Oculista (Langendorf 1823 - Vienna 1904), prof. di oculistica nell'univ. di Vienna (dal 1858), autore di un trattato di oculistica (1862). ...
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Oculista, nato a Castelmaggiore (Bologna) il 14 novembre 1886. Aiuto di L. Bardelli a Firenze dal 1920 al 1923, titolare di clinica oculistica dal 1925 a Siena e dal 1929 a Napoli, insegna questa disciplina [...] dal 1925 a Roma. Il C. si è occupato specialmente di microbiologia applicata alla sua branca. Dirige dal 1940 il Bollettino d'oculistica.
Opere principali: Sulle congiuntiviti da sensibilizzazione fotobiologica ...
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Oftalmologo tedesco (Königsberg 1830 - Londra 1917). Oculista di valore, esercitò a Berlino, a Londra e a Parigi. Descrisse per primo numerose affezioni oculari (retinopatia albuminurica, cisticercosi [...] dell'occhio, distacco della retina). È molto noto il suo oftalmoscopio fisso ...
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WARDROP, James
Agostino Palmerini
Chirurgo e oculista, nato a Torbane Hill (contea di Linlinthgow) il 14 agosto 1782, morto a Londra il 13 febbraio 1869.
Studiò a Edimburgo chirurgia presso lo zio Andrew [...] a Parigi, considerato quale prigioniero di guerra, sfuggì alla polizia rifugiandosi a Vienna dove iniziò la sua cultura di chirurgo oculista alle lezioni di G. J. Beer. Esercitò per qualche tempo l'oculistica a Edimburgo finché nel 1808 si stabilì a ...
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Medico (Castel delle Preci, Spoleto, 1685 - Firenze 1756), oculista e chirurgo all'Arcispedale di S. Maria Nuova di Firenze (dal 1706). Fu il primo a dare, in una lettera ad A. M. Valsalva (1722), la dimostrazione [...] anatomo-patologica che la cataratta deriva dall'intorbidamento del cristallino; si occupò anche di chirurgia dell'apparato urinario e delle ernie ...
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GALLENGA, Riccardo
Giuseppe Armocida-Pier Enrico Gallenga
Nato a Parma il 30 ag. 1904 da Camillo, clinico oculista dell'Ateneo parmense, e da Erminia Bazzi, si iscrisse al corso di laurea in medicina [...] di ipertensione orbitaria localizzata e diffusa, soffermandosi in particolare sui rapporti tra la sindrome stessa, il riflesso oculo-cardiaco e lo stato funzionale del sistema nervoso autonomo; L'idroftalmo (ibid. 1952), relazione al Congresso della ...
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Medico ebreo (Egitto 850 circa - Tunisi 932 o 941), considerato uno dei capiscuola della medicina araba; ebbe fama di insigne oculista. Visse alla corte degli Aghlabiti di Qairawān, e poi del primo califfo [...] fatimida ῾Ubaidallāh al-Mahdī (909-34). Scrisse in arabo numerose opere di medicina generale, che furono molto diffuse fino alla fine del Rinascimento. Notevoli anche i suoi interessi filosofici testimoniati ...
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ABBATE, Onofrio (Abbate Pascià)
Francesco Brancato
Nato a Palermo il 29 febbr. 1824, vi si laureò in medicina e si rese presto noto come valente oftalmologo, avendo seguito la pratica dell'insigne oculista [...] S. Polara. Ebbe anche interessi letterari.
Poetò in raccolte d'occasione (cfr. per es. Strenna in Sicilia per l'està del 1840, Palermo 1840, pp. 7, 17, 19, 33, 34). Dal 1839 al 1842 collaborò a L'Oreteo, ...
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FARIO, Leovigildo Paolo
Alessandro Porro
Secondogenito di Giovanni Maria e della nobile Cecilia Mangini, nacque al Borghetto di Asola nel dipartimento del Mincio (Mantova) il 16 sett. 1805 e fu battezzato [...] anatomia con G. Montagna; li proseguì poi a Padova, ove si immatricolò nella facoltà medica nel 1823, conseguendo il diploma di oculista il 20 apr. 1828, la laurea in chirurgia il 14 luglio successivo e quella in medicina il 28 dicembre dello stesso ...
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