Locus desperatus (Einaudi, 2024) è una faccenda di conti in sospeso, come alcune che riguardano certi fantasmi. E Mari è sempre stato fantasma. In Fantasmagonia, ci aveva insegnato molte cose e ci aveva [...] cada sul campo, è la guerra», p. 105), inclusi riti, magie, patate («Dunque la mia macumba aveva funzionato! Oh gran virtù morfosimbolica della patata!», p. 103). Questa potentissima e fragile voce, arriva a essere generale dopo accurate analisi ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] ) turning and turning and turning a vonny grahzny orange in his gigantic rookers. [‘Sì sì sì, proprio così. La giovinezza deve andarsene, oh sì. Ma la giovinezza è un po’ come essere un animale. No, non proprio come un animale ma come uno di quei ...
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Un remoto presenteIn Camminando (Roma, Edizioni Il Labirinto, 2023, p. 126, con uno scritto di Rita Iacomino), Francesco Dalessandro riunisce ventisei testi scritti fra il 1984 e il 2018, mai raccolti [...] , all’ascesa montana che richiama il Monte Ventoso di Petrarca, si affianca il riquadro di una finestra. «Finestra, tu, oh misura d’attesa / tante volte riempita», scrive Rilke. Qui il «lento e deciso camminare» trova un nuovo aspetto nel ristare ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] Porta, del 1819, nel quale il nome è parte di un elenco composto da trenta denominazioni figurate dei genitali maschili: «Oh quanti parentell han tiraa in pee / per nominà i cojon! Gh’han ditt sonaj, / toder, granej, quattordes sold, badee, / zeri ...
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Apriamo con questo numero della rubrica una sezione dedicata all’onomastica letteraria, ovvero ai nomi dei personaggi, dei luoghi, delle insegne che compaiono nelle opere letterarie, analizzando l’uso, [...] diverso dal punto di vista narrativo e linguistico. Infatti il marito dell’Adalgisa Biancionni, Carlo, è rievocato nelle forme «Oh il mè Carl» un gran numero di volte. Ma il nome non subisce mai deformazioni, se non quella dialettale milanese ...
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Gli sport acquaticiGli sport che si praticano in acqua (dentro e fuori) fanno storia a sé nel panorama della poesia sportiva in virtù dell’elemento che dà loro “sostanza” anche in senso simbolicoAcqua [...] numerose, amicigiovani come te; fate gran chiassotra voi nel bar che vi raccoglie. E un giornoun’ombra mesta ti scendeva – oh, un attimo! –dalle ciglia, materna ombra che gli angolit’incurvò della bella bocca altera,che sposò la tua aurora alla mia ...
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La fanciulla del West, su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini, andò in scena a New York nel 1910. Il debutto vedeva sul podio Arturo Toscanini, mentre la parte di Ramerrez, il bandito-eroe del [...] scena nell’atto III), e al canto pieno di fioriture, per descrivere la sua vita libera e lieta in mezzo alla natura («Oh se sapeste come il vivere è allegro»).L’amore e la redenzioneNel dramma di Belasco […] era stata data assai piccola parte all ...
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Nel 1956 esce, per i tipi dell’editore Magenta, nella collana Oggetto e simbolo diretta da Luciano Anceschi, Laborintus, la prima raccolta poetica di Edoardo Sanguineti, un momento fondamentale nella storia [...] e confermata dai molti inediti che stanno emergendo dall’archivio, presenze letterarie, dalla Mirra alfieriana («L’eroina dirà: Oh cielo!...... Amo, sì: poiché a dirtelo mi sforzi; / Io disperatamente amo») fino alla Beatrice dantesca in chiusura ...
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«Ti possono cambiare la vita anche i Dizionari! Oh i dizionari, meraviglia del genere umano, dono non di una ma di milioni di amanti!!!» (Guido Ceronetti, Quei libri diventati memoria d’amore, «La stampa», [...] 17 maggio 2010) A casa dei miei, i libri er ...
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«Crozza (ripetendo alla perfezione la voce di Bersani): “Oh, ragassi... siam mica qui a fare la ceretta allo Yeti”. Bersani (facendo sé stesso): “Oh, ragassi... siam mica qui a fare la permanente ai cocker”. [...] Crozza: “Oh ragassi... siam mica qui a met ...
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oh
òh ‹ò› interiez. – Esprime varî sentimenti (dolore, sdegno, noia, meraviglia, piacere, desiderio, ecc.), a seconda del modo in cui è pronunciata: oh, quanto mi dispiace!; oh, che sbadato!; oh, ma neanche per sogno; oh, ma ti pare?; oh,...
base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il sostegno delle parti sovrastanti: b. di...
o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...