Pittore italiano (n. Morro d'Alba 1949). Si formò da autodidatta dedicandosi alla pittura e alla poesia. Dalla metà degli anni Settanta, trasferitosi a Roma, dopo una ricerca orientata verso il concettualismo, [...] -2006) al Museo Correr, e Bergamo, mostra (Sculptures) alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea); 2012, spazio espositivo al Marca di Catanzaro; 2013, Roma, mostra alla Galleria Valentina Bonomo; 2017, Chiasso, Spazio Officina; 2023, Roma, Maxxi. ...
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CASSIODORO
L. Speciale
Uomo politico e letterato, C. nacque a Squillace, in Calabria, tra il 480 e il 490 da famiglia nobile e fu avviato alla carriera politica dal padre, prefetto del pretorio di Teodorico. [...] indefiniti; è certo però che sin dalla fondazione la comunità fu dotata di una biblioteca e di un'officina scrittoria destinata ad alimentarne i fondi. Della Vivarium cassiodoriana sopravvivono alcune immagini conservate in tre copie altomedievali di ...
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ANDREOLI, Giorgio (Mastro Giorgio da Gubbio)
Giuseppe Liverani
Figlio di Pietro, nacque a Intra verso il 1465-70; si trasferì a Pavia e di qui, intorno al 1490-92, a Gubbio, dove esercitò l'arte del [...] anno 1536 mastro Giorgio, probabilmente in sede di divisione di beni con gli eredi dei fratelli, cede la conduzione dell'officina al figliolo Vincenzo.
Nel 1547, presente e consenziente il padre, i fratelli Vincenzo e Ubaldo stipulano fra di loro una ...
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FABRIS, Antonio
Cesare Johnson-Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Udine il 4 nov. 1790 (Saracino, 1985, n. 1) da Domenico e Caterina, della quale non è noto il cognome. Dopo il garzonato presso un [...] Bassi (1830).
Alla fine del 1828, con i buoni auspici del Cicognara, il F. si trasferì a Firenze, dove aprì un'officina in via del Diluvio. Lavorò molto e fu ben remunerato; si dedicò anche a incisioni di sigilli, di stemmi gentilizi, di stampe ...
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BENTELLI, Donnino
Carlo Quintavalle
Figlio di Luigi, ortolano, nacque a Piacenza il 21 genn. 1807 (si chiamò Donnino e non Domenico come èdetto dall'Ambiveri e dal Mensi). All'Istituto Gazzola di Piacenza [...] . Facile all'imparare qualunque cosa, ora impara il francese. Egli è modestissimo anzi umile..., è il vero sostegno dell'Officina di Ulisse Fioruzzi, un suo micrometro fu molto stimato dal Prof. Veneziani. Il Sangiorgio, che modellò i cavalli per ...
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COSTANTINO II (Flavius Claudius Constantinus)
D. Faccenna
Imperatore romano.
Secondo figlio di Costantino Magno e primo dal matrimonio con Fausta (?), nato ad Arelate (Arles) nel 316 o 317. Viene nominato [...] di piazza del Campidoglio, per l'iscrizione nel plinto Constantinus Caes. Il gruppo, ritenuto prodotto della stessa epoca ed officina, datato in base alla pettinatura corta di una delle altre due statue di Costantino Magno, posta sulla medesima ...
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AGATHON, Pittore di
P. E. Arias
Pittore del vasaio A. (v. A. 1°), attestato da una pyxis di Berlino dove è la firma di questi. Gli sono attribuiti sette sky'phoi ed una pyxis.
La scena della pyxis berlinese [...] Pittore di A. è stato collegato giustamente al cosiddetto Pittore di Lewis, cioè a Polygnotos II, nella cui officina ha indubbiamente lavorato. Come per quel pittore, la tradizione figurativa più genuina dalla quale sembra discendere anche il Pittore ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] Longhi, Un problema di Cinquecento ferrarese (Dosso giovine) (1927), in Opere complete, II, Firenze 1967, pp. 306-311; Id., Officina ferrarese (1934), ibid., V, Firenze 1956, pp. 80 s.; M.G. Antonelli Trenti, Notizie e precisazioni sul Dosso giovane ...
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ERRI (de heris, de leher, delero, del R)
Andrea De Marchi
Nella famiglia degli E., attestata a Modena a partire dal '300, il primo ad esercitare la pittura fu Bartolomeo, figlio del maestro di legname [...] Atti e mem. della R. Deput. di storia patria per le prov. modenesi, s. 7, VII (1932), pp. 123-26; R. Longhi, Officina ferrarese [1934], Firenze 1956, pp. 102, 152; E. P. Vicini, Del secondo castello degli Estensi in Modena, in Studi e documenti della ...
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BELLANO (Vellano), Bartolomeo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni Bellano (il cognome del B. non deriva quindi da un toponimo) e di una Anna, nacque a Padova probabilmente poco prima del 1435.
La patavinità [...] una conseguenza della paterna attività, l'oreficeria. Questa pratica strumentale già conseguita dovette favorirlo nell'essere assunto nell'officina di Donatello, quando questi giunse a Padova e vi aprì bottega. Forse, però, pur guardando al maestro ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici...
autofficina
s. f. [comp. di auto-2 e officina]. – 1. Officina per la riparazione di automobili (anche in grafia divisa: auto officina). 2. Officina mobile trasportata su autocarro.