Poeta tedesco (Bad Sulza, presso Weimar, 1831 - Berlino 1888). Insegnante di liceo, a partire dal 1872 fu bibliotecario al Reichstag. Abbandonò però il posto già nel 1875; dieci anni dopo fu colto da pazzia. [...] ma, nelle risultanze, assai retorizzanti: Dante Alighieri (1855), William Shakespeare (1864), Brutus und Collatinus (suo maggior successo, 1867), Stauf und Welf (1867), Katharina II (1868), Die Bluthochzeit oder die Bartholomäusnacht (1871) e altri. ...
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Scrittore tedesco; bandito dalla Germania, visse in Francia (1933-36), Russia (1936-37), di nuovo in Francia dove fu internato (1940) dal governo di Vichy; liberato nel 1941, si trasferì negli Stati Uniti; [...] il 21 dicembre 1958.
Fra le opere recenti più significative si ricordano Der falsche Neron (romanzo, Amsterdam 1936; trad. it., Torino 1955), Goya oder der arge Weg der Erkenntnis (romanzo, Darmstadt 1951); Jefta und seine Tochter (romanzo, 1957). ...
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Scrittore tedesco (Giessen 1610 - Amburgo 1661). Predicatore e consigliere concistoriale del langravio di Hessen-Rheinfels a Braubach (1646-49) e poi pastore ad Amburgo (dal 1649 alla morte), fu prosatore [...] a favore di una scuola e di una moralità meno passatistiche; sintomatici: Freund in der Noth (1657); Salomo oder Vorbild eines guten Regenten (1657); Corinna, die ehrbare Hure (1660); Lehrreiche Schriften (post., 1677). Deboli i canti religiosi ...
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Scrittore tedesco (Barmen 1882 - Triangel, Hannover, 1962). Editore (dal 1923) della rivista Die schöne Literatur (poi, 1931-43, col nome di Die neue Literatur), scrisse poesie, per cui si riallaccia a [...] Herrn Ulrich v. Hutten, 1921; Kämpfer Gottes, 1938; Seltsame Flöte, 1958). n Il figlio Bernhard (Francoforte sull'Oder 1938 - Amburgo 1971), anch'egli scrittore, assunse un atteggiamento di radicale dissenso di fronte alla generazione compromessa col ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1902 - Tubinga 1993). Emigrato nel 1933 negli USA, prese le distanze dalle ideologie della sinistra, come rievocò in Memoiren eines Moralisten (1983). Testimoniò la coerenza della [...] 1976; Dann schreie ich, bis Stille ist, 1990), narrativa (Die Wenigen und die Vielen, 1959; Umsteigen nach Babylon, 1987; Der Tod des Akrobaten, 1992), drammi (Jemand, 1938; Rubinstein oder der Bayreuther Totentanz, 1991), oltre a saggi e traduzioni. ...
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Poeta tedesco (Naumburg 1635 - Wolfenbüttel 1699). Studiò a Pforta (1649-54), poi filosofia e diritto all'università di Jena. Dal 1669 fu al servizio dell'arciduca Rodolfo Augusto, che lo nominò advocatus [...] Di lui si ricordano il diario poetico Nützliche Erinnerungen wegen der deutschen Poetery (1661) e il trattato Reime dich oder ich fresse dich (1673), difesa della poesia ispirata contro la poesia d'occasione, pubblicato con lo pseudonimo di Hartmann ...
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Scrittore tedesco (Naumburg an der Saale 1926 - Monaco 1988). Legato al realismo psicologico, nel romanzo Jüdisches Largo (1956; col titolo Jakob Haferglanz, 1963) descrisse il destino di un ragazzo ebreo [...] si avvertono nel racconto Möglichkeiten einer Fahrt (1964), cui seguirono i romanzi Einer (1965) e Föhn (1974). Fra gli ultimi lavori: Schlabrendorf oder Die Republik (1982) e Italienisches Traumbuch (1986). Da ricordare anche i saggi su R. Wagner. ...
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Scrittore e pedagogista tedesco (Wunsiedel, Bayreuth, 1763 - Bayreuth 1825). Autore prolifico e geiale, gli senti degli inizi, il contatto quotidiano con una realtà dimessa e provinciale, e insieme una [...] e di occulta musicalità. Oltre a opere filosofiche (Vorschule der Ästhetik, 3 voll., 1804) e in specie pedagogiche (Levana oder Erziehungslehre, 2 voll., 1807) - documento dell'evoluzione che il pensiero di Rousseau e l'ideale didattico di Pestalozzi ...
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Letterato tedesco (Reichenbach 1760 - Dresda 1835). Direttore dal 1791 al 1806 del Wilhelm-Ernst-Gymnasium di Weimar, bene accetto a corte, fu editore con F. G. Bertuch del Journal des Luxus und der Moden, [...] rettore della Ritterakademie e soprintendente alle Belle Arti. Scrisse tra l'altro le Ideen zur Archäologie der Malerei (1811), nonché un volumetto sulla vita privata dei romani: Sabina, oder Morgenszenen im Putzzimmer einer reichen Römerin (1803). ...
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Scrittore tedesco (Langewiesen, Turingia, 1746 - Aschaffenburg 1803). Chiamato nel 1774 da Jacobi a Düsseldorf perché collaborasse alla sua rivista Iris, la visione delle opere d'arte raccolte nella locale [...] die eleusinischen Geheimnisse (1774). Di ritorno dall'Italia scrisse il suo capolavoro, il romanzo Ardinghello oder die glückseligen Inseln (2 voll., 1787), esaltazione del superuomo figlio della natura vivente in sola dimensione estetica, collocato ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
polabico
polàbico agg. (pl. m. -ci). – Relativo ai Polabi (pol. Połabi 〈pouàb’i〉, cèco Polabané 〈pòlabanee〉, ted. Polaben 〈polàabën〉, dallo slavo po Labě «presso l’Elba»), nome generico di varie tribù slave insediatesi tra l’Elba e l’Oder...