MANFREDI, Nicolò
Massimo Aliverti
Nacque a Bosco Marengo, nell'Alessandrino, il 3 apr. 1836, in una distinta famiglia piemontese, secondogenito dei tre figli di Carlo Andrea, avvocato e più volte sindaco [...] di storia, II, Napoli 1936, pp. 1329 s.; Id., Storia dell'oculistica, II, Cuneo 1952, pp. 825 s.; Memor, N. M. (1836-1916), oculista ed istologo dell'Ottocento, in Iulia Dertona, s. 2, IV (1957), 8-10, pp. 25-38; G.M. Delle Piane, Nel cinquantenario ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Chirurgia
Emilie Savage-Smith
Chirurgia
Nel mondo islamico medievale, l'insegnamento della pratica chirurgica avveniva principalmente attraverso l'apprendistato, [...] , a volte per venire incontro a un nuovo tipo di esigenze; questo è particolarmente vero nel campo della chirurgia oculare in cui, nel X sec., fu sviluppata una tecnica di rimozione del panno corneale. Alcuni medici, inoltre, divennero celebri ...
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FAVALORO, Giuseppe
Giuseppina Bock Berti
Nato a Ustica (Palermo) da Antonino e da Francesca Calderaro il 21 genn. 1897, studiò medicina e chirurgia presso l'università di Palermo, ove dal 1915 al 1917 [...] per i suoi studi sulle forme traumatiche del glaucoma.
Morì a Catania il 9 maggio 1970.
Fonti e Bibl.: Necrol., in L'Oculista italiano, II (1970), 8-9, pp. 91 s.; inUniversità degli studi di Catania, Annuario degli anni accademici 1969-70 e 1970-71 ...
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Fisica
In ottica, in generale, si chiama l. (o meglio, l. semplice) il sistema ottico centrato costituito da 2 diottri rifrangenti adiacenti, ambedue curvi oppure uno curvo e l’altro piano, cioè il sistema [...] l. corneale ha una sua precisa indicazione per la correzione dei vari vizi di rifrazione, che compete solo al medico oculista.
L. intraoculare
Piccola l. acrilica che viene inserita all’interno dell’occhio, a scopo ottico, per migliorare la visione ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] fra le quali sembra fosse interessante un manoscritto dal titolo Scene dell'interno dell'Africa. Aveva perso la vista; la recuperò grazie all'oculista F. Magni che lo operò con tecniche nuove nel 1870, ma per breve tempo, ché morì a Bologna il 30 dic ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] , che nel 1855 aveva identificato l’area occipitale visiva, stimolarono le ricerche di neuropsicologia. Nel 1867 l’oculista Antonio Quaglino (1817-1894), professore a Pavia, descrisse la prosopagnosia (incapacità a riconoscere i volti) associata alla ...
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SCUOLA MEDICA SALERNITANA
EEdoardo D'Angelo
Gli studi scientifici sulla Scuola medica salernitana, che si possono far partire dalla Collectio Salernitana, curata da Salvatore De Renzi (metà del sec. [...] di trentacinque bagni termali nei Campi Flegrei, fra Napoli e Baia. Si ricordano poi maestro Gerardo (Butuzio?), forse oculista di Enrico (De agricultura, De modo medendi, Summa medendi; inoltre Pietro Ispano ne cita alcuni commenti: super Viaticum ...
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Reumatismi
Silvano Todesco
Sotto la dizione reumatismi viene indicato un gruppo di malattie, dette appunto reumatiche, che hanno come caratteristica comune quella di causare danni e disturbi a carico [...] polimiosite.
n) Sindrome di Sjögren. Descritta per la prima volta negli anni Trenta del 20° secolo da H. Sjögren, oculista svedese, si manifesta con secchezza agli occhi e al cavo orale conseguenti a lesioni delle ghiandole lacrimali e salivari. Può ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] " nella nuova scienza infettivologica, grazie ai progressi realizzati dalla teoria 'cellularista' di Mečnikov.
Nel 1888 l'oculista tedesco Theodore Leber (1840-1917) scoprì che sottili capillari riempiti di batteri o di materiale settico impiantato ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] teorie e dei metodi di molti medici vissuti nella sua epoca o negli anni immediatamente precedenti, compresi Cassio e l’oculista Euelpide (per non parlare dei più celebri medici del I sec. a.C., come Meges, Trifone, Sostrato, Zopiro, Filosseno, Era ...
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