Vedi DUGGA dell'anno: 1960 - 1973
DUGGA (Τοῦλκα, Τούλκα, Τούκκα, Thougga) (v. vol. ifi, p. 186)
P. Romanelli
Negli ultimi anni sono stati fatti scavi volti alla ricerca del Fonim Vetus, cioè dell'agorà [...] di non grandi proporzioni, meritano di essere ricordati uno con scena di coppieri, oltre a quello con la rappresentazione dell'officina dei Ciclopi nell'antro di Vulcano, un terzo con un auriga vincitore (sono ora al Museo del Bardo), un quarto ...
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GERMANIA
A. Greifenhagen
A. Greifenhagen
H. C. von der Gabelentz
D. W. Müller
J. Oelsner
E. Kluwe
R. Krauspe
E. Schuldt
G. Beihm-Blancke
Musei di antichità. - La Collezione Chigi venne nel 1728 [...] firmata di Exekias, intorno al 540. Tra i settantacinque pezzi a figure rosse una oinochòe da Nola, opera non firmata dell'officina di Hermonax, del 450-440. Vi sono inoltre undici vasi attici stampati e a rilievo, tre beotici, quattro italo-corinzî ...
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RATISBONA
L. Speciale
(lat. Castra Regina; ted. Regensburg; Ratispona, Radaspona, Radasbona nei docc. medievali)
Città della Germania meridionale, in Baviera, capoluogo dell'Oberpfalz, situata lungo [...] disegni ad acquarello e le iniziali a tralcio di questi manufatti mostrano un'evidente dipendenza dai codici prodotti nell'officina grafica del monastero di St. Georg a Prüfening, allora nel suo momento di massima espansione. Tra le testimonianze più ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] La miniatura in Friuli, a cura di G.C. Menis, G. Bergamini, cat., Udine-Milano 1985; G. Pomaro, Codicologia dantesca. 1. L'officina di Vat, Studi danteschi 58, 1986, pp. 343-374; M. Levi D'Ancona, I due miniatori del codice Rb della Commedia, ivi, pp ...
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PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] Milano 2007, p. 407; H. Hudson, P. Uccello. Artist of the Florentine Renaissance Republic, Saarbrücken 2008; Da Donatello a Lippi. Officina pratese (catal., Prato 2013-14), a cura di A. De Marchi - C. Gnoni Mavarelli, Milano 2013 (con contributi su P ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] , cat. (Cividale del Friuli-Villa Manin di Passariano 1990), Milano 1990, pp. 315-318; A.C. Quintavalle, Wiligelmo e Matilde. L'officina romanica, cat. (Mantova 1991), Milano 1991, pp. 125-194; P. Belloi, E. Colombini, Guida di Modena, Modena 1992; F ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] tra gli avversari del regime clandestinamente operanti a Torino (specialmente il gruppo che compilava e diffondeva Voci d'officina) e la galassia dei fuorusciti italiani in Francia, partecipando alla fase preparatoria del programma di Giustizia e ...
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GIOVANNI da Verona
Luciano Rognini
Nacque intorno al 1457 a Verona da genitori dei quali non sono noti nomi e casato (Caffi). Nel 1475 entrò come novizio nel monastero di S. Giorgio di Ferrara appartenente [...] di G. viene accostato quello del mitico Dedalo (Franco).
Per i lavori nella chiesa veronese G. organizzò una grande officina chiamandovi a far parte conversi olivetani e giovani laici. Nel primo gruppo figurano fra' Matteo Nano e Antonio da Venezia ...
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CAMPI, Giulio
Silla Zamboni
Figlio primogenito di Galeazzo e fratello di Antonio e Vincenzo (un'iscrizione già in SS. Nazaro e Gelso a Cremona, chiesa soppressa nel 1804 ove era la tomba di famiglia [...] dell'altare maggiore: Sacchi) il C. era entrato in rapporto con la chiesa abbaziale dei gerolamini di S. Sigismondo, che era feconda officina del manierismo cremonese; qui l'artista fu attivo in due fasi: fra il 1538 e il 1542 circa (pala dell'attar ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] ).
L'artigianato libero era accentrato in determinate località, soprattutto sulla via Sacra; il luogo ove si trovava l'officina e la bottega degli orefici, e, in generale, delle altre specialità dell'oreficeria (v. argentarius, caelator, gemmarius ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici...
autofficina
s. f. [comp. di auto-2 e officina]. – 1. Officina per la riparazione di automobili (anche in grafia divisa: auto officina). 2. Officina mobile trasportata su autocarro.