Uomo politico afgano (Feyzabad 1940 – Kabul 2011). Dopo la laurea in Teologia islamica (università di Kabul), ha proseguito gli studi in Egitto con un master in Filosofia islamica. Nel 1968 è tornato in [...] parte del partito Jamā’āt-i Islami e ne ha assunto la guida (nel 1972). Leader dei mugiāhidīn negli anni dell’occupazionesovietica, nel 1992 è stato eletto capo del nuovo governo afgano mantenendo la carica sino al 1996, quando i taliban hanno preso ...
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Pubblicista e uomo politico lituano (Taujėnai, Ukmergė, 1874 - Cleveland 1944). Compiuti gli studî a Pietroburgo, si dedicò alle questioni sociali e politiche della Lituania; fu redattore di molti periodici [...] culturale e politico lituano, fu esponente del partito democratico e presidente della Repubblica dal 1919 al 1940. Prima dell'occupazionesovietica si rifugiò dapprima in Europa e poi negli USA, dove continuò a prodigarsi per la causa lituana. ...
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Uomo politico austriaco (Dunajovice, Moravia, 1870 - Vienna 1950); fu dal 1907 deputato socialdemocratico al Reichsrat e, dopo la dissoluzione dell'Impero Asburgico, all'Assemblea nazionale repubblicana [...] restò in disparte dall'attività politica, prendendo comunque posizione, nel 1938, in favore dell'Anschluss. Dopo l'occupazionesovietica collaborò attivamente alla formazione di un governo provvisorio, di cui nell'apr. 1945 assunse la guida. Nel dic ...
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Uomo politico romeno (Băcia, Hunedoara, 1884 - Bucarest 1958). Fu più volte negli anni Venti deputato e ministro. Leader di una formazione politica contadina della Transilvania, dopo l'occupazionesovietica [...] (1944) fece parte dei governi di transizione Sănătescu e Rădescu finché nel marzo 1945 gli occupanti lo imposero a re Michele quale primo ministro, con un gabinetto quasi tutto comunista. Nel 1952 gli fu data la carica onoraria di capo dello Stato ...
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LAJOLO, Davide
Margherita Karen Hassan
Nacque a Vinchio, presso Asti, il 29 luglio 1912, da Giuseppe e Caterina Garberoglio, detta Lina.
La madre apparteneva a una delle poche famiglie benestanti del [...] 1975, decise di pubblicare nel settimanale le rivelazioni di A. Dubček e di J. Smrkovský sui retroscena dell'occupazionesovietica della Cecoslovacchia. La sua battaglia per un "socialismo dal volto umano", la strenua difesa della "primavera di Praga ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] potere che era lontano e assente già ai tempi dell'Impero austroungarico, e lo era ancora negli anni dell'occupazionesovietica, dopo il 1956: un rituale svuotato di significato risultava l'unica immagine possibile di una società alienata. Dopo Igy ...
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Room, Abram Matveevič
Regista e sceneggiatore cinematografico russo, nato a Vilnius (od. Lituania) il 28 giugno 1894 e morto a Mosca il 26 luglio 1976. Appartiene alla generazione dei maestri dell'avanguardia [...] 'film difensivi', che trattavano di un futuro conflitto; Veter s vostoka (1941, Il vento dall'Est), sull'occupazionesovietica della Polonia orientale nel settembre 1939, dopo il patto russo-tedesco; Našestvie (1945, L'invasione), sulla Resistenza ...
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Scrittore russo (Zapoljarnyj, Murmansk, 1938 - Mosca 1990), uno dei più irregolari e originali autori del dopoguerra. La sua opera maggiore è il romanzo Moskva-Petuški (1970), che conobbe una grande popolarità.
Vita [...] obblighi militari, svolse lavori saltuari e modesti in diverse città della Russia e delle altre repubbliche sovietiche, fino ad assumere un'occupazione più duratura nella compagnia telefonica nazionale. Dedito all'alcool, perse l'impiego e visse a ...
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Uomo di stato (Colonia 1876 - Rhöndorf, Bonn, 1967). Oppositore dei nazionalsocialisti, dopo la Seconda guerra mondiale fu tra i fondatori del CDU. Eletto cancelliere nel 1948, sotto il suo governo, caratterizzato [...] Parigi del 23 ottobre 1954, che segnarono la fine del regime di occupazione, nel 1955 la Germania aderiva alla NATO. Lasciata la carica di internazionale in seguito al nuovo corso della politica sovietica, e soprattutto di quella statunitense, portò a ...
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Maresciallo sovietico (Białystok 1897 - Mosca 1968). Di origine polacco-ucraina, dal 1918 fu ufficiale dell'Armata Rossa. Generale brigadiere e capo di S. M. della regione di Mosca nel 1939, divenne due [...] che doveva condurre alla conquista di Lipsia e Berlino. Nominato (1946) maresciallo, divenne comandante (1946-49) delle forze sovietiche d'occupazione in Germania. Ricoprì le cariche di capo di S. M. dell'esercito (1952-60) e di viceministro della ...
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perestrojka
perestròjka s. f. [voce russa, comp. di pere, indicante mutamento, e stroit′ «costruire»; propr. «ricostruzione, riorganizzazione»]. – Termine adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...