esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, [...] imbolato»] con galle di gengiovo e con vernaccia (Boccaccio); tentare un’e. su una persona o una cosa, farne l’oggetto di un particolare esperimento, per avere la dimostrazione pratica di ciò che si vuol sapere o provare. ◆ Dim. spreg. esperienzùccia ...
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osservare v. tr. [dal lat. observare, comp. di ob- e servare «serbare, custodire, considerare»] (io ossèrvo, ecc.). – 1. a. Guardare, esaminare, considerare con attenzione, anche con l’aiuto di strumenti [...] . 2. a. Notare, rilevare: osservi nulla di nuovo nel mio abbigliamento?; ho osservato qualcosa di strano nel suo contegno; i due oggetti sono identici, come tu stesso puoi o.; conviene o. che ora la situazione è cambiata. Quindi, far o., far notare ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che concerne l’oggetto, spec. nel senso filosofico...
linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...