HEIDELBERG, Pittore di
M. L. Morricone
Ceramografo attico, così chiamato da due coppe al museo di Heidelberg, del tipo di Siana, insieme con le quali altre sessanta, complete e frammentarie, tutte del [...] pareti delle kỳikes su cui il Pittore di H. lavorava, in confronto alle ampie superfici che offrono le anfore e le oinochòai del Pittore di Amasis. Ma il rendimento del panneggio, nella coppa del nostro ceramografo, è semplice: gli manca del tutto ...
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EPINETRON (ἐπίνητρον)
V. Bianco
Strumento per filare la lana a forma di cilindro cavo, con un'apertura longitudinale sul fianco, e chiuso ad una delle estremità. Il termine di e., sinonimo di ònos (ὄνος), [...] raggruppare, grazie ad indubbie affinità stilistiche, più di 70 vasi, in prevalenza di piccole dimensioni: lèkythoi, kölikes, oinochòai, pissidi ecc., che sono stati attribuiti ad un'unica personalità artistica, il Pittore di Eretria.
È da osservare ...
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BOLOGNA 228, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse attivo entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. Insieme al Pittore di Egisto e al Pittore di Boreas è il [...] 156, della stessa raccolta.
In un primo tempo J. D. Beazley aveva riunito questa personalità con il Pittore delle Oinochoai di Bruxelles. Quest'ultimo, peraltro, a prescindere da una maggiore esteriorità di temperamento, è pittore di piccoli vasi ...
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SANT'ANGELO MUXARO
B. Conticello
Centro abitato in provincia di Agrigento; sorge sulla cima di un colle di costituzione geologica gessosa, alto circa m 400.
La località fu occupata da uno stanziamento [...] tipica ceramica locale impressa di impasto o graffita ed incisa con forme di fruttiere tipo Cassibile ed oinochòai trilobate, si hanno prodotti peculiarmente greci, importati, piuttosto che lavorati sul posto: predomina il materiale sub-geometrico ...
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MYKALESSOS (Μυκαλήσσος Mycalessus)
N. Bonacasa
Odierna Rhitsona, città in Beozia, già nota da Omero (Il., 11, 498); intesa come villaggio di Tanagra da Strabone (Geogr., ix, 404, 405, 410); collocata [...] della ceramica beotica ("stile della kỳlix", di chiaro influsso corinzio); molti vasi recano iscrizioni. Forme principali sono: oinochòai, skỳphoi, lèkythoi e kỳlikes. Oltre alla ceramica, abbondano nelle tombe le terrecotte, argute e vivaci, come ...
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Vedi FLIACICI, Vasi dell'anno: 1960 - 1994
FLIACICI, Vasi
A. D. Trendall
I cosiddetti vasi f. sono un gruppo di vasi, in prevalenza a figure rosse, dell'Italia meridionale, su cui sono dipinti singoli [...] si riferiscono a queste due pubblicazioni.
Le forme vascolari più frequenti sono crateri a campana o a calice, sköphoi e oinochòai. Questi tipi principali assommano a più di 120 vasi; altre forme (hydria, coppa, askòs, rhytòn, ecc.) sono testimoniate ...
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Vedi ALFEDENA dell'anno: 1958 - 1994
ALFEDENA (Aufidēna)
L. Rocchetti
Antica città nell'odierna provincia di Aquila, già abitata dalla tribù sannitica dei Caraceni (Tol., iii, 1, 66) situata nella valle [...] è composto di oggetti di bronzo, osso, avorio, legno, ceramiche di fabbrica locale e importate: vasi di bucchero grossolano, alcune oinochòai a vernice nera del tipo detto etrusco-campano. La mancanza di vasi greci è totale. Sono stati trovati molti ...
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Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] soprattutto della seconda metà del IV sec., autori di sfilate di crateri a campana, crateri a colonnette, hydrìai, pelìkai, oinochòai, vera produzione di massa, decorati con figure di giovani e donne, eroti o teste femminili. Per i vasi decorati con ...
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Vedi LUCANI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LUCANI, Vasi
A. D. Trendall
Il termine vasi l. dovrebbe riferirsi ai vasi a figure rosse fabbricati nella provincia di Lucania durante il IV sec. a. C.; la mancanza [...] le anfore di forma panatenaica (assenti invece le anfore a collo distinto o con manico alzato), hydrìai, lebètes gamikòi, oinochòai, lèkythoi panciute e sköphoi; la pelìke è una forma molto usata dal Pittore di Roccanova, ma è altrimenti insolita. I ...
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SMALTO
F. Henry
Il termine smalto, nel suo significato odierno, cioè di pasta vitrea applicata a caldo a un supporto metallico, non appare che nell'avanzato medioevo, derivando dal tedesco schmelzen [...] riempite di s., per esempio nelle falere della tomba di Cuperly (Marne), nel Musée des Antiquités Nationales e sui tappi delle oinochòai rinvenuti a Basse-Yutz, nella Lorena (v. vol. iv, fig. 578). In questi casi la pasta vitrea deve essere stata ...
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