Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] Bertocando), quella rustica, l'onciale di stile italiano (romano o settentrionale), la semionciale e così via. All'impressione con il sec. 12° che gli a. d'apparato dell'Occidente latino si modificarono fortemente sia in ambito librario, sia in ambito ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] si perpetua fino all’unità d’Italia (1861) e anche oltre (De Mauro 1963: 25-43; Castellani 1982).
Caduto l’Impero romano d’Occidente, il latino evolve in forma divergente nei vari territori che lo avevano composto, tanto che si arriva già nell’alto ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] atto secondo, scena quarta;
(c) quando sono scritti in numero romano: la lezione è in Aula VI.
I numerali frazionari indicano una («rimasti disponibili dopo che, nel Medioevo, l’Occidente accolse l’attuale sistema degli Arabi»; Serianni 2005: ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] (cfr. § 2): esortazioni, ordini, preghiere e minacce (33):
(30) il medioevo è iniziato quando è caduto l’Impero Romano d’Occidente
(31) volesse il cielo ci fosse un complotto («Corriere della sera» 21 ottobre 2006)
(32) mangerei volentieri un kebab ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] alla versione latina della Bibbia.
Fra il 5° e il 6° sec., con la definitiva decadenza dell’Impero Romano d’Occidente, anche la letteratura cristiana sembra agonizzare, ma riesce ancora a trovare due grandi personalità in Boezio e Cassiodoro, che ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] a partire dal 1494 e imposti poi come modello in tutto l’Occidente europeo.
P. latina
Analogamente a quella greca (e alle altre scritture 9° sec. a tutti i territori appartenenti al Sacro romano impero e poi anche all’Inghilterra (10°-11° sec.), ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] La notizia della disfatta convinse l’imperatore d’Occidente Graziano ad affidare il comando delle truppe al ormai in declino non ritardarono la fusione tra V. e Romano-Ispanici, di cui fu notevole riconoscimento l’abbandono della vecchia legislazione ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] traduzione latina dei poemi omerici, dalla quale gli studi greci in Occidente hanno il loro effettivo inizio. Poco dopo (1397) M. contribuì a una completa riscoperta delle fonti di diritto romano, che portò in primis alla messa in discussione del ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] Oriente, in contrapposizione storico-culturale all’Occidente.
Chimica
In gemmologia, in generale, pietre o., le varietà più vari riti sorte nella parte orientale dell’antico Impero romano.
Nel corso dei primi cinque secoli del cristianesimo, ...
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Ramo della linguistica che studia, all’interno di una o più lingue o dialetti, il sistema dei nomi propri, i processi di denominazione e le loro caratteristiche. I nomi propri, infatti, presentano problemi [...] il gentilizio del padrone, preceduto da un prenome romano di libera scelta e seguito, con funzione di cristianesimo diffonde i nomi biblici, in particolare in Oriente e pochissimo in Occidente (Daniele, Geremia), e con il 3° sec. comincia a divulgare ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...