CAPPELLO, Carlo
Angelo Ventura
Nato il 5 giugno 1492 da Francesco di Cristoforo e da Elena Priuli di Piero, in famiglia patrizia veneziana, ricevette assieme al fratello, Bernardo, il poeta, una raffinata [...] cursus honorum tipico dei giovani dell'aristocrazia senatoria, lo vedeva presto ricacciato nella grigia routine questa elezione il patriziato veneziano intendeva protestare contro l'oligarchia di governo, e manifestare anche solidarietà alla famiglia ...
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DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...] successione che restarono a contendersi Andrea Tron e il senatore Paolo Renier. Entrambi uomini brillanti e colti, i candidati erano tuttavia su posizioni diversissime: legato all'oligarchia conservatrice il Tron, poco indulgente verso le turbolenze ...
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GHIRARDACCI, Cherubino
Umberto Mazzone
Nacque a Bologna tra il 1518 e il 1519. La famiglia proveniva da Castel San Pietro, nel contado, ed era giunta a Bologna nel 1518, andando a risiedere nella parrocchia [...] 1588. Ma quasi contemporaneamente, il 24 ag. 1588, i senatori scrissero all'ambasciatore bolognese a Roma Camillo Paleotti, affinché si non fosse in sintonia con i sentimenti prevalenti nell'oligarchia dominante e come il suo modello politico di ...
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GRATI, Giacomo
Enrico Angiolini
Nacque, probabilmente nel 1411, a Bologna, da Pellegrino (nato nel 1383 e morto nel 1437) e da Bartolomea Clarissimi, secondogenito di quattro figli (gli altri, nell'ordine, [...] più temporanei ma vitalizi a sanzione del loro carattere di ristretta oligarchia sotto un "quasi signore".
Dopo avere testato il 26 dic Bologna; ibid., cart. 75, f. 7: Signori senatori della casa Grati stati confalonieri e li suoi signori anziani chi ...
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CONTARINI, Giovanbattista
Gino Benzoni
Secondogenito di Domenico (1558-1613; fu giudice dei Proprio ed eletto, il 22 febbr. 1609, conte a Traù, rifiutò la carica) di Giovanbattista e di Lucia di Marco [...] in Dalmazia, un paio di volte consigliere per il sestiere di San Marco, senatore destinato ad essere il più vecchio del Pregadi, e, a detta di Pier dai difetti della "monarchia assoluta", dell'"oligarchia", della "tirannide", è immune dai "seditiosi ...
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FOSCARARI (Foscherari), Raffaello
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1380 terzo figlio, dopo Opizzone e Romeo, di Francesco, ricco banchiere e membro influente dell'oligarchia cittadina. [...] marzo 1440 a una società di privati, rappresentanti l'intera oligarchia cittadina. La morte del F. aveva spianato così la via all'affermazione di quella che fu la classe senatoria bolognese, fulcro del potere cittadino fino al termine del sec. XVIII ...
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DELL'ANTELLA, Filippo
Carlo Vivoli
Nacque a Firenze il 19 sett. 1513 da Giovanni di Filippo e da Fiammetta Pandolfini. Avviato dal padre, senatore e poi ambasciatore ducale a Roma, alla carriera politica, [...] .apprendistato che i giovani rampolli dell'oligarchia, destinati alla carriera nella burocrazia, già avere una certa esperienza in campo finanziario.
Dopo la morte del senatore Bartolomeo Dell'Antella, zio del D., questi venne chiamato a succedergli ...
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BALBI, Pietro
Angelo Ventura
Nacque verso la metà del sec. XV da Alvise, patrizio veneto. Fu uno dei principali esponenti del gruppo dirigente che resse le sorti della Repubblica di Venezia ai tempi [...] Consiglio dei Dieci, e rimase ancora sconfitto. Ma l'oligarchia di governo fece in modo che alcuni dei suoi membri a farla respingere, nonostante avesse trovato l'appoggio di altri autorevoli senatori, tra i quali Marin Sanuto, il diarista.
Il B., ...
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