Filosofo tedesco (Coswig 1842 - Berlino 1918); successore di F. A. Lange all'univ. di Marburgo, il C. è uno dei principali esponenti, insieme a P. Natorp e a E. Cassirer, della scuola che da questa università [...] svolge in senso antipsicologistico, ponendosi come compito essenziale quello di ricercare le leggi a priori che condizionano l'oggettività pensabile. Nell'interpretazione fornita del kantismo C. rifiuta sia la cosa in sé, sia la netta distinzione tra ...
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Pittore inglese (Calais 1821 - Londra 1893). Formatosi alla scuola di G. Wappers ad Anversa, soggiornò poi a Parigi, e a Roma (1844-46) conobbe i Nazareni. A Londra, fin dal 1848, entrò in contatto con [...] . Dai primi modi accademici, si orientò, con intenti di propaganda umanitaria e sociale, alla ricerca di una minuziosa oggettività di espressione, ottenuta con mezzi ispirati all'esattezza tecnica degli antichi; nell'ultimo periodo accentuò il tono ...
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Liebmann, Otto
Filosofo tedesco (Löwenberg, Slesia, 1840 - Jena 1912). Fu uno dei più notevoli rappresentanti del neokantismo tedesco della seconda metà del sec. 19°. Ostile alle interpretazioni idealistiche [...] individuato nell’«idealismo trascendentale», ossia nella tesi della necessaria correlazione tra le condizioni a priori dell’esperienza e l’oggettività del conoscere. Di Kant, tuttavia, L. criticò il ricorso alla nozione di «cosa in sé» e la riduzione ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] non è più il popolo o la comunità, bensì l’idea assoluta. L’idea si aliena, cioè si fa altra da sé, ponendosi od oggettivandosi come natura: l’assoluto si divide perché, per realizzarsi come spirito, ha bisogno di prender coscienza di sé, cioè di ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] fuori del soggetto conoscente una molteplicità di esseri o reali. Ancora in funzione anti-idealistica si presenta il movimento verso l’oggettività che ebbe tra i suoi iniziatori F. Brentano e A. von Meinong e che influenzò E. Husserl nelle prime fasi ...
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Pittore e fotografo (Filadelfia 1883 - New York 1965). Studiò alla Pennsylvania academy of the fine arts; tra il 1904 e il 1909 compì numerosi viaggi in Europa. Dal 1912, pur continuando a dipingere, si [...] , dove si stabilì nel 1919, maturò uno stile personale definito da una luminosità intensa e da una fredda oggettività, che lo colloca nell'ambito dei pittori precisionisti. Accanto ai temi preferiti, paesaggi urbani e industriali, rappresentò scene ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] delineato, in parte ancora da costruire. In entrambi - per ricordare un terna assai rilevante nel diritto civile - l'oggettivismo e la tipicità dei negozi giuridici esprimono il prevalere di un punto di vista sociale sulla volontà multiforme degli ...
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Filosofo (Chiari, Brescia, 1850 - ivi 1933), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Roma (1905-25), socio nazionale dei Lincei (1926). Di formazione prevalentemente matematico-scientifica, andò tuttavia [...] fu per lui quello di spiegare da un lato la molteplicità delle coscienze singole e il loro accordarsi nell'apparente oggettività delle loro nozioni, dall'altro il sussistere del conosciuto come subconscio; e per questo egli giunse all'idea di Dio ...
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PSICOLOGISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico di senso piuttosto lato, designante in generale le concezioni a cui s'imputa un'esclusiva o eccessiva valutazione del momento psicologico nella costruzione [...] e l'altro più ristretto. Secondo il primo significato "psicologistica" è in genere ogni concezione che consideri ogni oggettività come fondata nell'esperienza soggettiva, e sottoposta in ultima analisi alle leggi di questa: psicologismo non è quindi ...
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PREL, Karl du
Pensatore tedesco, nato a Landshut (Baviera) il 3 aprile 1839, morto a Heiligenkreuz presso Hall (Tirolo) il 5 agosto 1899. Intrapresa la carriera militare, servì nell'esercito bavarese, [...] dal pensiero di Darwin, Schopenhauer e Hartmann, il Du P. sembra non aver mai superato completamente l'esigenza dell'oggettività empirica, neppure nelle opere (e sono le più rappresentative della sua mentalità) che spaziano nei campi della mistica o ...
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oggettivita
oggettività s. f. [der. di oggettivo, sull’esempio del ted. Objektivität]. – 1. In genere, carattere di ciò che è oggettivo (nel sign. 1 della voce): o. della conoscenza, di un giudizio, di un fenomeno. In filosofia, carattere...