topi, arvicole e ghiri
Giuseppe M. Carpaneto
I molti, moltissimi abitanti di Topolinia
I Muroidei sono Roditori che hanno conquistato tutti gli ambienti della Terra, dalla tundra artica ai deserti, [...] . Innanzitutto, i topi comunicano tra loro e si riconoscono attraverso l’olfatto e gli ultrasuoni: pertanto, anche le differenze tra le specie sono prevalentemente olfattive e acustiche, e non possono essere percepite dagli umani. Inoltre, presentano ...
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Testa
Patrizia Vernole
La testa (dal latino tardo testa, "cranio, testa", in origine "conchiglia, guscio, vaso", attraverso un uso metaforico) è la parte del corpo animale in cui si apre la bocca e [...] dal resto dell'embrione. In questa fase si ha la formazione degli abbozzi degli organi di senso: dell'organo olfattivo attraverso due fossette laterali; dell'occhio come vescicola ottica e poi di calice ottico; dell'orecchio come otocisti. Nella ...
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Ordine di Mammiferi Euteri comprendente 27 famiglie e oltre 2200 specie (ca. il 40% delle specie note di Mammiferi) riuniti nei sottordini Anomaluromorfi, Caviomorfi (in alcune classificazioni inclusi [...] .). Solo le specie più grandi presentano circonvoluzioni cerebrali, mentre la maggioranza è lissencefala. I sensi sono sviluppati (olfatto, udito, tatto), variabile l’acutezza visiva. I condotti genitali possono aprirsi in ambo i sessi in una cloaca ...
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Nome comune delle specie di Ungulati Perissodattili Ceratomorfi rappresentanti la famiglia Rinocerotidi con 5 specie viventi comprese in 4 generi, limitati oggi all’India, all’Indocina, a Giava, Sumatra, [...] in talune specie sono presenti, nell’adulto, in qualche zona del tronco. Le capacità visive sono scarse, ma udito e olfatto sono acuti.
I r. trottano e galoppano rapidamente, sono buoni nuotatori. Si nutrono di erbe, foglie, rami e radici. Animali ...
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Bocca
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
Anita Sama
La parola bocca deriva dal latino bucca, che significava originariamente "guancia" e passò poi a indicare la bocca, soppiantando in questo significato [...] come sintomi di civilizzazione, il ruolo della bocca va infine esaminato in relazione con i diversi sensi (vista, udito, olfatto, gusto e tatto) attraverso cui l'interlocutore, nell'ambito dell'interazione sociologica, ne decifra i messaggi.
Aspetti ...
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lemuri e galagoni
Giuseppe M. Carpaneto
Scimmie della notte
I lemuri sono proscimmie, un sottordine dei Primati, e comprendono specie prevalentemente notturne, caratterizzate da un muso volpino, occhi [...] volpina del muso. La forma prominente e lo stato perennemente umido del muso (come nei cani) indicano che l’olfatto ha ancora un ruolo assai importante nel comportamento degli Strepsirrini; gli Aplorrini invece si basano soprattutto sulla vista e ...
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scoiattoli, marmotte e castori
Giuseppe M. Carpaneto
Roditori che popolano boschi, montagne e acque
Gli scoiattoli e le marmotte, pur essendo morfologicamente molto diversi, sono Roditori appartenenti [...] di piccole dimensioni, come i topi e i ratti.
Il senso più sviluppato di questi animali è senza dubbio l’olfatto, seguito dall’udito. Per questo motivo, molti Roditori sono attivi di notte, quando vengono protetti dall’oscurità e si orientano ...
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Orientamento degli animali
LLeo Pardi
di Leo Pardi
Orientamento degli animali
sommario: 1 Che cosa è l'orientamento. 2. Un cenno sulla storia del problema. 3. Strategie per trovare una meta. a) Ricerca [...] a tornare, ma si perdono (a differenza dei controlli) se vengono liberati in una località sconosciuta a eguale distanza. L'olfatto appare dunque necessario solo per lo homing da località in cui gli animali non sono mai stati, mentre il ritorno lungo ...
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leoni e tigri
Giuseppe M. Carpaneto
Predatori su misura
Dai piccoli gatti selvatici alle grandi fiere come la tigre e il leone, la famiglia dei Felidi ha prodotto una serie di predatori di taglia diversa, [...] secondi che corrispondono a ogni attacco li costringe a lunghe ore di riposo.
La testa arrotondata corrisponde alla riduzione dell’olfatto e del numero dei denti. La dentatura si distingue per il grande sviluppo dei canini, destinati a uccidere la ...
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VIVERRA (dal lat. viverra "furetto"; lat. scient. Viverra Linneo, 1758; fr. civette; sp. civeta; ted. Schleichkatze; ingl. civetcat)
Oscar De Beaux
Genere di Carnivori viverriformi o erpestoidi, che [...] rocce, nei tronchi di albero cavi. Hanno abitudini prevalentemente notturne; sono indubbiamente d'intelligenza assai sveglia, hanno olfatto acutissimo, vista buona, udito assai fine. Molte specie si adattano con una certa facilità alla prigionia e ...
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olfatto
s. m. [dal lat. olfactus -us, der. di ol(e)facĕre «odorare, fiutare», comp. del tema di olere «aver odore» e facĕre «fare»]. – In fisiologia, la funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori, presente in quasi...