AGATHON, Pittore di
P. E. Arias
Pittore del vasaio A. (v. A. 1°), attestato da una pyxis di Berlino dove è la firma di questi. Gli sono attribuiti sette sky'phoi ed una pyxis.
La scena della pyxis berlinese [...] Pittore di A. è stato collegato giustamente al cosiddetto Pittore di Lewis, cioè a Polygnotos II, nella cui officina ha indubbiamente lavorato. Come per quel pittore, la tradizione figurativa più genuina dalla quale sembra discendere anche il Pittore ...
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Apparecchio che utilizza energia termica per riscaldare o vaporizzare un liquido, per lo più acqua, a pressioni superiori a quella atmosferica. Le c. cui si fa comunemente riferimento sono quelle in cui [...] i due tipi di combustibile.
Per quanto riguarda il tipo di installazione, le c. autoportanti, assemblate interamente in officina, si sono evolute in forme modulari, in cui una struttura portante indipendente è parzialmente preassemblata, e i montaggi ...
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Geologia
Ammasso di materiali o di elementi naturali a sviluppo prevalentemente orizzontale.
B. fluviale e b. marino Deposito di materiali terrosi, sabbiosi, ghiaiosi che si accumulano sul letto dei fiumi [...] i pagamenti ma trasformatisi poi – soprattutto la prima – in veri e propri istituti creditizi e finanziari.
Tecnica
B. d’officina Robusto tavolo sul cui piano sono fissate le morse e talora piccole macchine utensili a mano.
B. di prova Impianto per ...
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Normalmente l'automobile è mosso da motore a scoppio (gas di benzina) o a combustione (a nafta, a iniezione); ma vi sono automobili azionati a vapore (oggi quasi del tutto abbandonati) o ad elettricità, [...] la cassa della carrozzeria, non più vincolata all'altezza da terra del differenziale; e) la possibilità di inviare in officina, per le revisioni periodiche, o per le riparazioni, il solo avantreno, lasciando in rimessa ed al riparo la carrozzeria ...
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Città capoluogo del dipartimento omonimo, è stata capitale dell'Ucraina prima di Kiev. È situata a 50° N. e 36°14′ E. a 150 m. s. m., alla confluenza del Charkov nella Lopau (bacino del Donec), e si estende [...] del cernozem. Conta numerose fabbriche (una fabbrica di macchine da cucire, una di macchine agricole, una di locomotive, un'officina elettrotecnica, ecc.), e vi hanno sede organizzazioni per l'industria e il commercio. È altresì un importante centro ...
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HARKORT
Giuseppe Albenga
. Antica famiglia di commercianti e industriali della Vestfalia. Di un Johann Caspar si conservano alcuni libri di commercio della fine del Seicento. Johann Caspar il Vecchio, [...] nacque a Harkorten il 22 gennaio 1817 e vi morì il 13 ottobre 1896. Verso il 1850 assunse la direzione dell'officina paterna. Costruzioni sue predilette furono i ponti, tra cui notevoli quello di Coblenza sul Reno, quello di Zütphenin Olanda, quello ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] Longhi, Un problema di Cinquecento ferrarese (Dosso giovine) (1927), in Opere complete, II, Firenze 1967, pp. 306-311; Id., Officina ferrarese (1934), ibid., V, Firenze 1956, pp. 80 s.; M.G. Antonelli Trenti, Notizie e precisazioni sul Dosso giovane ...
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ERRI (de heris, de leher, delero, del R)
Andrea De Marchi
Nella famiglia degli E., attestata a Modena a partire dal '300, il primo ad esercitare la pittura fu Bartolomeo, figlio del maestro di legname [...] Atti e mem. della R. Deput. di storia patria per le prov. modenesi, s. 7, VII (1932), pp. 123-26; R. Longhi, Officina ferrarese [1934], Firenze 1956, pp. 102, 152; E. P. Vicini, Del secondo castello degli Estensi in Modena, in Studi e documenti della ...
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MALATESTA
Davide Ruggerini
Dinastia di stampatori, attiva a Milano dalla fine del XVI sino a tutto il XVIII secolo. L'arte tipografica fu tramandata di padre in figlio, e fino a tutto il secolo XVII [...] intorno alla metà del XVI secolo, che cominciò a sottoscrivere le edizioni uscite dai propri torchi dal 1594. La sua officina tipografica aveva sede in Porta Nuova, nella parrocchia di S. Protaso ad Monachos (dove operava anche il concorrente G.B ...
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BELLANO (Vellano), Bartolomeo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni Bellano (il cognome del B. non deriva quindi da un toponimo) e di una Anna, nacque a Padova probabilmente poco prima del 1435.
La patavinità [...] una conseguenza della paterna attività, l'oreficeria. Questa pratica strumentale già conseguita dovette favorirlo nell'essere assunto nell'officina di Donatello, quando questi giunse a Padova e vi aprì bottega. Forse, però, pur guardando al maestro ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici...
autofficina
s. f. [comp. di auto-2 e officina]. – 1. Officina per la riparazione di automobili (anche in grafia divisa: auto officina). 2. Officina mobile trasportata su autocarro.