paragiudiziario
(para-giudiziario), agg. Collegato, che affianca l’amministrazione della giustizia.
• In altre parole, il finanziamento pubblico riduce la concorrenza politica, favorisce la cristallizzazione [...] vicende giudiziarie e paragiudiziarie lo dimostrano ad abundantiam ‒ il finanziamento pubblico non elimina affatto il finanziamento occulto ottenuto tramite tangenti. Si somma, semmai, ad esso in una spirale corruttiva e di malaffare. (Francesco ...
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MARTINELLI, Antonio
Pier Giuseppe Gillio
Figlio di Giulio Asioli, nacque a Modena intorno al 1704 e fu battezzato con il nome di Dario.
Dalla metà degli anni Venti del Settecento fu attivo a Venezia [...] . Al riconoscimento della sua vera identità si è pervenuti solamente in anni recenti.
Il motivo per il quale egli occultò le proprie generalità e, intorno al 1725, assunse tale nome fu per ottenere un ingaggio teatrale a Venezia, spacciandosi ...
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Il persuadere, l'atto, il modo, il metodo del persuadere. In psicoterapia, tecnica non analitica basata essenzialmente sulla conversazione razionale tra medico e paziente in stato di veglia, impiegata [...] stimoli subliminali, sul subconscio del consumatore o del destinatario (l'espressione è coniata su quella, più com., di persuasore occulto).
Nella speculazione greca la p. è sentita spesso, in antitesi con la costrizione (βία "forza, violenza"), come ...
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screening
Controllo sanitario eseguito su una popolazione o su singoli gruppi o categorie per consentire la diagnosi precoce di determinate malattie e condizioni morbose. Programmi di s. sono ad es. [...] ematici di colesterolo, ecc.), per la diagnosi precoce del cancro del colon (ad es. attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci). Alcuni programmi di s. sono adottati uniformemente su scala nazionale, come ad es. quello neonatale per malattie ...
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La corruzione tra politica e mercato
Alberto Vannucci
La questione della persistenza di sacche di corruzione sistemica, sconosciute ad altri Paesi liberaldemocratici con equivalenti livelli di sviluppo, [...] un sistema politico, Bologna 1988.
A. Pizzorno, La corruzione nel sistema politico, in D. della Porta Lo scambio occulto, Bologna 1992, pp. 13-74.
Comitato di studio sulla prevenzione della corruzione, Rapporto al presidente della Camera dei deputati ...
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TMAN Termine della filosofia indiana. Qualunque sia il significato etimologico, tuttora controverso, della parola ātman, la sua più antica accezione è quella di "sé stesso" in antitesi con ciò che sé stesso [...] sull'unità sostanziale delle forze cosmiche, la speculazione teologica indiana era giunta a ravvisare nel brahman (v.) il loro occulto motore, causa prima di ogni cosa e unica realtà. Nel contempo l'introspezione aveva rivelato agli asceti dell'età ...
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Scrittore, nato a Parigi il 3 maggio 1844 e ivi morto il 3 febbraio 1917. Ernest Hello e Henri Lasserre lo aiutarono validamente nel suo ritorno alla fede cattolica. Ma la sua attività di pubblicista si [...] nel quale si sostiene la tesi che la progressiva scristianizzazione della Francia è opera del genio ebraico, dominatore occulto di ogni forma della vita francese, politica, economica, letteraria. Nel 1892 D. fondò il giornale quotidiano La Libre ...
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LAMBRUSCHINI, Raffaello
Angiolo Gambaro
Nato a Genova il 14 agosto 1788, morto a Figline Valdarno l'8 marzo 1873. Iniziati gli studî nella città natale, li proseguì a Roma avviandosi al sacerdozio, [...] a Belley lo zio vescovo e soppressa da Napoleone la diocesi di Orvieto, il L. in qualità di provicario generale occulto seppe reggerla, quantunque giovanissimo, dal 22 settembre 1810 al 18 febbraio 1812, finché, scoperto, fu arrestato e deportato in ...
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Dio
Maurizio Viroli
Nelle opere machiavelliane D. ricorre in quattro accezioni principali: come creatore e reggitore dell’universo che interviene nelle vicende umane; come ultima consolazione degli [...] ti promette cosa veruna, mai te la mantiene» (“Di Fortuna”, vv. 28-30).
Un D. che permette la presenza di una forza occulta nel cielo con tanto potere sulle cose del mondo, e lascia che la capricciosa e furiosa Fortuna tormenti i mortali, non è il D ...
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erba
Enrico Malato
Usato in forme e con valori diversi, e anche in locuzioni proverbiali, il sostantivo ha, tra i nomi comuni, uno dei più elevati indici di frequenza nel lessico dantesco.
Nel senso [...] sotto un bel verde la giovane donna / la fa sparer, com'uom petra sott'erba; If VII 84 lo giudicio [della Fortuna]... / è occulto come in erba l'angue (immagine ripetuta da Virg. Buc. III 93 " latet anguis in herba "); Pg VIII 100 Tra l'erba e ' fior ...
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occulto
agg. [dal lat. occultus, propr. part. pass. di occulĕre; v. occultare]. – 1. a. Nascosto, segreto (in contrapp. a palese, manifesto), detto in genere di cose che siano considerate per sé stesse impenetrabili, inconoscibili alla mente...