trasmissione, nonché al ritiro e al recapito, di corrispondenza, pacchi, vaglia ecc. Un servizio regolare di trasmissione delle lettere [...] , a Roma esisteva anche un servizio di posta per privati, organizzato dai tabellarii. Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente rimase, anche se molto frazionato, un servizio organizzato di corrieri per le comunicazioni fra il potere centrale e i ...
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tortura
Coercizione fisica applicata a un imputato per estorcergli una confessione. La t. fu praticata nel mondo antico: ne abbiamo diverse testimonianze per l’Oriente; in Grecia e nella Roma repubblicana [...] applicazione, oltre che ai rei di lesa maestà, agli operatori di magie e ai rei di falso. Con la fine dell’impero romano d’Occidente nel complesso l’uso della t. decadde, riducendosi al minimo nei secc. 9°-12°, durante i quali la storia delle leggi ...
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Ricci, Matteo
Missionario, fondatore delle missioni cattoliche in Cina e sinologo (Macerata 1552-Pechino 1610). Mandato a Roma nel 1571 entrò nel noviziato dei gesuiti a S. Andrea al Quirinale e l’anno [...] successivo al Collegio romano. Vi rimase fino al 1577, quando fu inviato nelle Indie orientali. A Goa (raggiunta il 13 settembre 1578) , specialmente letterati e mandarini, la cultura dell’Occidente. A Pechino conquistò presto la stima dell’imperatore ...
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ANGUILLARA, Pietro
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Figlio del conte Orso, morto già nel 1366, nacque prima della metà del XIV secolo. Compare per la prima volta in una tregua, indetta nel 1368 da papa Urbano V fra gli Anguillara [...] , insieme con Luca Savelli, era in rotta con il popolo romano, cosicché il pontefice era costretto a rivolgersi ai senatori di Roma il governo del ducato come rettore. Allo scoppio dello Scisma d'Occidente l'A. si dichiarò per Urbano VI, subendo il 28 ...
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TEODOSIO II (Flavius Theodosius junior)
Red.
Imperatore romano. Dal padre Arcadio, figlio di Teodosio I, fu creato Augusto fin dalla nascita nel 401; morì nel 450. Alla morte del padre aveva 7 anni. [...] alle frontiere orientali (421-422); fu appoggiata con un invio di truppe la guerra che Valentiniano III conduceva in occidente contro i Vandali (441); ma nello stesso anno Attila attraversava una prima volta il Danubio distruggendo, tra le altre ...
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imperiale, culto
Nel mondo romano, anche se già in età repubblicana si registra talora il caso di onori divini tributati a magistrati romani da città greche (per es., a Marcello, dopo la conquista di [...] es., i seviri Augustales). Le forme del culto variavano tra Oriente, dove la divinizzazione del sovrano era radicata, e Occidente. Nei secoli successivi il culto i. verso il sovrano in carica e i predecessori defunti divenne componente abituale della ...
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oasi egiziane
Depressioni nel deserto libico, a O della valle del Nilo, in cui sorgenti naturali e pozzi hanno permesso insediamenti umani sin dal Paleolitico. Bahariya, Farafra, Dakhla, Kharga sono [...] avamposto contro possibili attacchi delle tribù nomadi da occidente. Erano inoltre punti di appoggio nelle vie carovaniere crebbe a partire dal Terzo periodo intermedio fino al periodo romano. Siwa, la più occidentale delle oasi, fu colonizzata ...
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Numeriano, Marco Aurelio Numerio
(Marcus Aurelius Numerius Numerianus) Imperatore romano (m. 284 d.C.). Figlio dell’imperatore Caro, fu nominato Cesare dal padre insieme col fratello maggiore Carino. [...] Mentre questi restava in Occidente, N. accompagnò il padre nella spedizione contro i persiani e alla morte di lui (283) divenne Augusto. Interrotta la campagna persiana, mentre tornava in Occidente, fu ucciso presso il Bosforo da Apro, prefetto del ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...