Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] un cinema del soggetto verso un cinema di interpretazione della Storia, da una dimensione lirica verso l'affresco. Interiorità e oggettività, mondo della psiche e storicità si sono così intrecciati e succeduti nei suoi film, mentre la sua abilità di ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] diversi di configurazione filmica del visibile. E questi modelli hanno costituito in un certo senso il primo livello di oggettivazione e di significazione del testo filmico. L'avventura del cinema è anche la storia di macroforme visive diverse, che ...
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ROSSELLINI, Roberto (App. II, 11, p. 752)
Gian Luigi Rondi
Regista, morto a Roma il 3 giugno 1977. Nel trentennio che segue le sue invenzioni neorealistiche realizza una serie di film che, anche quando [...] Vangeli, una vita di Gesù Cristo, Il Messia, 1976, che rimane la summa del suo credo neorealistico: per l'oggettività immacolata della narrazione, per la sciolta padronanza delle tecniche, per la scarna ma nello stesso tempo coltissima sapienza dello ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] ingenuo e più disposto ad accettare il proprio desiderio di idoli come una forza che può legittimare la distruzione dell'oggettività a favore delle mitologie dell'immaginario. Ma l'orizzonte delle star conserva un'intensità pura in cui lo spettatore ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] epocale fu la scoperta dei campi di concentramento nazisti. Il cinema fu in prima linea per testimoniare, con oggettività surreale, ciò che le truppe di liberazione scoprirono al loro arrivo. Forse per la prima volta le immagini cinematografiche ...
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Los olvidados
Rinaldo Censi
(Messico 1950, I figli della violenza, bianco e nero, 88m); regia: Luis Buñuel; produzione: Oscar Dancigers per Ultramar; sceneggiatura: Luis Buñuel, Luis Alcoriza, Max Aub, [...] .
Los olvidados segna un momento importante nella carriera cinematografica di Luis Buñuel. Il film espone con lucida oggettività una piaga aperta nel tessuto sociale: quella dei 'dimenticati', ragazzi abbandonati nelle strade di Città del Messico ...
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Lyne, Adrian
Demetrio Salvi
Regista cinematografico inglese, nato a Peterborough (Cambridgeshire) il 4 marzo 1941. Le precedenti esperienze professionali nel mondo pubblicitario, che lo accomunano ad [...] a quella realizzata da Stanley Kubrick nel 1962, ma indubbiamente più fredda e dove il sesso è osservato con velenosa oggettività. Un posto a sé occupa Jacob's ladder (1990; Allucinazione perversa), forse l'opera più cara al regista che, liberatosi ...
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Die freudlose Gasse
Francesco Pitassio
(Germania 1925, L'ammaliatrice o La via senza gioia, colorato, 180m a 17 fps); regia: Georg Wilhelm Pabst; produzione: Hirschel Sofar; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] . La tensione tra architetture narrative 'forti' ‒ il giallo, il melodramma ‒ e figurazioni realistiche distingue la fase artistica della Nuova Oggettività; l'opera di Pabst tra anni Venti e Trenta è spesso ascritta a questo movimento. Il soggetto fu ...
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Salò o le 120 giornate di Sodoma
Serafino Murri
(Italia/Francia 1975, colore, 116m); regia : Pier Paolo Pasolini; produzione: Alberto Grimaldi per PEA/Les Productions Artistes Associés; soggetto: dal [...] 120 giornate di Sodoma è un'opera cristallina, strutturalmente complessa, fondata su un realismo allegorico dove la presunta oggettività della rappresentazione attinge a una tale quantità di citazioni e riferimenti diretti e indiretti a altre forme ...
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al-Mūmyā
Giuseppe Gariazzo
(Egitto 1968, 1969, La mummia, colore, 105m); regia: Chadi Abd el-Salam; produzione: Ente Generale del Cinema; sceneggiatura: Chadi Abd el-Salam; fotografia: Abdu Al Aziz [...] ogni volta, lo rende fonte di nuove scoperte. La soggettività dello sguardo dell'autore si manifesta per reinterpretare l'oggettività del punto di partenza, quella che si riferisce ai fatti storici. Il mistero, vero e proprio personaggio aggiunto, è ...
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oggettivita
oggettività s. f. [der. di oggettivo, sull’esempio del ted. Objektivität]. – 1. In genere, carattere di ciò che è oggettivo (nel sign. 1 della voce): o. della conoscenza, di un giudizio, di un fenomeno. In filosofia, carattere...