Fisiologo e poeta svizzero (Berna 1708 - ivi 1777). Considerato il fondatore della fisiologia moderna, uomo di cultura enciclopedica, poeta, maestro e clinico insigne, fu non solo fisiologo e anatomico, [...] reinserirsi nel sistema politico bernese, di cui in gioventù aveva contestato con durezza la corruzione e degenerazione oligarchica, ottenendo solo uffici amministrativi modesti, ai quali adempì però con impegno. Essi non lo distolsero comunque dal ...
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FRANZONI (Fransone, Fransoni, Franzone), Agostino
Carlo Bitossi
Nacque a Genova nel 1573 da Tommaso di Gaspare e da Maria Soffia di Agostino.
I genitori appartenevano a famiglie "populares" influenti, [...] e Seicento, in Materiali per una storia della cultura giuridica, X (1980), 2, pp. 277-355; R. Savelli, La Repubblica oligarchica. Legislazione, istituzioni e ceti a Genova nel Cinquecento, Milano 1981, p. 217; A.M. Salone, Uomini di cultura tra il ...
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CECCHERELLI, Alessandro
Giuseppe Gangemi
Pochissimo si sa della sua vita: verosimilmente fiorentino, esercitò attività di libraio - alcuni lo definiscono semplicemente "cartolaio" - a Firenze, dove [...] - dello stesso successore Cosimo, che perseguì il consolidamento del proprio potere e la liquidazione di ogni resistenza oligarchica e, in genere, repubblicana anche mediante una politica di allargamento o conquista del consenso popolare nella quale ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] al terzo tribunato non fu rieletto. Intanto, salito al consolato Lucio Opimio, uno dei più risoluti capi dell'opposizione oligarchica, l'opera di G. ebbe a subire attacchi decisivi che culminarono nella dichiarazione degli indovini che la colonia di ...
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GIACHINOTTI, Pier Adovardo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1482 da Girolamo di Adovardo e da Alessandra di Piero Corsi.
I Giachinotti erano probabilmente di origini magnatizie, provenendo - secondo [...] .
Luigi Guicciardini, filomediceo ed esponente della frazione degli ottimati, cioè di coloro che erano favorevoli a una forma oligarchica di governo, vide in lui la perfetta incarnazione dell'ideologia degli arrabbiati, tanto che lo scelse come uno ...
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FERLONI, Antonio Severino
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Borgo San Donnino (od. Fidenza in prov. di Parma) il 17 apr. 1740 da Giacomo, negoziante in quella città, e da Francesca Rovaldi. Dopo i primi [...] nel 1796, in Rivista di Livorno, 1956, n. 5, pp. 6 s.; P .G. Camaiani, Un patriziato di fronte alla Rivoluzione francese. La Repubblica oligarchica di Lucca dal 1789 al 1799, in Rass. stor. toscana, XXX (1984), 1, pp. 72 s., 95 s., 100, 102; G. Tori ...
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CONTARINI, Federico
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 25 apr. 1538 da Francesco e da Bianca, figlia del nobiluomo Gerolamo Malipiero. La sua famiglia, appartenente al ramo dei Contarini dalle Due Torri, [...] seguito a un movimento di patrizi ostili al Consiglio dei dieci e alla zonta in quanto vi vedevano uno strumento di politica oligarchica, il Consiglio vide ridotte le sue competenze e la zonta non venne più rieletta. Anche se dopo di allora il C. fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] classe universale). Le élites possono variare tra loro per una molteplicità di fattori, ma sono tutte accomunate dall’essere «oligarchie». Alla tesi del materialismo storico, secondo la quale la storia è scandita dal succedersi di «modi di produzione ...
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FOSCARI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nell'estate del 1477 (così si ricava dal testamento) secondogenito di Giovanni del procuratore Marco, del ramo a S. Simeon Piccolo, e Paola Gritti di [...] più vivo, nel corso degli anni Trenta, dalle conseguenze della pace di Bologna; un tentativo ispirato a una concezione oligarchica dello Stato, perfettamente in linea con la visione del Foscari. Si spiegherebbe in tal modo lo spirito che anima larga ...
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FOSCARARI (Foscherari), Raffaello
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1380 terzo figlio, dopo Opizzone e Romeo, di Francesco, ricco banchiere e membro influente dell'oligarchia cittadina. [...] fra i quali anche il F., vennero posti al bando dalla città. Neppure la caduta del regime popolare, seguita alla reazione oligarchica del 1412, giovò al F., che sembra sia stato riammesso in città solo nel 1416, quando un nuovo rivolgimento costrinse ...
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oligarca
s. m. [dal gr. ὀλιγάρχης; v. oligarchia] (pl. -chi). – Membro di una oligarchia, chi fa parte di un governo oligarchico. Raro l’uso al femm., e soltanto in senso estens. o fig.
oligarchia
oligarchìa s. f. [dal gr. ὀλιγαρχία, comp. di ὀλίγοι «pochi» e -αρχία «-archia»]. – Forma di regime politico in cui il potere è nelle mani di pochi, eminenti per forza economica e sociale: l’o. dei Trenta tiranni nell’antica Atene;...