Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Cleptocrazia
Donatella della Porta e Alberto Vannucci
Introduzione: cleptocrazia e potere pubblico
Il termine 'cleptocrazia', derivante dall'unione delle parole greche klépto, rubare, e krátos, governo, [...] sul costo di una risorsa scambiata con lo Stato o soggetta a regolazione pubblica. In alcuni casi oggetto di scambio occulto sono decisioni discrezionali che assegnano un beneficio, o influenzano gli esiti di una procedura pubblica; in altri è invece ...
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Silvia Lucantoni
Abstract
Il contratto di lavoro si caratterizza per la posizione di supremazia del datore di lavoro e per la corrispondente posizione di soggezione del lavoratore.
Detta supremazia [...] 2813; Cass., 17.10.1998, n. 10313; Cass., 13.4.2007, n. 8910).
Anche il divieto di ogni forma di controllo occulto sancito dall’art. 3 st. lav. ha subito delle attenuazioni ad opera della giurisprudenza, la quale ha ritenuto che tale divieto non ...
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rasoio
Luigi Vanossi
La parola ricorre nel Fiore. Nella sua andata da Malabocca, Falsembiante porta nascosto nel seno un r. tagliente, di cui si servirà per troncare la gola a Malabocca, cioè per spegnere [...] la gola ha tagliata, CXXXVI 11 (" La langue a son rasoir li oste ", Rose 12367).
Sta a rappresentare il fine occulto celato sotto le parvenze degl'ipocriti. Sussiste quindi una corrispondenza simbolica tra il r. di Falsembiante e la coda aguzza, la ...
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Sul piano giuridico, l’impresa è un insieme di atti che, seppure soggetti singolarmente alla disciplina generale prevista per ciascuno di essi, nel loro insieme comportano l’assoggettamento di chi li esercita [...] finanziari e dirigendo di fatto l’impresa, facendo propri i risultati. In tal caso, di parla di imprenditore occulto, per enfatizzare la dissociazione tra il soggetto cui è formalmente imputabile la qualità di imprenditore e l’imprenditore indiretto ...
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Vegezio, Publio Flavio Renato
Alessandro Ronconi
Erudito latino (secolo IV-V); scrisse di arte militare e di veterinaria.
D. lo cita una sola volta, certamente di seconda mano, fraintendendolo, in Mn [...] allo stratega non già di evitare il combattimento, ma di non impegnarsi nello scontro aperto prima di aver fatto ricorso agli agguati: " boni enim duces non aperto Marte proelium in quo est commune periculum, sed ex occulto semper attentant ". ...
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Termine, entrato nell’uso filosofico nel 18° sec., che indica in generale la negazione di ogni determinazione del volere da parte di motivi esterni a esso (➔ determinismo). Mentre la concezione deterministica [...] è quella che comunque lo considera come necessariamente determinato o da un destino razionale (per es., stoicismo) od occulto o dal meccanismo delle leggi naturali (positivismo e materialismo); indeterministica è di conseguenza la concezione che nega ...
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palese
Domenico Consoli
. Significa " chiaro "; " evidente ", " noto ". In D. ricorre solo una volta in posizione attributiva: Non parrebbe di là poi maraviglia, / udito questo, quando alcuna pianta [...] de la virtuosa operazione] do io a questo amico [il volgare del Convivio], in quanto quello elli di bontade avea in podere e occulto, io lo fo avere in atto e palese ne la sua propria operazione, che è manifestare conceputa sentenza, notevole per il ...
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BELLI, Francesco
Gian Luigi Beccaria
Nacque nel 1577 ad Arzignano, nel Vicentino, da nobile famiglia (per errore il Maffei, come più tardi il Quadrio, lo ha annoverato nella Verona illustrata fra gli [...] in patria, abbracciò in età ormai matura lo stato ecclesiastico. Morì a Vicenza nell'anno 1644.
Accademico Olimpico di Vicenza, Occulto di Brescia, Incognito di Venezia, il B. è, però, autore di scarsa produzione poetica, di gran lunga inferiore al ...
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socio
Claudia Sandei
In termini generali, colui che apporta beni (➔ bene) o servizi (➔ servizio) per lo svolgimento in forma societaria di un’iniziativa economica. A fronte di tale investimento, viene [...] c.), ossia a soggetti in tutto e per tutto estranei al rapporto sociale.
Socio occulto
Secondo un costante orientamento giurisprudenziale, deve considerarsi s. (occulto), e come tale titolare di tutto il complesso di prerogative di cui si compone lo ...
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tortoso
Aggettivo che ricorre una sola volta in D., nel significato di " foriero d'inganni, d'iniquità, di torti " con riferimento a una natura obliqua e sleale.
Il significato è analogo al latino tortuosus, [...] si manifesta francamente; in tal senso, nel latino cristiano, era aggettivo riferito al serpente o al demonio, a denotare la loro natura occulta, fraudolenta e perversa.
In Vn VIII 9 9, D. si rivolge alla Morte villana affermando: E s'io di grazia ti ...
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occulto
agg. [dal lat. occultus, propr. part. pass. di occulĕre; v. occultare]. – 1. a. Nascosto, segreto (in contrapp. a palese, manifesto), detto in genere di cose che siano considerate per sé stesse impenetrabili, inconoscibili alla mente...