GIOVANNI da Gaeta
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, originario di Gaeta, attivo intorno alla seconda metà del XV secolo.
La personalità di G. venne delineata [...] ), l'altro con S. Giacomo Maggiore e un santo vescovo, noto tramite una fotografia, rilevando una comune interruzione dell'ogiva nei tre pannelli (Zeri, 1960, figg. 43a-c).
In queste opere sono evidenti gli elementi che determinarono la formazione ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] a. C. Il p. metteva in comunicazione il palazzo reale con il vicino tempio di Nabu; aveva una sola arcata ad ogiva costruita nella tecnica dello pseudo-arco di blocchi rettangolari. La stessa tecnica fu adoperata anche presso Gerwan dove un p. con ...
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Acri
D. Jacoby
Z. Jacoby
(od. San Giovanni d'Acri; ebraico 'Akkō; arabo 'Akkā)
Città sulla costa di Israele, a N della baia di Haifa, fondata al principio del secondo millennio a.C. a km. 1 ca. a E [...] e completata nel sec. 13°, come attestano fra l'altro i motivi vegetali scolpiti sulle chiavi di volta delle crociere a ogiva - di un tipo diffuso nell'Ile-de-France verso il 1220-1230 (Z. Jacoby, 1982a) -; queste crociere a cinque spicchi poggiano ...
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Biologia
Involucro mucoso, strettamente associato alla parete cellulare, presente nella maggior parte dei batteri. A causa della natura gelatinosa della c., i batteri capsulati formano su terreni solidi [...] di esso.
Per la c. surrenale ➔ surrene.
Tecnica
Si definisce c. spaziale il veicolo spaziale, costituente l’ogiva del missile vettore; ha forma, di solito, troncoconica ed è realizzata con materiali speciali resistenti alle altissime temperature ...
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TUSCOLO
Arnaldo MOMIGLIANO
Giuseppe LUGLI
Raffaello MORGHEN
. Città latina, appartenente alla Lega sacrale albana. La leggenda la dice fondata da Telegono figlio di Ulisse e di Circe. Il nome Tusculum [...] poligonale, le più recenti in opera quadrata di tufo; a ridosso si trova una piccola cisterna d'acqua coperta con vòlta a ogiva, opera assai pregevole per la sua remota antichità (secoli VI-V a. C.).
Nell'area della città antica si distinguono ancora ...
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Aigues Mortes
B. Sournia
Città della Francia meridionale nel dip. del Gard. Primo porto del regno capetingio sul Mediterraneo e luogo di imbarco per le due crociate di s. Luigi (1248 e 1270), A. fu [...] altra dalla parte opposta, verso il castello. Lo spazio interno è occupato da due sale sovrapposte a pianta circolare con volte a ogiva con chiavi di volta forate a forma di anello. Nello spessore del muro (di m. 6 su 22 di diametro complessivo) sono ...
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VÒLTA (fr. voûte; sp. bóveda; ted. Gewölbe; ingl. vault)
Giorgio ROSI
Gino BURO
In architettura s'indicano genericamente con questo termine le strutture di copertura caratterizzate dalla concavità geometricamente [...] dell'Office des Instituts d'archéologie et d'histoire de l'art, marzo 1935, n. 3; P. Abraham, Le problème de l'ogive, novembre 1935, n. 5 dello stesso periodico.
Calcolo delle vòlte.
Vòlte a botte. - Possiamo distinguere le vòlte a botte in vòlte ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] , elaborandola accuratamente, la copertura cosiddetta "a volta", termine improprio per designare una copertura formalmente simile a quella ad ogiva, ma di fatto possibile non per il gioco di spinte e controspinte, ma per la tenacia del materiale ...
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Vedi XANTHOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
XANTHOS (Ξάνϑος, licio Arñna)
P. Demargne
Antica città della Licia, nella vallata principale, quella dello Xanthos o Sirbis, di cui essa controlla lo sbocco [...] greca e la testimonianza di un'arte più colta non appaiono che nelle figure delicate delle danzatrici col kàlathos, raffigurate nelle ogive, al posto delle sfingi guardiane.
3. L'età ellenistico-romana; la prima età bizantina. - Si sa che la città di ...
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ROSONE (o rosa)
Vincenzo Fasolo
Questo termine appartiene specialmente alla nomenclatura relativa all'architettura religiosa e designa quel tipo di finestre circolari aperte sulle fronti delle chiese [...] proprio sesto a tutto centro con il sesto acuto di queste arcate, o iscrivendosi entro un quadrato inserito nell'arcata a ogiva, o tangenzialmente a questa (Duomo di Poitiers, di Carcassonne, di Notre-Dame di Parigi, di Reims, di Amiens, di Orléans ...
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ogiva
s. f. [dal fr. ogive, ant. augive, prob. dallo spagn. aljibe «cisterna» (nella locuz. bóveda de aljibe «volta in cui due nervature cilindriche s’incrociano»), che è dall’arabo al-giubb «pozzo»]. – 1. Ciascuna delle nervature diagonali...
ogivo
agg. e s. m. [der. di ogiva], non com. – 1. agg. Ogivale: arco o., finestra o.; palato o., nel linguaggio medico, v. palato2. 2. s. m., letter. Finestra ogivale, o arco, curvatura di forma ogivale: O fastigi! o torri! o mura! Irti merli...