Nella liturgia cattolica, il primo momento della seconda parte della messa, nel quale il sacerdote depone sull’altare il pane e il vino per il sacrificio. Comunemente un grande piatto dorato raccoglie l’offerta del sacerdote (l’ostia grande) e quella dei fedeli (ostie piccole). Accanto viene posto il calice con vino mescolato ad acqua. I riti di o. terminano con la ‘preghiera sopra le offerte’.
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Momento della messa, all’offertorio, in cui il sacerdote, nell’atto di lavarsi le mani recita l’invocazione «Lava me, Domine, ab iniquitate mea et a peccato meo munda me» («Lavami, Signore, da ogni colpa, [...] purificami da ogni peccato»). La vecchia liturgia prevedeva alcuni versetti del salmo 25: «Lavabo inter innocentes manus meas» («Laverò tra gli innocenti le mie mani») ...
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Nel linguaggio liturgico, il rito nella messa pontificale, durante il quale il cerimoniere o un chierico assaggia il pane e il vino prima di presentarlo al celebrante al momento dell’offertorio. ...
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Prima parola della frase lat. requiem aeternam dona eis, Domine "l'eterno riposo dona a loro, o Signore", usata in it. per indicare la preghiera d'invocazione per i defunti (derivata dal IV Esdra) che [...] La messa da requiem si articola in nove sezioni: introito (Requiem), kyrie, graduale, tratto, sequenza (Dies irae), offertorio, sanctus et benedictus, agnus Dei, communio (Lux aeterna). Come genere sacro fu praticato sin dal Quattrocento: ne diedero ...
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Diritto
Istituto in base al quale, nei casi e nei modi previsti dalla legge, il pagamento volontario di una somma di denaro prima dell’apertura del dibattimento produce l’effetto di estinguere il reato. [...] di doni fatta dai fedeli, soprattutto in relazione alla celebrazione eucaristica, di cui resta oggi traccia nella questua durante l’offertorio. Oblazione è anche il gesto del sacerdote che depone sull’altare il pane e il vino (le oblate, cioè le ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione [...] (Quaresima e Passione; defunti) dal Tratto, e i canti antifonali, distribuiti tra due cori alternati, come l’Introito, l’Offertorio e il Communio, tutti d’origine salmodica.
La prima messa concepita come opera unica e scritta da un solo autore fu la ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] al rito. Lutero, proponendosi di purgare la messa latina da ogni accessorio, ne conservò lo schema generale, ma tolse l’offertorio e trasformò il canone; mantenne pure gli indumenti sacri, l’altare con i candelieri, l’accesso alla comunione e la sua ...
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offertorio
offertòrio s. m. [dal lat. tardo, eccles., offertorium, der. di offerre «offrire»]. – 1. Il primo momento della seconda parte della messa (cioè della «liturgia eucaristica»), in cui il sacerdote, con gesti e preghiere rituali, offre...
offertoriale
agg. [der. di offertorio]. – Dell’offertorio, relativo all’offertorio: processione o., quella dei fedeli che, al termine della preghiera universale, recano all’altare il pane e il vino per la celebrazione della messa (ed eventualmente...