Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] . Il complesso, multiforme e originale processo di ricezione del Constitutum, sulla cui autenticità, a differenza di quanto accade in Occidente, non si dubita fino all’inizio del secolo XIX, diventa lo snodo attorno al quale gravita la dialettica tra ...
Leggi Tutto
PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] lettori una chiara esposizione del processo civile in tutte le sua fasi e un’allegoria dello scisma d’Occidente, conferisce alla Consolatio un carattere alquanto singolare. Alcuni aspetti del Belial illuminano sulle posizioni politiche e teologiche ...
Leggi Tutto
ATTAVANTI, Paolo (al secolo Francesco)
**
Figlio di Antonio di Giusto, di cospicua famiglia, nacque in Firenze, in anno compreso tra il 1439 ed il 1445: molto più probabile appare il secondo.
La data [...] Salvini, ambedue vescovi cortonesi, di gran fama e di ottima preparazione, variamente coinvolti nelle vicende dello Scisma d'Occidente.
Va annoverato anche tra i precettori dell'A. il priore dei convento Leonardo "Bartholomei" di Firenze (m. 1465 ...
Leggi Tutto
Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] di The waste land (1922; trad. it. 1949), una delle opere che più hanno influenzato la poesia del Novecento in Occidente. Scritto in Svizzera, dove E. era ricoverato per collasso nervoso, il poema fu successivamente sottoposto a Pound, a quel tempo ...
Leggi Tutto
SOLŽENICYN, Aleksandr Isaevič
Domenico Caccamo
Scrittore russo, nato a Kislovodsk (Caucaso) l'11 dicembre 1918; premio Nobel per la letteratura nel 1970. Entrambi i genitori avevano origini rurali (i [...] La via del progresso non è unica e non passa per l'adozione del modo di vita e della democrazia partitica dell'Occidente; questo, anzi, è afflitto dal declino delle energie morali, dalla corsa all'accrescimento dei consumi e, infine, da un formalismo ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] , per es., quella di accertare se la nozione di uguaglianza, centrale nella concettualizzazione delle relazioni di g. in Occidente, sia presente altrove e il problema di come avvengano la costruzione dell’identità di g. e l’autoidentificazione del ...
Leggi Tutto
Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] talk (2003), Public power in the age of empire (2004).
Fra gli autori che vivono alcuni periodi in India e altri in Occidente si ricordano, in particolare, A. Desai (n. 1937), che ha insegnato all'Università di Cambridge e poi al MIT (Massachusetts ...
Leggi Tutto
USLAR PIETRI, Arturo
Luisa Pranzetti
Scrittore venezuelano, nato a Caracas il 16 maggio 1906. Ha alternato l'attività di narratore e di pubblicista con quella di diplomatico (addetto culturale a Parigi, [...] l'indagine e l'analisi psicologica.
U.P. è anche autore di numerose cronache di viaggi, fra cui: Imágenes del occidente venezolano (1940), Las visiones del camino (1945), Tierra venezolana (1953), El otoño en Europa (1954), La ciudad de nadie (1960 ...
Leggi Tutto
Romanziere e critico indiano, nato a Peshawar il 12 dicembre 1905. Ha compiuto gli studi al Khalsa College (Amritsar), alla Punjab University (1921-24), all'University College di Londra (1926-29) e all'università [...] di Tagore, il 'profeta di un nuovo umanesimo' capace di fondere mirabilmente i contributi spirituali migliori dell'Oriente e dell'Occidente.
Bibl.: J. Lindsay, The elephant and the lotus: a study of the novels of Mulk Raj Anand, Bombay 1965; D ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] di fisica, bensì si riconosca soprattutto - come s'è detto - nell'Ethica nicomachea, quel libro il cui ritorno in Occidente è stato così spesso considerato dagli storici delle idee etico-politiche come un evento decisivo nella formazione di una nuova ...
Leggi Tutto
occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...