Pittore (Stoccarda 1888 - Baden-Baden 1943). A Stoccarda, dopo un breve apprendistato come artigiano (1903-05) seguì i corsi di A. Hölzel all'accademia di belle arti e conobbe W. Baumeister. Nel 1911 soggiornò [...] strutturale ed espressivo tra forme cromatiche, plastiche e architettoniche: nel 1922 diresse l'officina di scultura in pietra e, dal 1923 al 1929, l'officina teatrale, che rappresentò il suo contributo più originale (Balletto triadico, 1921-22 ...
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A. P. Z. (Apulizzante), Pittore
A. Stenico
Pittore della seconda fase della produzione ceramica campana, assai probabilmente attivo a Cuma, il cui stile è contrassegnato da un forte influsso àpulo. [...] i modelli àpuli dell'età del Pittore di Dario, oppure che si tratti di un Apulo immigrato in Campania. Lavorò nella stessa officina del Pittore C. A.: con questi ha in comune la predilezione per le scene rituali; ma nelle raffigurazioni sui suoi vasi ...
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Fabbricante di ceramiche attiche a figure rosse (metà 5º sec. a.C.). La sua firma compare su sei vasi, ma solo due volte integra. Plasmò con eleganza vasi plastici, in forma di sfinge, di un pigmeo, di [...] ) con scanalature bianche e rosse e una cicala in rilievo sull'umbone, e altre due tazze conservate nel British Museum di Londra. Al delicato disegnatore della sua officina, cioè al pittore di Sotade, furono attribuiti più di una decina di vasi. ...
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FERRARA-TOMBA 2, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, a cui il Beazley attribuisce due oinochòai a bocca trilobata da Spina; in una è rappresentato un giovane che [...] di qualche particolare decorativo può essere infatti attribuita al fatto che certi particolari erano affidati anche ai lavoranti della stessa officina. Circa 400 a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 846. Oinochòai di Ferrara: P. E. Arias-N ...
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Vedi PROTOATTICI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PROTOATTICI, Vasi
J. M. Cook
Lo stile protoattico segue allo stile geometrico nella decorazione vascolare in Atene. Si suddivide in genere in tre fasi stilistiche [...] Sembra probabile che il nucleo maggiore dei vasi dipinti più finemente in questa fase derivino da non più di mezza dozzina di officine e che in molte domini la personalità di un solo maestro.
Il periodo del Protoattico Medio è più lungo e nello stile ...
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EPIKTETOS (᾿Επίκτητος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua cronologia è da ritenersi fissata con una certa sicurezza anche in base a ragioni [...] come pittore una trentina di coppe e piatti su cui appaiono come collaboratori i più illustri tra i capi-officina dell'epoca, Hischylos, Nikosthenes, Andokides, Pamphaios, Python e Pistoxenos. Un piatto frammentario dell'Acropoli (n. 6) porta forse ...
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FATTORINI
Luciana Arbace
Famiglia toscana, attiva per almeno quattro generazioni, dalle ultime decadi del sec. XV fino al termine del XVI, nell'ambito della produzione ceramica.
L'appellativo Fattorini [...] soggiorno a Firenze verso il 1492 dei due maestri, forse chiamati da Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici a condurre una officina ceramica. La scomparsa di Pietro di Filippo viene collocata intorno al 1507, anno in cui risulta citato il solo fratello ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
16°. - Scultore della seconda metà del II sec. d. C., di origine greca, la cui firma appare su una statua acefala di un dadophòros mitraico rinvenuta a Mérida (= Emerita [...] . Nella parte inferiore del tronco è raffigurato in rilievo un delfino. Il Ferri attribuisce a D. o agli scolari della sua officina tutto il gruppo di statue non firmate trovate nello stesso mitreo (un Hermes in riposo, un Oceano, una Afrodite, un ...
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(Spoleto Festival) Rassegna culturale di risonanza mondiale istituita nel 1958 nella città di Spoleto per volontà del compositore G. Menotti, con lo scopo di creare uno strumento di incontro e scambio [...] giugno e ha una durata media di 17 giorni, concludendosi con il tradizionale Concerto in piazza del Duomo, è officina di produzioni originali e consolidata vetrina di artisti affermati ed emergenti, in un processo di scambio interculturale in cui si ...
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HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] cui fecero seguito la patente di "medagliaro" e "sigillaro" (19 maggio) e la licenza per la bottega, rogata presso l'officina di suo suocero (Bulgari, p. 10). Su proposta diretta del principe dell'Accademia Giacinto Brandi, l'8 ott. 1684 fu nominato ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici...
autofficina
s. f. [comp. di auto-2 e officina]. – 1. Officina per la riparazione di automobili (anche in grafia divisa: auto officina). 2. Officina mobile trasportata su autocarro.