Letterato tedesco (Reichenbach 1760 - Dresda 1835). Direttore dal 1791 al 1806 del Wilhelm-Ernst-Gymnasium di Weimar, bene accetto a corte, fu editore con F. G. Bertuch del Journal des Luxus und der Moden, [...] rettore della Ritterakademie e soprintendente alle Belle Arti. Scrisse tra l'altro le Ideen zur Archäologie der Malerei (1811), nonché un volumetto sulla vita privata dei romani: Sabina, oder Morgenszenen im Putzzimmer einer reichen Römerin (1803). ...
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Filosofo (Barby 1773 - Jena 1843). Prof. (1804) a Jena, poi (1805-16) a Heidelberg, quindi ancora a Jena, dal 1819 al 1824 fu, per le sue convinzioni liberali, sospeso dall'insegnamento. Per F., che tende [...] aberrazione. Opere principali: System der Philosophie als evidente Wissenschaft, 1804; Neue Kritik der Vernunft, 1807; Handbuch der praktischen Philosophie, 1818-32; System der Metaphysik, 1824; Politik oder philosophische Staatslehre, post., 1848. ...
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Uomo politico tedesco (Coblenza 1810 - Berlino 1892), magistrato della Corte d'appello di Colonia, poi del tribunale supremo di Berlino fino alla sua soppressione nel 1879. Fu membro dell'Assemblea nazionale [...] prussiana (1858-92) e del Reichstag (dal 1867) e con il fratello August fu tra gli esponenti più in vista del Zentrumpartei soprattutto nel periodo del Kulturkampf. Tra i suoi scritti: Kulturkampf oder Friede im Staat und Kirche (1876). ...
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Teologo cattolico (Igersheim 1796 - Monaco di Baviera 1838). Sacerdote (1819), professore di storia ecclesiastica a Tubinga (1826) e di esegesi neotestamentaria a Monaco (1835), uno dei più insigni rappresentanti [...] mistico. Questo motivo è già chiaramente espresso in Die Einheit in der Kirche oder das Prinzip des Katholizismus (1825), ma soprattutto in Symbolik oder Dars tellung der dogmatischen Gegensätze der Katholiken und Protestanten (1832), la sua opera ...
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Scrittore tedesco (Langewiesen, Turingia, 1746 - Aschaffenburg 1803). Chiamato nel 1774 da Jacobi a Düsseldorf perché collaborasse alla sua rivista Iris, la visione delle opere d'arte raccolte nella locale [...] die eleusinischen Geheimnisse (1774). Di ritorno dall'Italia scrisse il suo capolavoro, il romanzo Ardinghello oder die glückseligen Inseln (2 voll., 1787), esaltazione del superuomo figlio della natura vivente in sola dimensione estetica, collocato ...
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Figlio (n. 1484 - m. Stendal 1535) del principe elettore Giovanni, gli successe nel 1499. Strenuo avversario della Riforma, contribuì alla proclamazione dell'editto di Worms e divenne elemento di spicco [...] nei suoi dominî. Nel 1527 regolò con la Constitutio Ioachimica il diritto di successione nel suo stato secondo il diritto romano. Si garantì (1529) il diritto di successione in Pomerania. Nel 1506 fondò l'università di Francoforte sull'Oder. ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] infine, su tutte le sue tragedie rilevante per la conseguita maturità di stile e di ideazione, Grossmütiger Rechtsgelehrter oder Sterbender Ämilius Paulus Papinianus (1659), crudele esaltazione della su blimità del sacrificio in nome di un principio ...
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Scrittore tedesco (Crossen 1891 - Davos 1928). Del 1912 è la prima opera programmatica, Morgenrot. Klabund! Die Tage dämmern, secca rottura col naturalismo e l'impressionismo. Nel 1913, in poesie pubblicate [...] a Davos, H. diede il meglio della sua opera in chiave espressionistica (da ricordare le raccolte poetiche Die Himmelsleiter, 1916; Irene oder die Gesinnung, 1917; Irene auf das Grab gelegt, 1918; Die Sonette auf Irene, 1920; le opere di narrativa Die ...
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Musicista (Norimberga 1564 - Francoforte sul Meno 1612). Studiò a Venezia con Andrea Gabrieli. Fu (1585 circa) organista presso O. Fugger ad Augusta, poi maestro di cappella presso Rodolfo II a Praga; [...] (5-12 v.); Psalmen und christiche Gesänge; Psalmen und geistliche Lieder; Venus garten oder lustige liebliche geistliche Lieder; Venusgarten oder lustige liebliche Tantze teutscher und polnischer Art. H. può essere considerato come il maggiore ...
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Regista tedesco (n. Dresda 1936). Regista teatrale, ha messo in scena nella sua carriera, iniziata non senza l'opposizione della censura nella Germania Orientale, le opere di autori quali Molière, B. [...] W. Shakespeare e regista indipendente (Die Ausnahme und die Regel di Brecht, 1957; Die Korrektur, 1959, e Die Umsiedlerin oder Das Leben auf dem Lande, 1961, entrambi di H. Müller, le cui rappresentazioni vennero bloccate dalla censura), fra il 1972 ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
polabico
polàbico agg. (pl. m. -ci). – Relativo ai Polabi (pol. Połabi 〈pouàb’i〉, cèco Polabané 〈pòlabanee〉, ted. Polaben 〈polàabën〉, dallo slavo po Labě «presso l’Elba»), nome generico di varie tribù slave insediatesi tra l’Elba e l’Oder...