La parola scelta per il 1940 è Olocausto. In quell'anno il regime nazista sperimentò in Polonia, nel ghetto di Varsavia, misure repressive e persecutorie contro la popolazione di origine ebraica, che sarebbero [...] 'alta densità di popolazione e della riduzione delle razioni alimentari. Il ghetto di Varsavia fu il più grande ghetto ebraico nazista e rappresentò una delle prime fasi della "soluzione finale", ovvero lo sterminio sistematico degli ebrei europei. ...
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olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», comp. di ὅλος «tutto, intero» e καίω...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
(v. ebrei, XIII, p. 327; App. II, I, p. 811; ebraismo, IV, I, p. 616)
Cause diverse (quali per es. la diaspora del popolo ebraico) hanno praticamente congelato il processo evolutivo dell'esegesi giuridica tradizionale ebraica (Hālakhāh) che...
Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Mayer (Vienna 1912 - Salisburgo 1978). Sopravvissuto all'Olocausto, nella sua opera principale, Jenseits von Schuld und Sühne, affronta in modo lucido e disperato la tragedia spirituale delle vittime...